

- Tre gare in una:la maratona (Malcesine, Brenzone, Malcesine, Torbole, ciclabile di Arco, Riva del Garda, Torbole);
- la “Lake Garda Long Run 30 km”, percorso uguale alla maratona ma con traguardo al primo passaggio di Torbole (arrivo in piazza Lietzmann accanto all’ex colonia Pavese, sede della Libera Accademia delle Belle Arti);
- la “Run 15 km” (da Malcesine a Torbole senza scendere verso sud a Brenzone).
E’
stato proprio un evento internazionale; i numeri dicono 314 finisher alla
maratona, 386 alla 30 km e 591 alla 15 km, con atleti provenienti da ogni parte
del mondo: Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Germania, Grecia, Finlandia,
Lettonia, Slovenia, Israele, Gran Bretagna, USA e Australia.
In
un’unica gara si attraversavano due Regioni: Veneto e Trentino, attraverso
l’Alto Benaco da Malcesine (VR) a Torbole (TN), in una scenografia da favola
dapprima lungo la Gardesana che costeggia il lago alle pendici del Monte Baldo
e poi anche nell'entroterra del Garda Trentino.
I
primi 8 km erano in direzione sud verso Brenzone (direzione Bardolino/Lazise
per intenderci) proprio accanto al lago, sulla magnifica ciclabile tra
ponticelli, barche, porticcioli e natura. Alcuni tratti non comodi in quanto di
ciottoli, peraltro bagnati dato che la pioggia di prima mattina aveva spruzzato
l’intera zona.
Partenza
ore 9.30 (maratona e 30 km) e ore 9.40 (15 km) dal centro storico di Malcesine,
tra musica a palla, speaker più eccitato degli atleti, e un bellissimo clima di
festa.
Inoltre
il cielo coperto e una leggera foschia che a tratti copriva le cime dei monti
ha reso l’atmosfera molto fiabesca e suggestiva, con panorami da cartolina,
soprattutto mentre si correva lungo la Gardesana con vista lago dall’alto e le
sue bellezze come il castello di Malcesine, arroccato e a strapiombo sul Garda.
Giornata
ideale per correre: paesaggio, percorso, temperature (tranne un po’ di vento in
terra trentina) e compagnia.
Sotto
l’arco di partenza belli sorridenti ci siamo noi, i sei baluardi rappresentanti
della Corriferrara:
Lake Garda 30 km | ||||
GARBELLINI MARCELLO
|
2h26'13" | 2h26'08" | ||
MENGONI MARCO
|
2h29'55" | 2h29'51" | ||
ROSSI PIER GIOVANNI
|
2h32'18" | 2h31'42" | ||
DE GIORGIO KATIA
|
2h33'38" | 2h33'33" |
Tra
una risata e l’altra in partenza, lo speaker fa il countdown e boom…inizia il
viaggio.
La
mia gara dal primo all’ultimo metro è stata assieme alla super Giulia Bellini
che mi ha accompagnato in quest’avventura: per entrambi è stato un bel
allenamento, chiacchierato quasi tutta la gara, riso e scherzato.
I
primi km li abbiamo corsi assieme a Marco e Katy, ma poi il diverso passo ha
fatto la sua naturale selezione.
Una
gara condotta con regolarità, addirittura negli ultimi 4 km io e Giulia ci
siamo messi a fare variazioni di ritmo con progressione finale.
E’
stato bello trovare a 500 mt dal traguardo la Ludovica che ci incitava a
squarciagola e ci batteva il cinque, e così consci del traguardo imminente abbiamo
fatto lo “scatto” finale, arrivando assieme al primo della maratona.
Al
traguardo arriviamo sorridenti e felici, e io mi lancio ad abbracciare la
sig.ra Rosalia (conosciuta in partenza e mamma del vincitore della maratona),
prima di cat. Over 60 e arrivata qualche secondo prima di noi…e lei che mi
stringe come fosse mia nonna, con stessa intensità lanciandosi in un pianto di
gioia che mi rimarrà impresso per sempre…perché solo il running può regalare
questi momenti!
Senza
nulla togliere agli altri, voglio sottolineare la prestazione di Pier Giovanni
alla sua prima 30 km…complimenti!
L’arrivo
era proprio di fronte ad una chiesetta, peraltro con le porte aperte, pertanto
si tagliava il traguardo e si intravedeva l’altare illuminato…non so se gli
organizzatori volessero lanciare un messaggio subliminale…fatto sta che nessuno
di noi ha avuto bisogno di benedizioni particolari.
E
dopo l’abbuffata finale, prendiamo il traghetto che ci ha fatto fare il tour di
mezzo Garda gratis tra Torbole, Limone (sponda bresciana) e Malcesine.
Premio
di consolazione dato che l’unica nota negativa della manifestazione è stata la
medaglia finale, di plexiglass con a colori stampato il logo dell’evento…chissà
i maratoneti cos’hanno pensato alla fine, tanta fatica per cosa?...per della
plastica?...e a quel punto le porte della chiesetta si sono chiuse!!!
Sicuramente
è una gara da vivere, bellissima ed emozionante in un contesto fiabesco
(personalmente come scenario è uno dei più belli in assoluto)…ma spero che il
prossimo anno l’organizzazione migliori nei particolari, per non scomodare
nuovamente qualche Santo.
Marcello Garbellini
P.C.