Gara sempre molto bella e suggestiva quella di Jesolo, con percorso molto veloce a portata di record, per chi si sente al top della forma. Sabato per fortuna la pioggia ha dato una tregua nel primo pomeriggio e le condizioni per fare una buona gara c'erano, anche se il vento ha soffiato contrario per quasi tutta la lunghezza del percorso. Presenti in 14, con anche l'esordiente in canotta biancazzurra Nicola Pappi al via, ben 8 hanno corso velocissimi da abbattere o quasi eguagliare i propri personali in mezza maratona. Vanno quindi segnalati i gran tempi di Thomas Beltrami (1h27'26") che si migliora di 2 minuti e mezzo e di Filippo Malagò (1h27'53") che è in costante crescita e toglie altri 2 minuti (anche se è letteralmente crollato nel rettilineo finale di 3 km). Fra gli altri Filippo Punturieri toglie quasi 3' sul suo precedente crono (chiude in 1h40'15") e sfiora solo per poco l'obiettivo di scendere sotto i 100', Marco Gavioli (1h41'01") scende di 1' a conferma di un ottimo recupero post infortunio. Abbatte il muro delle 2h Monica Alebbi (1h57'15") che si migliora di oltre 5'; Alberto Taddia addirittura 15' meglio del suo precedente. Per Giovanni Leto e Marcella Mari invece tempi di pochi secondi superiori ai propri best. Veramente una bella giornata da ricordare per tutti quanti...unica nota stonata la prestazione di Giovanni Simone che incappa in una giornata poco fortunata come ci racconterà poi nel resoconto sottostante.
Paolo Callegari


Alle 19.30 dopo minuto di silenzio per la campionessa Sidoti e l'Inno
partenza. Parto ai 4’20” il primo Km, al 2km inizio a sentire freddo addosso e
allo stomaco, cerco di non mollare, inizio a sentire senso di nausea e
sensazioni di vomito; tengo duro, mi superano in tanti ormai i pace 1h35’ sono
andati.

Al 19°km sentendomi meglio decido di chiuderla e mi ritrovo in un
lampo in via Bafile (una delle vie della movida più lunghe d'Italia) che mi
porterà in piazza Mazzini tra un folla festante, inizio a dare cinque ai
bambini che incitano. Taglio in 1h48’. Sicuramente non è andata come volevo, mi lascio andare anche d'impulso
a uno sfogo con Calle... Dopo qualche minuto lucido mentre mi cambio dico a me
stesso "Bhè tutto sommato sto bene, mi sono ripreso, la medaglia per il
mio campioncino Tom l'ho conquistata, il mio idolo l'ho incontrato, mi rifarò e
la rifarò. La passione e il sorriso hanno il sopravvento per i PB c'è sempre
tempo e la prossima gara è dietro l'angolo".
Giovanni Simone