venerdì 10 giugno 2016

100 Km del Passatore 2016: l'impresa di ROMANO GAGLIARDI


Comincio dalla fine…..CE L’HO FATTA e questo (DEVE) è la cosa che alla fine conta, missione compiuta, complimenti, grande, bravo……….ma non sono contento o meglio mi aspettavo qualcosa di più. Le emozioni non sono certo mancate, il viaggio è stato LUNGO e IMPEGNATIVO, pieno di particolari….pieno di cose da ricordare e da raccontare. MA non sono ancora riuscito a godermi a pieno questa “impresa” , perchè comunque ammetto che percorrere senza sosta 100 km in un giorno non è una cosa “normale”, con o senza motivazioni “extra” non è una cosa ordinaria. In gara sono successe alcune cose che non mi hanno permesso di dare il massimo e questo (come mi accade a volte) mi da un senso di insoddisfazione che mi “rovina” e al tempo stesso mi sprona, forse è solo una scusa per rifarla, in fondo non sono mai contento delle mie “prestazioni” (Monia ne è testimone...e ha una bella pazienza).....ma non è che uno può correre gare da 100km ogni mese se non si chiama Bonfiglio o Calcaterra, probabilmente nel mio piccolo nonostante la pochezza (in termini di prestazione sportiva) dei miei crono voglio sempre fare meglio...cerco sempre comunque il limite e quando so di non aver dato tutto non mi sento FIGO come vorrei.
Avevo scommesso con me stesso di fare 16 ore, non avevo calcolato un tempo inarrivabile per me, avevo tenuto conto di tutte le variabili ed ero stato “onesto” e quindi pretendevo da me di “starci dentro”, invece ho (stra)spalato clamorosamente e questo mi pesa ancora di più perchè lo STAFF ha dovuto portare pazienza ben 2 ore e mezza in più di quanto promesso, loro dicono che erano lì anche per te, consapevoli “del rischio” ma a me scoccia lo stesso...punto.
Le attenuanti non mi mancano ma non sono tipo da attaccarsi ai SE e ai MA (anche se ho rotto i maroni nel dopo gara con i miei rimuginamenti…..con la mia “moviola” a mo’ di “Processo alla Tappa”).
FINE DEL PREAMBOLO (e mi scuso anche con me stesso…..sperando nei prossimi giorni di CAPIRE il valore di quello che ho comunque fatto e di …..godermelo).
Il mio Passatore parte un bel po’ di tempo fa, più o meno durante l’estate scorsa quando, a dispetto dei risultati sempre altalenanti a causa del poco tempo per continuare allenamenti costanti e dopo un inizio d’anno promettente nel quale dando retta a Nino (e Franco) avevo curato meglio la scelta delle gare (corte) ottenendo insperati miglioramenti, ho deciso di provarci, di trovarmi una meta “grande e lontana”, di darmi un limite da raggiungere e di alzare l’asticella…..fiducioso che ALMENO sulla resistenza…..CI SONO, facendo affidamento sul mio “passetto di camminata veloce” (già ben allenato sulle maratone).
E così, incassato l’ok di Monia, appena aprono le iscrizioni, 28 settembre ZAC...sono già dentro, pettorale 398 ...inizia l’avventura, frattanto chiacchierando con Emiliano trovo subito un socio di avventura e a quel punto (ma non c’erano dubbi) ci appoggiamo a vicende, ognuno di noi ha progetti e motivazioni diverse, ma l’obiettivo comune.
Passa il tempo, comincio a macinare km con la scusa di fare fondo e di darmi un canovaccio di gare per prepararmi, non ho una scheda (non riuscirei a seguirla...il tempo purtroppo mina seriamente la mia già debole costanza, ma ho anche la casa nuova e la famiglia a cui pensare) ma in pochi giorni costruisco uno schema mentale per arrivare ad avere la distanza più o meno nelle gambe, o quantomeno sufficiente per mettermi alla prova e capire SE POSSO….e così intanto mi iscrivo a 3 maratone (Reggio, Lamone e Rimini) e 2 ultra (Strasimeno e 50 di Romagna).
Comincio a condividere con amici stretti la mia “pazzia” e cominciano ad arrivare i primi attestati di stima (...”te sei matto”; “non ce la farai mai”; “ma sei sicuro ?”; “fai testamento”.....), ma sono ben cosciente di quello che voglio e provo, promettendo a Massimo che SE mi dovessi rendere conto che non ce la faccio…..mollo (ma non MOLLO mai io….comunque).
Passa il tempo, passano le gare, la data si avvicina e i risultati languono, da tempo, a parte le gare lunghe già “opzionate” prediligo allenamenti lunghi in solitaria rispetto a gare del weekend come sempre fatto negli anni scorsi, corro cammino …...cammino, mi alleno a modo mio nel tempo che riesco a ritagliarmi ovvero uno o due gg a settimana ma facendo tanti km, esco la domenica all’alba e torno (a volte) dopo pranzo (...e Monia fatica a portare pazienza), gli ultimi 2 mesi sono costellati di mancate uscite e costanti “lunghissimi lentissimi”.
Inizi di Maggio, nel frattempo si è formato un gruppo di volontari che ci seguiranno in questa pazzia, amici che, chi per curiosità, chi per spirito di “zingarata” e chi per “allenamento”, si presteranno a “servirci” sul percorso e a tal proposito cominciamo a programmare LA GITA, dividiamo le squadre (tra una defezioni e qualche nuova entrata) e noleggiamo anche un furgone a 9 posti; i giorni passano davvero in fretta, mi sono allenato ancora meno in queste ultime 3 settimane e arriva la data fatidica……….adesso ci siamo NON SI TORNA PIU INDIETRO (...e chi vorrebbe ?!?).
Il gruppo alle 8.30 si riunisce (oltre ad Emiliano che frattanto ha recuperato il Vivaro 9 posti, ci sono Andrea Ricci e Barbara, AleMago e Barbara Talme, Paolo Franzini, Calle e Marika) e parte per la prima tappa ovvero recuperare me (accompagnato da Monia e Lollino “varicelloso”) e Paolo Partel a Bologna Arcoveggio, ore 9.15 prima di una lunga serie di foto di rito e si parte direzione Firenze, Emi ed io siamo “nel bagagliaio” vicino alle bici di Mago e Marika che ci seguiranno da vicino per tutto il percorso, dovremmo dormire ma un po’ per l’immancabile emozione, un po’ per gli schiamazzi di Partel che si sente in gita scolastica...alla fine ci godiamo l’atmosfera da scampagnata e breve siamo a Firenze, qualche disagio di viabilità per raggiungere il nostro parcheggio (che il “capocordata” Ricci aveva responsabilmente già selezionato a poche centinaia di metri dalla Piazza), compresa l'entrata del parcheggio stesso, che come da info raccolte era 2mt (e il Furgone 1,85...) che grazie a "IndianaPartel e l'antenna maledetta" é stata brillantemente superata........ e in perfetto orario siamo in fila al ritiro pettorali.
Primo step fatto, avevo detto che alle 11 volevo essere pronto con pettorale in mano e così è stato….adesso posso rilassarmi e pensare alla preparazione, in realtà è quasi tutto pronto, nei giorni scorsi avevo già predisposto appositi sacchi con i 3 cambi necessari sul percorso (30/35-45/50-60/65) e uno zaino con tutto quello che può servire in gara (anche nel caso mi perda l’ammiraglia) da mettere sulle spalle a Marika...la mia “biciclista” di appoggio. Il grosso del gruppo va un po’ a spasso per la città mentre noi runner con Ricci, Barbara e Mago torniamo pian piano alle auto per prepararci, lungo la strada Emi mi offre un po’ del suo riso (se ne era preparato 800 grammi) mentre lo staff pranza con panini al lampredotto, sono refrattario al cibo in questo momento, non lo ammetto ma il pensiero ce l’ho …….sarò al traguardo?
Ore 13 circa anche gli altri ci raggiungono e iniziano lentamente le fasi di preparazione, ci cambiamo, sosta lunga wc, controllo ossessivamente (vedi reportage fotografico) lo zaino di Marika, ripreparo tutto, ricontrollo lo zaino di Marika (che è una sorta di coperta di Linus ormai) e partiamo……..torno indietro a prendere ipod e polsino (che avevo dimenticato…...ovviamente) e ci dividiamo, Emi e Ale, Marika ed io in partenza mentre le due ammiraglie escono dal parcheggio e ci precedono sul percorso (appuntamento a Borgo San Lorenzo, visto che la strada dalle 14.30 sarà chiusa….anche se parecchi se ne fregano e seguono la gara ugualmente sul percorso con buona pace di podisti e forze dell’ordine).
L’attesa è snervante per tanti motivi, il caldo è forte, la tensione sale…..ripasso mentalmente il percorso anche se mi perdo…….allora ricontrollo (tanto per rasentare la ridicolaggine….) lo zaino di Marika, per fortuna ogni tanto incontro amici di gara, Alessio Guidi mi fa la foto “figurina Panini” e mi anticipa che sarà intorno al 5° a fotografarci, mi distraggo e arriva l’ora ………..si parte !!!
Batto il 5 ad Emi e ci diamo appuntamento a Faenza, lui ci prova e mi anticipa che tenta un ritmo sostenuto come fatto alla 50 di Romagna (con successo)......da tempo io so che in cuor suo (come io mi sono dato un target di 16 ore….ma spero meno) lui mira a stare nelle 12 ore (ma spera meno), ce la può fare si è allenato con una costanza ed una dedizione eccezionali, ci facciamo il giro del centro e ben presto ci dirigiamo verso Fiesole, inizia già da subito la salitella che tanto “ella” non è, caldo ...anzi CALDO (32°...caspita), prima del 5° come annunciato trovo Alessio e mi faccio vedere (con conseguente foto di rito) e anche il secondo step (foto ricordo) è fatto, poco dopo trovo il primo ristoro (DEVO bere….tanto).......purtroppo organizzato malissimo (lo so da “organizzatore-responsabile ristori” sono un rompiballe sui pit stop……), la gente si accalca, siamo più di 2500 tutti insieme e i ragazzi al banco non riescono a gestire, il tavolo è ACCERCHIATO è quasi impossibile avvicinarsi senza perdere tanto tempo, al tavolo i bicchieri non esistono e tutti (con il serio rischio di lasciare a secco chi ci segue) raccattano bottiglie self service, non voglio fermarmi (magari sbaglio io a non farlo e ripartire senza patemi) e proseguo, poco dopo trovo una bottiglia di thè abbandonata sul ciglio e la recupero……….preferivo acqua, ho paura di farmi venire più sete ma piuttosto che nulla fino al 10° mi adeguo, mi sento chiamare alle spalle e vedo Ale e Marika che nel frattempo sono arrivati, Mago prosegue per raggiungere Emiliano, gli dico che dovrebbe essere poco più avanti ma è davvero partito a razzo (lo troverà al 12°), Marika si mette in scia e iniziamo la scalata di Fiesole.

Il caldo è davvero opprimente ma, forse per la concentrazione che cerco di tenere, non lo sento tantissimo, correre una distanza così grande non è semplice, non sai mai cosa possa capitare dopo e quindi DEVI trovare la giusta via tra centellinare le energie e dare gas (perchè in fondo è una gara e ci sono soprattutto cancelli orari da rispettare), controllo il Gps, ho impostato volutamente una ritmo di 8.45 come virtual partner (so che non esiste che la possa correre così ma mi serve soprattutto per arrivare a Borgo San Lorenzo in linea), sprono Marika a sgambare un po’ se vuole, mi risponde che sta già facendo del suo meglio, la salita è dura e io non l’avevo percepito così tanto.
I punti acqua si susseguono, cerco di bere tanto senza farmi venire mal di pancia, sto concentrato...o almeno ci provo, chiacchiero, guardo il panorama, saluti gli amici di corsa che raggiungo o mi raggiungono, controllo Marika (.....e continuo a preoccuparmi invece di lasciarmi “custodire”), arriviamo a Fiesole (ma la salita non finisce….) tutti ci raggruppiamo nelle zone d’ombra, lo sapevo, l’avevo letto ed ero preparato a fare qualche metro in più pur di stare in ombra…...la differenza tra sole ed ombra si sente eccome…..
Marika mi legge qualche messaggio dall’ammiraglia (io ho spento il cellulare per tenere batteria in caso di emergenza e per farlo arrivare acceso a Faenza, anche ipod resta per ora spento in attesa di bisogno), mi avvisano di prenderla con usta….la salita tira…….CE NE SIAMO ACCORTI …..e poi finalmente la strada comincia a piegare verso il basso, su e giù e poi qualche discesa ristoratrice, si continua a cercare ombra ….e fontane extra (molti residenti con gomma alla mano ci rinfrescano…….cerco di stare concentrato…..penso al prossimo step (primo cambio abbigliamento a Borgo San Lorenzo)....e ci arriviamo. Ne avevo bisogno, un cambio ben calcolato perché sono completamente spolto….non vedo l'ora di cambiare tutto, Barbara mi viene incontro saltellando e mi “sveglia” …..oh Ciccio sei a ⅓ !!. Sono un pochino in ritardo sulla tabella di marcia….avevo detto se va bene 30 in 4 ore ma sono 32 in 4.45 (e 5 erano il mio limite fissato come “allerta”) …..nonostante ciò me la prendo con calma e cerco una panchina pur lontana e fuori percorso, con pazienza certosina tiro fuori dal “pacco1” (che volutamente ho predisposto nella sacca STRASIMENO….tanto per ricordarmi che 58 li ho gia fatti…..in allegria qualche tempo fa, un piccolo stratagemma con me stesso nel caso fossi arrivato già demotivato….ma NON LO SONO) cambio tutto tranne pantaloncini e mutande (….ci sono 2 signore) svuoto e riempio lo zaino di Marika preparandomi alla notte perché il prossimo pit stop sarà in vetta alla Colla presumibilmente intorno le 23.
Riprendo il percorso, ho messo la termica corta e ho l’antivento arrotolato in mano, accendo iPod e saluto lo staff….per loro pausa cena e io proseguo per un po’ da solo, questo viaggio era nato in solitaria in prima battuta e finora é andato tutto bene...ci sta, mi accingo a passare un'oretta con me stesso, accendo il cellulare, leggo qualche messaggio, pubblico un paio di foto e scrivo a Monia che mi risponde al volo sotterrandomi di domande, la rassicuro e cerco di nuovo la concentrazione, la strada ricomincia a salire e in fondo mi aspetta la famosa Colla….cerco di scorgere il disegno del percorso ma dopo il rettilineo iniziale la strada si inerpica tra la vegetazione nascondendosi, raggiungo e supero qualche gruppetto che mi aveva passato mentre ero fermo al pit stop e tra questi un papà che corre con passeggino (tipo carretto da bike) pilotato da un bimbo di 3 o 4 anni coadiuvato dal nonno, TANTA ROBA, faccio per un pochino elastico con altri tra cui Bimbatti (non riconoscendolo) saluto ciclicamente alcuni supporters che ormai seguono anche me i direttamente e cosi mi passo il tempo e mi sento meno solo, le gambe girano, sto bene, sono concentrato e non penso ai tanti km che ancora mancano…..mi sono ripromesso di pensarci solo dopo il Passo, é li che la mia gara inizia (il mio step mentale n.5) ma prima devo superare lo step 4 (e affrontare l'arrivo del freddo….spero solo fresco) e per questo attendo il recupero dello staff, alcune cose per sicurezza le ho prese ma il grosso del necessario é al ristorante con lo zaino e Marika, non dovrebbero tardare (speriamo nella agilità del ristoratore), inizia l’imbrunire e mi rendo conto che quando il sole scende dietro le colline il buio arriva veloce e anche il fresco. C’é un fastidioso venticello che sarebbe stato più piacevole forse sulla salita di Fiesole, sono sudato e mi raffreddo nonostante la termica che ho già indossato, metto l’antivento e cerco di stare concentrato, il mal di schiena che finora mi ha accompagnato con discrezione si fa più fastidioso e mi rendo conto che sto correndo molto contratto e la cosa peggiora con l'aumentare del dislivello.
Ho superato il ristoro del 35 bevendo molto e mangiando poco, voglio evitare almeno il mal di pancia (2 ristori indietro un rotolino di piadina freddo mi aveva condizionato nei successivi km)…..devo stare attento, ormai é buio e ho solo le “luci di posizione” perché la frontale l'ho lasciata nello zaino (ancora con Marika e staff al ristorante), ma quello che davvero mi comincia a preoccupare é la schiena, non é il solito male lombare ma é un male diverso all'altezza del costato sulla linea attraversata dalla fascia cardio (che decido di tenere comunque), la cosa fastidiosa é che ne risente pesantemente la respirazione, non posso estendere completamente e quindi pian piano il respiro diventa sempre più un rantolo ed infine una sorta di lamento che di buono ha solo che mi da il ritmo e mi fa compagnia….ma non mi fermo, voglio fare più strada possibile, voglio raggiungere la vetta più presto possibile e qui con il senno di poi sbaglio perché forse una sosta mi avrebbe fatto bene, ma ho paura di perdere la concentrazione e ripartire scarico, ma il male alla schiena mi sta provocando un senso di nausea (già provato in allenamento) che temo possa condizionarmi nell'alimentazione….. forse dovrei fermarmi e riprendermi un pochino MA sono ancora in gara contro il tempo, la Colla la supero lo so ma il timore di rallentare e arrivare fuori tempo ce l'ho…..non conoscendo il percorso (e sbaglio perché dopo la Colla tutto sarebbe stato più semplice e avrei recuperato il “tempo perso” ...ma sono un zuccone)...e poi il ristoro é vicino…..e poi tra poco arriveranno i rinforzi…. Raggiungo il ristoro del 40 e la nausea mi ha preso completamente…..ora fermarmi sarebbe assolutamente necessario se non altro per far passare la nausea mangiare e ripartire con calma…..ma di nuovo NON LO FACCIO, la trans agonistica (o forse la crisi) mi fa fare la cosa sbagliata fiducioso che ….passerà. ricomincio quindi a salire con l’ansia di finire in fretta questo calvario (ma sono solo a metà e non me ne rendo conto) facile adesso mentre scrivo analizzare la situazione e sapere la cosa giusta da fare, (soprattutto con la medaglia al collo) ma mi é mancata la lucidità e forse l'esperienza nonostante tutto. Suona il telefono e Paolo mi dice che stanno arrivando, mi chiede come sto (di M..), cercano di raggiungermi in fretta. Stringo i denti invece di aspettare come se volessi fare più strada possibile ….come se fossi alla Wings for Life e una volta raggiunto dall’ammiraglia la gara terminasse…..non devo dimostrare nulla a nessuno ma la testa matta che ho ormai ha preso il sopravvento mentre io ormai ascolto solo i miei malesseri….non rallento non mollo non ragiono…..sono da solo e mi do consigli sbagliati…..EBETE.
Il buio ormai avvolge tutti e mi metto in scia a qualcuno che ha la frontale non tanto per vedere dove metto i piedi ma più per avere un riferimento…..continuo a respirare “con lamento” mi sento fastidioso e forse lo sono, fatto sta che non trovo compagnia nella ascesa, dovrei almeno provare a cambiare qualcosa, come togliere la fascia cardio che batte proprio dove ho dolore, guardo il gps e mi accorgo che la parte dei dati governata dal cardio NON funziona più forse perchè l'ho spostata, potrei anche (dovrei) toglierla, ma sono un bimbominkia e voglio poter analizzare i dati nel post gara (quali dati?) e non ragiono, forse la toglieró al prossimo step non appena raggiunto dallo staff (non lo farò) ….per fortuna arrivano i rinforzi, mi superano e alla prima piazzola Andrea parcheggia e scende a darmi lo zaino pacco2 con il necessario per la notte, gli indumenti lunghi e gli integratori (che non servono visto che non ho preso nulla o quasi….lo stomaco é chiuso), Marika e Paolo intanto si organizzano per seguirmi…..ma non capisco chi, Paolo é indeciso sul guardaroba, meglio coprirsi tutti il vento é parecchio fresco e prendersi un accidente…. é un attimo...anche io dovrei coprirmi molto e non avere paura di esagerare…. ma ho fretta di ripartire, ancora non ho capito che non sarebbe tempo perso…..
Siamo di nuovo in corsa (...si fa per dire) alla fine mi seguono entrambi Paolo a piedi (il montanaro é abituato a passeggiate in salita) e Marika in bici, siamo al km 42 il mal di schiena imperversa e sento la voglia di sdraiarmi per terra e distendere la colonna vertebrale….non c'è spazio e ci sono ancora troppe auto sulla strada stretta. Proseguo chiacchierando tra un lamento e una parolaccia trattenuta. Siamo in vista del ristoro in un paese e lo spazio ora c'è...adesso ho proprio bisogno di scocchiare la schiena sperando che qualche esercizio di scarico faccia il miracolo, la nausea comincia a degenerare e un senso di stanchezza mi opprime…..troppo tardi ma con la scusa mi fermo. Scelgo una casa e mi sdraio a terra per fare la squadra con le gambe in alto…..sono un pochino imbranato nei movimenti e per mettermi in posizione Paolo ti tira su per una gamba...la sinistra…...PATATRAC.
Non avevo quasi mai avuto crampi in vita mia, tantomeno dolorosi, ma questo crampo al polpaccio mi fa urlare come un matto e contorcermi a terra….di positivo (come nelle barzellette) c’è che mi sono dimenticato del mal di schiena (che non mi é comunque passato) e la nausea con questa scarica improvvisa chissà che non mi molli…..in qualche modo rotolando riesco a rimettermi in piedi e per fortuna il crampo se ne va ….ma lascia strascichi fastidiosi che vanno a sommarsi al resto…...capita sono proprio un lazzaretto…..e comincio a pensare che ormai mi sono capitate tutte, pochi passi avanti siamo al ristoro del 45 e il centro massaggi, penso di farmi trattare ma c’è fila e decido di aspettare di arrivare in cima (la con la scusa penso finalmente di unire l'utile al dilettevole e riposarmi un pochino) nel frattempo riceviamo notizie dalla ammiraglia…..Calle sull'altra ammiraglia (che segue Emiliano avanti a noi (con Paolo Franzini e Barbara Talmelli)....é in panne poco oltre e Andrea invece di aspettarci va in soccorso, per qualche istante mi distraggo dai miei mali e penso (sperando non sia nulla di grave, sia per Calle che per Emi che rischia di rimanere senza supporto…..con MagoAle che si dovrà caricare come un mulo) “quel gufo di Calle che diceva che non sarei riuscito a superate il 3° cancello…. e lui in auto non riesce a passare il 2°” …..e mi immagino quando lo passerò….. certo con questo buio e sto traffico non sarà semplice risolvere ma mal che vada siamo in tanti e in qualche modo si farà. Alla fine non lo raggiungo perché fortunatamente appena arrivato Andrea la macchina di Calle riparte magicamente (forse era solo stanca)....ma soprattutto perché il malessere si sposta dalla sua auto a me, e mi manda in tilt. Dal 45 al Passo della Colla diventa una via crucis in tutti i sensi, il mal di schiena e la nausea mi fanno finalmente venire necessità di fermarmi (sono al limite) ma non appena mi siedo mi viene un forte senso di svenimento e quindi mi sdraio a terra aspetto di riprendermi e riparto ma faccio poche centinaia di metri e ci risiamo (alla seconda sosta ritornano i crampi).... seguono altre soste sempre a breve distanza…..mi trascino, ci provo e ci riprovo, non riesco a concentrarmi e pensare SOLO alla vetta, non posso fermarmi a sedere perché ricomincia la svenirella e NON voglio fermarmi in piedi (nonostante tutto non voglio perdere tempi prezioso).....alla fine lo faccio ma perché davvero le forze sono al minimo…..devo superare questa crisi, devo “svegliarmi” , ma la preoccupazione di Paolo e Marika mi agita ancora di più…..Paolo chiama Andrea che però non ha modo di girarsi con il Vivaro e quindi a passo di formica e facendo altre soste (3...5...boh perdo il conto) arriviamo noi al punto di sosta……
Mentre Paolo e Marika confabulano con Andrea io con estrema attenzione a non farmi prendere dai crampi nuovamente mi sdraio nel baule del furgone e “dormo” 5 minuti cercando di rilassarmi e riprendermi (ma penso anche se valga la pena continuare…..se non mi passa devo mollare ...non voglio….ma non devo fare il cretino…..ci penso bene e decido che ce la faccio il peggio é passato e tutto sommato mi sono gestito anche nel casino), la riunione carbonara dello staff ha partorito un’idea che disapprovo... portarmi avanti per un pochino in furgone ma io non ci penso proprio…..(sul furgone tra l’altro c'è un ospite, un ragazzo che ha chiesto un passaggio fino alla Colla per arrivare al pullman dei ritirati anche se in realtà lo staff nutre seri dubbi), comunque mi sono ripreso o manca poco …..e capisco che alla fin fine e il loro modo gentile di “ritirarmi” visto che Paolo pensa che sia al limite, ma sto meglio davvero, mi sforzo di mandar giù un gel e del magnesio a “presa rapida”.....adesso ho anche bruciore di stomaco…...ma sono vivo e la nausea é passata. Non so come ma arrivo al Passo e mi infilo nella tenda dei massaggi, penso che sia tempo ben speso …..aspetto il mio turno e mi faccio massaggiare entrambe le gambe, esco senza soffermarmi a parlare con lo staff (stanno ancora parlottando tra loro…. Non si sa mai che mi vogliano incaprettare e portare via a mo’ di TSO).....adesso sono sereno e soprattutto sono in cima, mi prendo ancora qualche istante, passo sotto il controllo chip e mi fermo al ristoro deciso a fare una bella merenda prima di buttarmi (con le gambe rinfrescate) in discesa anche se questo 5.o step del mio programma mentale ha incasinato parecchie cose, prendo 2 biscotti e un bicchiere di thè (no cazzo …..é brodo….non hanno i tortellini e lo metto giù prendendo il thè caldo, che ha lo stesso colore)....quindi mi trovo uno spazio nel prato adiacente e mi siedo……..ecco fatto, ho fatto la cagata di nuovo e stavolta i crampi sono 2 contemporanei e fulminanti a entrambi i polpacci…..URLO COME UN PAZZOIDE di nuovo...non mi sembra vero ho appena fatto i massaggi, una signora mi prende la gamba sinistra e tenta di farmi passare lo spasmo ma sembra tutto inutile perché avendo malissimo anche all'altra NON riesco a rilassarmi …..allora provo il metodo di prima…..mi giro in posizione fetale e con le mani mi stringo i polpacci per qualche interminabile secondo….forse un minuto abbondante, i polpacci si muovono da soli e mi sembra di essere in “ALIEN”.....mi giro rotolando e mi ritrovo faticosamente ma comunque in piedi…...NON MI DEVO PIÙ SEDERE …..chissà forse adesso l'ho capita…..
Inizia la discesa, ritrovo piano piano la concentrazione, sono incazzato per come sono girate le cose MA sono al 50.o e non mi sono fermato…..sono ancora in gara...sono ancora nei tempi e ho tutta l'intenzione di finire questo viaggio.
Tiro un po’ i remi in barca a causa del timore che mi vengano ancora crampi ma, vuoi per il ritmo controllato vuoi per il fatto che non mi siedo e non mi piego più fino a Faenza, le cose ricominciano a girare e anche la mia testa….mi rendo conto che la fascia cardio non mi serve a nulla visto che sono circa 3 ore che si è impallata e anche se molto tardivamente FINALMENTE LA TOLGO e ricomincio a respirare meglio….continuo a faticare a ingerire qualcosa MA MI SFORZO ...passo dopo passo riacquisto fiducia e mollo le gambe sempre pensando a centellinare le forze e km dopo km arriviamo a Marradi (con quasi un'ora e mezza di anticipi sul tempi limite (lo step 6 é andato ...ho finito gli schemi mentali …..adesso devo solo arrivare a Faenza ….e basta) ci sono un sacco di ritirati qui e partono pullman uno dietro all'altro, io mi dirigo a furgone guidato da Andrea che dopo un po’ di elastico e qualche sosta sempre a distanza di sicurezza (2 o 3 km) ha mandato a nanna Marika e ci ha raggiunti in bici. Mi cambio ancora le calze con la disapprovazione di Ricci che pensa che mi verranno le vesciche ma non insiste sufficientemente (anche se avrà ragione) cambio maglia e metto la roba sudata nel sacco delle schifezze…..riparto da solo senza aspettare che decidano chi mi seguirà adesso….comunque non voglio più perdere tempo visto che sono all'inseguimento dei camminatori che mi precedono vedo puntino luminosi in lontananza e li bracco ( da qui al traguardo i miei tempi dalla 2000.a posizione si attesteranno intorno alla 1550.a).....cerco di concentrarmi e non penso (quasi) più al crono anche se una occhiata la do comunque sempre ...per abitudine, così mi accorgo che il gps é quasi scarico, le luci di posizione ci stanno mollando e di li a poco anche l’iPod, al ristoro del 70.o ci raggiunge una pattuglia di Carabinieri che dice che dietro ci sono una 40ina di podisti…..bevo caffè e mangio faticosamente biscotti da ormai un paio d'ore….e continuo così.
Inizio lentamente a superare gente ….qualcuno mi recupera a volte se mi fermo al furgone (ormai i carbonari sono stanchi e di fermarmi non ci pensano più…..anche perché vado) ma poi lo riprendo e lo supero ancora…..ricomincio a chiacchierare con Andrea o Marila (Paolo adesso guida quando scende Andrea), comincia a rischiararsi il cielo e spengo tutte le luci…..e mi alleggerisco. togliendo anche l’antivento e lo scaldacollo impregnato. Piano piano come mi ero comunque prefissato tra una cosa e l'altra a volte aumentando a volte rallentando il ritmo, raggiungo il 90 (Brisighella non arrivava mai ….mancavano sempre 15 km ….) anche qui i km sembrano più lunghi e non finiscono mai, soprattutto perché a 5 dal traguardo leggendo a voce alta un messaggio della chat di whatsapp che ho creato da tempo per rimanere in contatto Andrea mi rivela che Monia è arrivata e mi aspetta poco prima dell'ultimo ristoro con Lorenzo….che non vedo da 2 giorni o quasi…..mi emoziono ma voglio tenermi per l'arrivo….non voglio deconcentrarmi…..manca poco ma ho imparato la lezione ….tutto può succedere (in peggio) volendo.

Chiacchiero con Andrea che non mi molla un secondo, mi tiene distratto e lo lascio fare anche se non sono più concentrato…..ma adesso chissenefrega…..STO ARRIVANDO. Vedo in lontananza la mia auto e Monia con Lorenzo che mi vengono incontro sbracciandosi…..sorrido e faccio finta di niente (tanto lo so che le hanno già raccontato tutto…..e di sicuro esagerando, lei lo sa che che a volte faccio così e poi mi “gestisco”..ma di sicuro meglio che mi abbia visto bello vispo come sono)...ultima sosta butto giù tutto quello che non serve e riparto…..dietro l'angolo faccio il ristoro e via …..i piedi mi fanno male (le vesciche immancabili …..aveva ragione Ricci) ma lo spirito é ottimo…..come potrebbe essere altrimenti ? ...sono in dirittura d'arrivo…..5 km di rettilineo….infinito. Andrea mi mostra tutte le ville circostanti…..e mi fotografa davanti alla vetrina di un’agenzia di pompe funebri…..si ride e si va avanti, supero alcuni podisti davvero affranti….ne ho ancora ma aspetto a mollare i cavalli, a questo punto voglio fare il mio sprint finale solito e tengo le ultime energie per la piazza ...trattengo l'emozione ma so di avercela fatta. Km 99 ci siamo tra poco, CON 2 ORE E MEZZA DI RITARDO rispetto alla tabella di marcia studiata a tavolino, transiteró sotto QUEL portale, quello che ho visto e immaginato centinaia di volte in questi mesi….guardando video e leggendo decine di impressioni di gara di chi mi ha preceduto…..emozionandomi ogni volta che ci pensavo.

Mancano 300 mt e Monia mi viene incontro con Lorenzo per farmi arrivare a manina con lui ma, viste le ultime polemiche su cani, passeggini e bambini (...non sbaglierò ) pur dispiaciuto per il forzato rifiuto…...metto il turbo (ma non voglio superare nessuno qui ….non é carino) entro in piazza a tutta randa e salto sotto il traguardo. Sono arrivato …...ma non sono felice, lo capisco subito e mi dispiace, non riesco a godermela….vado di fretta al ritiro premio e torno verso il ritrovo…..i ragazzi dello staff ormai provati finalmente possono andare a riposare ….mi hanno aspettavo 6 ore, Emi é stato bravissimo nonostante il calo finale, mi siedo e finalmente mi metto le ciabatte…..Monia va a recuperare la mia roba dal furgone e saluta anche per me tutti….nella concitazione non ho salutato nessuno…..uffa.

Quando torna Monia a riprendermi….dopo una venina di minuti seduto…..ringrazio che ci sia il passeggino che posso usare come…... DEAMBULATORE…...Inizia a piovere forte …..é tardi e si va a casa senza pensare ad altro…..forse anche per questa “fuga” alla spicciolata ho perso il vero valore della impresa…...perché comunque se non ti chiami Calcaterra o Bonfiglio ( o Sustic, il fenomeno femminile che si conferma ).....CORRERE 100 km senza sosta…..NON É DA TUTTI...VAMO LÁ






ARTICOLO 100 Km del Passatore 2016: il trionfo di EMILIANO RAPINI visto da una bicicletta








CLASSIFICA COMPLETA

RAPINI EMILIANO

BIMBATI SIMONE

MORSIANI SANDRO

GAGLIARDI ROMANO


SERVIZIO FOTOGRAFICO:
    

    
    
    
   
    
    
    
    
    
   
    

    
    
    
    
    
   

     
    
   
    

    
    
    
    
    
   
    
     
    

    
    
     
    
    
     
     
     
    
     
    
     
  
P.C.

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