14 Maggio 2017
Sveglia all’alba per un’altra giornata da dedicare alla corsa, ma soprattutto alla buona compagnia. Ci ritroviamo alla stazione di Ferrara alle 04,50 e ci avviamo verso il nostro treno che è già lì, silenzioso e ammiccante pronto a partire alle 05,15 con destinazione Igea Marina dove parteciperemo alla fantomatica maratonina dei laghi. Siamo i soliti, Mirko Tebaldi, Deborah Pavasini, Daniele Scabbia, Federica Virgili ed il sottoscritto. Fantastichiamo sul numero di laghi che vedremo perché il nome allettante della competizione apre la mente a fantasie su quanti ne attraverseremo nei nostri 21km, anche se il dubbio ci divora, perché su google maps (depositario di tutte le verità) non ne vediamo o perlomeno c’è solo una piccola macchiolina celeste. Intanto il treno parte e come al solito non sappiamo se dovremo scendere a Ravenna oppure continuare sullo stesso perché cambierà solo il suo numero , è il bello di Treinitalia, ti regala la suspense , hai sempre l’adrenalina a mille, perché non sai mai se arriverai in orario per la coincidenza , o dovrai cambiare treno. Viaggiamo in stato di allerta sino a Ravenna,all’arresto del treno, scendiamo per controllare il tabellone elettronico posto di lato al binario e assistiamo incantanti come succede nel l’ammirare un’aurora boreale, alla magica trasformazione del nome e della destinazione del nostro treno, continuerò la corsa per Pesaro, rinfrancati, torniamo a bordo. Arrivati a Igea, ci dirigiamo verso la segreteria per il ritiro pettorali, in seguito andiamo a ritirare la nostra maglia, che ci incoraggia a non cedere mai con un motto tipicamente romagnolo: “…se t cì stràc strenz e cul e tin bota” dopo aver letto queste parole possiamo affrontare tutto e ci dirigiamo subito verso il mare per una colazione sulla spiaggia che con la compagnia giusta è sempre qualcosa di meraviglioso. L’ora della partenza incombe e ci dirigiamo verso la linea di start, incontriamo altri amici (Filippo e Stefania) e tutti insieme siamo ora pronti allo sparo. Si parte, io e Daniele optiamo per correre insieme a Loris Cappanna, atleta non vedente che corre con le sue due guide, io li seguo per 5km poi proseguo più lentamente, Daniele, più costante segue il gruppo quasi sino alla fine, li perderà all’ultimo ristoro perché intento a reidratarsi in maniera consistente, arriverà circa un minuto dopo, quindi obiettivo raggiunto. Il percorso in alcuni tratti è piacevole, ma tutti continuano a cercare i laghi, come nel deserto si cercherebbe un’oasi, li vedremo o saranno solo un miraggio? Qualche problema organizzativo per gli spugnaggi, pochi o nulli, ringraziamo il buon cuore dei romagnoli che davanti alle loro case hanno messo le bacinelle per consentirci di bagnarci. Si va verso l’apoteosi quando, davanti a un’abitazione, i proprietari hanno installato un arco con pompe e spruzzatori che nebulizzavano l’acqua consentendo ai podisti di passarci attraverso per inumidirsi, hanno meritato una ola collettiva. Nel vedere quest’arco e un po’ intontito dalla stanchezza, alla mia mente è apparso lo Stargate, ho pensato, ora lo attraverso e sono al traguardo, la gradevole sensazione nel l’attraversarlo svanisce, quando un severo cartello ti rammenta che hai ancora un bel po’ di strada da percorrere. Si continua, ci sono gruppi molto allegri che rendono piacevole il percorso, affrontiamo un cavalcavia e sulla discesa, uno del servizio, ci dice che manca oramai poco e vedremo i laghi, questa rivelazione ci infonde coraggio, siamo qui per questo. Attraversiamo un parchetto e finalmente si manifesta un piccolo laghetto, ora posso arrivare al traguardo tranquillo, avevano detto il vero, i laghi ci sono. Finita la gara ci riuniamo e troviamo anche i nostri amici dell’Atletica Delta, Sandra,Alberto e il loro figlio Marco. Foto di rito, quattro chiacchiere e poi noi andiamo a mangiare le lasagne al pasta party. Rigenerati, ci dirigiamo verso il mare, la voglia di mettere i piedi in acqua prevale, stiamo un po’ sulla spiaggia, reintegriamo con birra e poi via verso la stazione. Siamo già proiettati verso la fine della serata, quando, con tutti gli altri amici, che hanno disputato gare differenti ci troveremo al Fuoriporta per la serata hamburger , dove tra una cervogia e l’altra daremo il via alla nostra chanson de geste, narrando di mirabolanti avventure affrontate nelle strade dei comuni italiani, combattendo contro il cronometro ,mortale nemico del podista,che ancora una volta ci ha sfidato a fare un tempo migliore. Come andrà questa lotta dipende solo da noi, se sfidiamo solo noi stessi vinciamo sempre, questo è il segreto che viene cantato dai bardi e tramandato di generazione in generazione. La giornata è stata bella, la compagnia stupenda, chiuderla lasciandoci sorridenti è giusto sigillo da apporre.
di Gigi Medas
SCABBIA DANIELE 1:42:35 (4.51) 21+14
MEDAS LUIGI 1:53:12 (5.21) 21+8
TEBALDI MIRKO 1:55:4 (5.28) 21+7
PEZZOLI DANIELE 1:57:58 (5.35) 21+5
PAVASINI DEBORAH 2:04:19 (5.53) 21+8
VIRGILLI FEDERICA 2:10:08 (6.10) 21+4
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