lunedì 30 giugno 2025

Pistoia Abetone, Chiara Rosignoli 3^ di categoria e 8^ assoluta, Paolo Callegari 53° assoluto.

                                                 

Pistoia-Abetone 2025: L’impresa di Chiara e Paolo tra fatica, emozione e gloria

Cinquanta chilometri. Milleottocentotrenta metri di dislivello positivo. Un tracciato che si inerpica implacabile, sfidando le gambe e il cuore degli atleti, fino a raggiungere i 1388 metri del traguardo di Abetone. E poi il caldo, insopportabile, feroce: 34, forse 36 gradi. Un inferno d’asfalto e di sudore. È la Pistoia-Abetone, definita da molti l’ultramaratona su strada più dura d’Europa. Un banco di prova per chi non si accontenta, per chi vuole misurare il proprio limite.

In questa edizione 2025, la società Corriferrara ha brillato grazie alla tenacia e alla straordinaria prestazione di due suoi portacolori: Chiara Rosignoli e Paolo Callegari.

Chiara ha chiuso la sua durissima fatica in 05:12:20, conquistando uno splendido 3° posto di categoria e l’8ª posizione assoluta tra le donne. Un risultato eccezionale, frutto di allenamenti, sacrifici e di un amore autentico per la corsa in montagna. “Una gara durissima. La vera sfida… l’ultramaratona più dura d’Europa, direi proprio così. Aggiungo: con 34/36 gradi… spettacolare in tutto. Più dura del


Passatore, a mio avviso!
” ha raccontato Chiara al traguardo, ancora provata ma con gli occhi che brillavano di orgoglio.

Al suo fianco, nella fatica e nella gloria, Paolo Callegari, che ha fermato il cronometro a 04:57:04,


classificandosi 53° assoluto in una gara che ha visto al via centinaia di ultramaratoneti da tutta Italia e oltre. Un tempo da vero specialista, che conferma il valore e la costanza di un atleta che non molla mai.

La Pistoia-Abetone non è solo una corsa. È un’esperienza. È il rumore del proprio respiro mentre tutto intorno è silenzio. È il dolore che diventa forza. È la cima che sembra irraggiungibile, e poi all’improvviso è lì, davanti a te.

Corriferrara esce da questa epica battaglia a testa alta, grazie a due atleti che hanno saputo affrontare l’ultra con coraggio, passione e cuore.
Complimenti Chiara. Complimenti Paolo. Avete scritto un altro pezzo di storia.









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