Era solo alla sua 3a edizione ma sono stati quasi 900 gli arrivati
alla “Dieci Miglia del Castello – Giro del lago di Endine”.
Trovata su Facebook l’anno
scorso ma impossibilitato a parteciparvi, nemmeno quest’anno pensavo di andare
a farla, poi decisione dell’ultimo momento e giovedì scorso a poche ore dalla
chiusura delle iscrizioni mi iscrivo forte del fatto che non sarei stato solo
della nostra squadra.
Già da tempo era iscritto Matteo Checchi, nostro nuovo tesserato e
compagno di mille sventure, al quale si era aggiunta Cinzia Carlini qualche
giorno prima della gara.

Endine Gaiano si trova a circa 240 km da Ferrara, in provincia di
Bergamo, non lontano la Lovere dove abbiamo corso un paio di mesi fa. E da 3
anni in questa località viene organizzato il giro del lago sulla distanza di 10
miglia (in realtà non è una distanza esatta, ma alla fine saranno 16,5 km).
Dal sito della gara: “il percorso,
infatti, è stato pensato per esaltare la bellezza degli scorci lacustri e non,
come il castello di Monasterolo e la graziosa Piazza nella frazione San Felice
al lago, che si susseguono rapidamente, sottolineando colori, vegetazione e
fauna. Lo start della corsa avviene nell’area sportiva di Endine Gaiano, centro
che poggia all’estremità nord del lago, nel cuore della Valcavallina, in
direzione Vallecamonica e lago d’Iseo. Qui è possibile visitare la “Valle del
freddo”, dove si conserva la tipica flora di alta montagna come stelle alpine e
rododendri ad un’altezza di 350 mt sul livello del mare, oltre ad un bellissimo
borgo e la sua Chiesa del XXIII sec. La corsa lasciato l’abitato di Endine
Gaiano, prosegue sulla SS42 verso Ranzanico, dal cui “terrazzo” è possibile
godersi l’incantevole lago, circondato da splendidi paesaggi montani.
Proseguendo la corsa incontra Spinone al lago,
centro termale famoso per le sue numerose sorgenti di acqua sulfurea, rinomate
per le qualità terapeutiche. Superato l’abitato di Spinone, la corsa vive il
suo giro di boa con l’emozionante passaggio all’interno del Castello di
Monasterolo, affascinate e tangibile segno di storia Medioevale.


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Ci troviamo prima del via per due chiacchiere e
foto di rito con Matteo e Cinzia, oltre che all’ accompagnatore Paolo Franzini,
ultimi preparativi e poi si parte. Per me è la 5a gara in 5 giorni, quindi
decido di correre in modalità “turistica” e godermi il più possibile il
paesaggio e vivere la corsa senza gli affanni cui sono quasi sempre abituato.
Se per Cinzia che ormai ne ha passate tante non
sarà certo un problema affrontare questa gara, per Checchi invece si prospettava
la gara più lunga della sua carriera podistica…infatti prima d’ora non era mai
arrivato a superare i 10km.
Allo sparo siamo praticamente ultimi in fondo al gruppo, pure io
non mi ero affannato per posizionarmi nelle prime file visto le premesse di cui
sopra.
Sopravanzo comunque molto velocemente nel primo mille parecchie
persone più lente e mi posiziono abbastanza
avanti in modo da poter correre senza intralci di gente che vada piano.
Corro sui 4’15”-4’20”/km, i primi km sono tutti in discesa, le
gambe girano bene nonostante le gare precedenti ma non vado mai a forzare, mi
godo le emozioni della corsa e me la corro tutta molto tranquillo.


Cosa di poco conto per la maggior parte dei podisti che ormai corre con il Gps al polso, ma qualcosa da rivedere da questo lato c’è perché è una cosa inconcepibile per una gara di questo livello. Alla fine anche la misurazione non sarà una classica “dieci miglia” (16093m) ma risulterà a tutti quanti 16,5 km.
La mia gara ha poco da raccontare, se non che fin dai primi km in
poi non mi ha più superato nessuno, pur correndo ad una media più o meno
costante di 4’20”/km, fatto salvo i km in leggera salita fra il 7° ed il 10°km.
Partendo dalle retrovie ho solo superato e solo gli ultimi 2 km li ho corsi più
veloci, a 4’10”/km e 4’07”/km. Termino in 1h11’43” in 152^ posizione, l’avessi
corsa a tutta mi sarei posizionato attorno al 50° posto.
Cinzia arriva 96^ donna su 214 arrivate (651^ in classifica
generale) con 1h28’42”, contenta della propria gara e conclusa senza troppi
affanni.

Al termine della gara, ritiro pacco gara (una maglietta...ormai non si sa più dove metterle...) doccia presso gli spogliatoi del campo sportivo (nuovissimo, con fondo in sintetico) e pranzo a 10 euro preparato dalla Protezione Civile presso lo stand del ritrovo. Nel frattempo si mette a piovere, a tratti anche molto forte...per la gara ci è andata fin troppo bene. Anche perchè lungo la strada del rientro la pioggia si è trasformata in nubifragio, ma eravamo già ben lontani da Endine.
La gara è consigliatissima, non impegnativa sia come distanza che come percorso.
Paolo Callegari
CLASSIFICA COMPLETA
ENDINE km 16,500 | ||||
152° |
CALLEGARI PAOLO
|
1h11'43" | 4'20"/km | 16+12 |
651° |
CARLINI CINZIA
|
1h28'42" | 5'22"/km | 16+6 |
827° |
CHECCHI MATTEO
|
1h41'31" | 6'09"/km | 16+0 |