Sotto l’Ala del Drago Rosso – La Leggenda della Mezza Maratona di Cardiff
In un’alba velata di bruma, quando il respiro del mare di Cymru si mescola al canto delle colline, il drago rosso si è destato.
Dal suo battito d’ali si è levato un vento che ha attraversato le strade di Cardiff, capitale di leggende e cuore ardente del Galles.
Era il 5 ottobre dell’anno 2025, e sulle sue vie lastricate di storia sono accorsi in ventinovemila: uomini e donne giunti da ogni terra, chiamati non dal suono delle trombe, ma dal richiamo antico della corsa , quel ritmo che unisce il corpo e lo spirito alla terra che lo sostiene.
Tra essi, sette guerrieri recavano i colori di Corriferrara, e nei loro occhi ardeva la luce di chi percorre non solo chilometri, ma destini.
Essi erano Michele Franceschini, Loredana Gagliano, Chiara Pellegatti Ricci, Antonella Lambertini, Lucy Nastasi, Chiara Rosignoli e Patrizia Bigoni , cercatori di vento, viandanti del sogno.
Tutti erano pellegrini del vento, viandanti di un cammino chiamato Super Half un viaggio che li ha condotti da Lisbona a Copenaghen, da Valencia a Berlino, e che ancora li attende a Praga, dove nel marzo 2026 compiranno il cerchio del loro destino.
Ma in questo giorno di Cardiff, una tra loro ha scritto la parola fine su un capitolo di luce: Chiara Rosignoli, che nel giorno del drago chiuse il cerchio del suo destino e completò il circuito conquistando la medaglia delle Super Half. Il suo passo fu canto, il suo tempo 01:31:27, un sigillo inciso sul vento.
Con questo tempo ottenne il suo Personal Best, divenne terza donna italiana assoluta, ottantunesima su 11.236 donne, e settima tra le 1249 guerriere F40.
Il drago rosso le soffiò dietro le spalle, e il suo spirito, colmo di luce, prese il volo insieme al respiro di Cardiff. Così, sotto l’occhio del drago, Chiara chiuse un viaggio di tre anni, coronato da un sorriso e da un lampo di gloria.
Le sue parole, come un incantesimo, rimarranno scolpite nella memoria dei venti:
“Cardiff Half Marathon… qui stavo realizzando la fine di un meraviglioso percorso.
Lisbona, Copenaghen, Praga, Valencia, Berlino, Cardiff…
un viaggio durato tre anni.
Cardiff, l’ultima gara, conclusa con un bellissimo tempo, un PB desiderato, voluto, realizzato.”
E accanto a lei, Patrizia Bigoni, la compagna di corsa, trovò finalmente il suo sogno inseguito:
il personal best tanto cercato, 01:35:21, come una gemma nascosta nella roccia del tempo. A coronare la prestazione, si classificò 5^ donna italiana e 10^ di categoria.
Gli altri valorosi di Corriferrara percorsero il tracciato tra la folla e i castelli, tra il fragore degli applausi e il sussurro del mare.
Ogni passo raccontava una storia: non di fatica, ma di appartenenza; non di gara, ma di destino.
E quando il sole tramontò dietro le mura di Cardiff, il drago rosso tornò a dormire sotto la collina.
Ma si dice che, nelle notti di vento, il suo respiro ancora riecheggi sul Tamigi del Galles, portando con sé un nome, un grido, una leggenda:
“Corriferrara…
corri come il drago, vivi come il vento.”
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