Dopo aver pernottato a Selva di Cadore,
io e mio fratello Antonio ci rechiamo presso la località di
Palafavera (per una volta con un anticipo decoroso), dove, alle 9.30,
comincia la gara. Dopo un primo chilometro corso sul luogo, utile a
separare i gruppi aventi differenti velocità, ci si inerpica in un
sentiero nel bosco per altri tre chilometri, fino a raggiungere poco
sotto i 2000 metri di quota la cengia che va verso il rifugio
Venezia, alternando tratti di falso piano a brevi tratti di salita. A
questo punto ho ormai perso definitivamente mio fratello (che oggi è
decisamente più in palla) ma mi consolo con il bel panorama che si
vede da questo sentiero sui monti vicini, anche se per la verità la
giornata è un po' nuvolosa. Raggiungo così il rifugio Venezia,
verso il settimo chilometro, dove è stato allestito il primo
ristoro. Superato questo, si ricomincia a salire in maniera sempre
più ripida per raggiungere infine il salitone finale verso la
forcella Val D'Arcia. A causa di recenti frane hanno dovuto deviare
il sentiero in questo tratto, ma il nuovo percorso si dimostra non
meno duro del precedente. Raggiungo così il punto di massima quota
(dove si trova il secondo ristoro) piuttosto provato ma con qualche
minuto di anticipo rispetto all'edizione passata. Dopo essermi
rapidamente ristorato e aver scattato qualche foto, mi lancio giù
per la discesa che porta a passo Staulanza, percorrendo inizialmente
un ghiaione molto ripido (un po' pericoloso nel tratto iniziale) e
successivamente un più tranquillo sentiero nel bosco, con il quale
si raggiunge il terzo ristoro presso il suddetto passo. La gara
prosegue quindi con un'ultima salita di circa un chilometro, e quindi
con gli ultimi chilometri di discesa nel bosco verso Palafavera, dove
arrivo veramente distrutto ma molto soddisfatto, dal momento che ho
migliorato il mio tempo precedente di più di 6 minuti nonostante
abbiano allungato complessivamente il tracciato di quasi un
chilometro (GPS alla mano).
Come detto percorso veramente
piacevole, sia per i panorami che per la variabilità del tracciato.
I nei principali probabilmente sono i
tratti piuttosto fangosi che spesso si percorrono durante la gara,
con conseguenti problemi di stabilità per gli atleti, nonché la
difficoltà generale nel superare e farsi superare a causa della
scarsa larghezza dei sentiero, che rende così complesso regolare al
meglio il proprio ritmo gara.
In ogni caso gara bellissima che
consiglio vivamente agli appassionati di trail!
Risultati finali, 184° posto per Antonio Cremonini in 2.48'05" e 218° posto per Gabriele in 2.52'54".
Vittoria finale per Luca Cagnati in 1.45'53" mentre fra le donne successo per Silvia Serafini in 2.19'32".
TRANSPELMO 2016 18KM 1300MT D+
184° CREMONINI ANTONIO 2.48'05" 9'20" (1° 5'53" +3'27") 18+13+2
218° CREMONINI GABRIELE 2.52'54" 9'36" (+3'43") 18+13+1
184° CREMONINI ANTONIO 2.48'05" 9'20" (1° 5'53" +3'27") 18+13+2
218° CREMONINI GABRIELE 2.52'54" 9'36" (+3'43") 18+13+1
Gabriele Cremonini
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