martedì 13 ottobre 2015

MARATONA D'ITALIA: A CARPI LA FERRARI SI CHIAMA RAPINI


Carpi, Maranello, Modena, Soliera... tanti luoghi per definire una sola manifestazione, la Maratona d'Italia.
Nella giornata di domenica 11 ottobre, mi sono recato in quel di Maranello per partecipare per la prima volta, a questa gara, più precisamente alla Maranello-Soliera, competizione intermedia all'interno dell'evento più grande, sulla distanza di 33,700 km (alla fine risulteranno 33,400).
La prima caratteristica che balza agli occhi di questa Maratona, leggendo le varie brochure pubblicitarie, è sicuramente la sua struttura, a mio avvisto piuttosto complicata.
La base è Carpi, sede di arrivo della 42km, ma anche del ritiro dei pettorali e dell'expo, mentre il punto di partenza per tutti i percorsi è Maranello, nota a tutti per essere la culla della Ferrari, con Modena punto di arrivo della mezza e Soliera della 33.
Passando a raccontare la giornata devo partire molto ma molto presto perché, per il ritiro del numero, o si fa un viaggetto in quel di Carpi il giorno prima (od anche il venerdì) oppure, per evitare il doppio viaggio, è possibile anche la mattina stessa della gara, come normalmente avviene in tutte le gare podistiche, ma essendoci questa suddivisione tra quattro cittadine, è possibile solo tra le 5 e le 7 del mattino, per dare la possibilità di salire sulle navette ed arrivare puntuali nella città della Ferrari.
Verso le 6,20, con la Teutonico Car, in compagnia di Barbara ed appunto Antonio Teutonico, arriviamo in una Carpi ancora totalmente a letto, dove solo alcuni atleti (o presunti tali) passeggiano per Piazza dei Martiri, la splendida ed immensa piazza (la terza in Italia per dimensioni) della cittadina dove, in alcuni locali di Palazzo Pio è operativa la segreteria organizzativa.
All'entrata, incrociamo il buon Emiliano Rapini che ci ha preceduto di pochi minuti, quindi consegna del certificato medico, ritiro del numero, del pacco gara, composto da maglia giallo fluo, come sempre di taglia indefinibile e bottiglietta di crema di aceto balsamico.
Con tutto l'occorrente in tasca, iniziava l'avventura in salsa modenese sulla navetta per Maranello.
L'arrivo nella patria della velocità avveniva verso le 7.30, e dopo qualche centinaio di metri, eccoci davanti al Museo della Rossa, dove è posta la partenza della gara.
Un caffè caldo, le ultime immagine nel bar di un Valentino Rossi nuovamente davanti a Lorenzo ed ecco arrivare gli altri indomiti mattinieri della Corriferrara, Emiliano Rapini e, una decina di minuti dopo la triade, Andrea Ricci, Vincenzo Di Giacomo e Silvio Galliera.
Fortunatamente la temperatura atmosferica è buona così ci perdiamo in chiacchiere senza problemi.
Attorno alle 8.30, il prode Ricci, come sempre caposquadra, ci guida con fare deciso e gioioso verso lo spogliatoio, per l'occasione posto all'interno del Circolo Arci Maranello.
Una volta usciti, con la tenuta Corriferrara in bella mostra, ecco il tempo della foto e qui, uno dei momenti più simpatici della giornata.
Prima fermiamo una bionda che, gentilmente, ci immortala più volte, poi, una volta ringraziata la tipa, ecco sopraggiungere una ragazza dai lineamenti orientali (cinese? giapponese?) che, sicuramente colpita dal nostro “essere squadra”, in un perfetto inglese, ci chiede di rimanere in posa e pure lei ci scatta qualche foto con il suo Iphone e, con nostra grande sorpresa, non contenta, si inserisce tra noi, ferma un ragazzo, a cui dà il suo cellulare, e si fa scattare l'ennesima foto tra le canotte bianco/blu! 
Ore 9.20, la partenza chiama, con Antonio ed Emiliano che cimentandosi sulla mezza, dopo il doveroso “in bocca al lupo” cercano di guadagnare posizioni, nelle retrovie restano il sottoscritto, Silvio, Ricci, Vince e la girl del gruppo, alias Barbara (tutti iscritti alla 33,700km). I pochi minuti che restano prima dello start sono un continuo divertente sfottò nei confronti dell'uomo di Manduria, perché nonostante la temperatura in continuo aumento, ha tenuto, sotto la canotta sociale, la maglia termica, che si toglierà pochi attimi prima del via ufficiale posizionandola all’interno dell’unico indumento contenitivo rimastogli.
Ore 9.31, lo sparo e lo svolazzare di coriandoli, danno il via alla gara; il Vince ed Andrea, come gazzelle, partono a spron battuto verso la rocca di Soliera, mentre Barby e Silvio decidono di fidarsi del sottoscritto per tenere una andatura costante e tranquilla.
Vari giri tra le vie di Maranello con passaggio davanti allo stabilimento della Rossa e quindi direzione Modena.
Dopo il passaggio dinanzi alla casa del Cavallino Rampante, il percorso non ha molto di cui raccontare; la mandria di colori variopinti, attraversa i centri abitati di Ubersetto, Formigine, Casinalbo, Baggiovara per entrare finalmente in Modena.
Tranne il passaggio davanti al castello di Formigine, il percorso fino a questo punto è completamente anonimo, anche se qualche volta fortunatamente ravvivato da gruppetti di persone che cercano di incitarci.
Anche l'entrata nella città del lambrusco non è nulla di trascendentale ma, entro un paio di km, ecco arrivare il momento più suggestivo di tutta la gara (che chiaramente scopriremo solo alla fine esserlo).
Siamo in pieno centro ed all'orizzonte, si intravede la famosa Accademia Militare, passo dopo passo arriviamo sul suo lato nord, e sempre correndo entro, e con grandissimo stupore, mi ritrovo a correre tra due ali formate dai tanti cadetti dell'accademia, in divisa vestiti e che ritmicamente battono le mani...............davvero bellissimo!!!
Dopo l’Accademia ecco il duomo, la Ghirlandina e quindi verso nord, direzione Carpi.
Un paio di km dopo la bellissima cattedrale romanica, ecco il traguardo della mezza, meta felice per Emiliano ed Antonio, ma per noi della 30 la strada prosegue.
Il percorso ritorna nuovamente anonimo, anche in questo caso interrotto da qualche complessino musicale o dal suono della Turandot cantata da Pavarotti, e dopo aver attraversato i centri abitati di Lesignana, Ganacento, ormai a pochi km dall'arrivo, il terzetto lento Corriferrara inizia a sfaldarsi, Barbara necessita di una sosta “tecnica” (sorte subita anche dal sottoscritto attorno al 12mo km) e all'ultimo cavalcavia, decido di farmi quei pochi mt di salita camminando.
Alla fine, dopo 3h15'04”, concludo la gara davanti alla Rocca di Soliera, stanco ma contento di aver concluso la gara con il tempo che mi ero prefissato.
Passando ai numeri.
Per la Corriferrara, nella mezza, grande prestazione per entrambi i nostri portacolori. 
Emiliano Rapini, il fiorista volante, conclude con il suo personal best sulla distanza, in 94ma posizione (22 di categoria) con un grande 1h34'08”. Centra la sua miglior prestazione sulla distanza anche Antonio Teutonico che, con 1h40'32”, strappa la 32ma posizione di categoria, 157 assoluta.
Nella 30, il duo Ricci/Di Giacomo arrivano appaiati e coprono i 33 km della gara in 2h45'08”, rispettivamente 10mo e 34mo di categoria; una mezz'oretta dopo Silvio Galliera in 3h14'36”, il sottoscritto in 3h15'04” ed infine Barbara Talmelli in 3h16'52” ma che le vale un bellissimo 4° posto di categoria.
Infine da rimarcare che la maratona è stata vinta da un ferrarese, Giuseppe Mucerino in 2h32'56”.
Alessandro Polesinanti

ARTICOLO 2014 - CARPI: DIVERSE LE DISTANZE PROPOSTE IN CONCOMITANZA DELLA MARATONA E NOI SCHIERAMO 2 ATLETI PER LA 33 KM.

ARTICOLO 2013 - A CARPI CORÀ È UNA FRECCIA, MA CHI EMOZIONA È GAGLIARDI

Rapini Emiliano
1°34'08” - 4'29”
21 + 15
Teutonico Antonio
1°40'32” - 4'48”
21 + 11
Ricci Andrea
2°45'08” - 4'57”
33 + 9
Di Giacomo Vincenzo
2°45'09” - 4'57”
33 + 9
Galliera Silvio
3°14'36” - 5'49”
33
Polesinanti Alessandro
3°15'04” - 5'50”
33
Talmelli Barbara
3°16'52” - 5'54”
33 + 4