giovedì 23 giugno 2016

TROFEO CIOLO: BLEVE CI FA SCOPRIRE LA MONTAGNA IN SALENTO



Domenica scorsa 19.06.2016 ha avuto luogo la V Edizione del Trofeo Ciolo, gara valida per
il “Campionato interregionale individuale e di società di corsa in montagna” indetta ed organizzata dall’A.S.D. Atletica Capo di Leuca con il Patrocinio del Comune di Gagliano del Capo, del comune di Ugento e della Provincia di Lecce. La gara si è svolta su un percorso misto di asfalto, sterrato, mulattiere, sentieri seguendo i parametri stabiliti dal Comitato Nazionale di Corsa in Montagna in uno dei posti più belli ed affascinanti del Salento per chi ama la natura, il mare, la montagna.
Certo parlar di montagna in Puglia a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca sembrerebbe un controsenso, eppure questo scorcio di costiera ne presenta tutte le caratteristiche…

Il “Ciolo” è un’alta insenatura rocciosa dove il mare si fa largo al pari dei fiordi della Scandinavia ed all’interno della quale vi sono anche alcune grotte marine di notevole interesse storico e paesaggistico. Un profondo canyon scavato nel corso dei millenni dalle acque meteoritiche. Il nome nasce dal nome con il quale si sta ad indicare la “gazza ladra” o “corvo”, dette Giole o Ciole nel dialetto salentino, che fino a pochi anni fa erano molto più frequenti in quest’area dove nidificavano e si nascondevano rispetto ad oggi.
L'alto costone roccioso è ricoperto dalla vegetazione sempre verde della macchia mediterranea e da piante autoctone. A questo si aggiungono numerose grotte, dove i ritrovamenti di reperti fossili e ceramici indicano come tale area possa essere stata abitata sin dal Neolitico e Paleolitico.
Anche per questo, dall’ottobre del 2006 il Ciolo e parte del suo territorio rientrano nel Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, voluto dalla Regione Puglia per salvaguardare la costa orientale del Salento così ricca di pregiati beni architettonici nonché di importanti specie animali e vegetali.
Tale meraviglia della natura rientra nel comune di Gagliano del Capo, nel sud Salento, nei pressi del Capo di Leuca. Il “Canyon” se così vogliamo definirlo, si congiunge alle acque verdi-azzurre con una piccola spiaggetta, quasi incastonata fra pareti rocciose ripide, erte. Dalla spiaggetta origina un piccolo sentiero sterrato, mulattiera che percorre a ritroso l’intero canalone sino a raggiungere la sua origine nell’entroterra in direzione Gagliano del Capo.
Qui il Salento si mostra in tutta la sua imponente bellezza … ed è in questo angolo di Paradiso “lo ammetto, son di parte” ha avuto luogo una bellissima gara.
La gara prevedeva due percorsi, uno per le fasce femminili ed over 60 ed uno per le fasce maschili dalla M35 alla M55. Per entrambi i percorsi, partenza ed arrivo previsti da Gagliano del Capo domenica mattina alle ore 9.35 e 9.45 rispettivamente in via Roma da quota 140 mt s.l.m.
Queste le caratteristiche:
Fasce femminili ed Over 60:
  • lunghezza totale del percorso: 6300 mt;
  • lunghezza salita 2850 mt con dislivello di 236mt e pendenza media pari a 8,2%;
  • lunghezza salita 2510 mt con dislivello di 250mt e pendenza media del 9,9%.
Fasce maschili dalla M35 alla M55:
  • lunghezza totale del percorso: 10180mt;
  • lunghezza salita 4500mt con dislivello di 407mt e pendenza media del 9,0%;
  • lunghezza discesa 4320mt con dislivello di 420mt e pendenza media del 10%.
La concomitanza del mio ritorno a casa, Tiggiano, piccolo paese ad 8 km circa da Gagliano del Capo, per il weekend con tale manifestazione sportiva non poteva lasciarmi indifferente, sebbene la corsa in montagna non rappresenti la tipologia di gara da me prediletta... come far finta di nulla e non parteciparvi…
Sveglia al mattino domenica alle 7.30 circa, caffe a casa con mamma e papà e preparato il necessario si parte per Gagliano del Capo. Unico rammarico è stato dopo una giornata splendida, calda del sabato, svegliarsi domenica con la pioggia, (sebbene fossero previsti 38-40°C), ma quest’anno va così.
Arrivato a Gagliano, accompagnato da mio padre che ha svolto la funzione di coach, come ai vecchi tempi, inizio un blando riscaldamento ritrovando un runner conosciuto il giorno prima al ritiro del Pettorale, Nicola Patranca… i colori dell’Atletica Corriferrara non passano inosservati, unica canotta azzurra a spiccar fra i 438 iscritti… e così mi si avvicina un runners, attratto dalla divisa ufficiale, ferrarese, in vacanza a santa Maria di Leuca, che come me ha colto l’occasione per correre…
Alle 9.30 lo start delle fasce femminili ed Over 60; successivamente io e Nicola entriamo in griglia in attesa dello start… quattro chiacchere a raccontar le nostre storie come vecchi amici, che si conoscono da anni; ascoltar le sue parole per pochi minuti mi è sufficiente per ricordare e capire quanto possa esser forte e potente la passione della corsa per ciascuno…. Non posso che ammirarlo… ma ecco il colpo di pistola e si parte….

Insieme percorriamo il primo chilometro e mezzo che si districa inizialmente per il Centro del paese prima di spingersi in discesa verso il mare… si arriva allo sterrato ed ha inizio la parte più bella del percorso, che scorre fra terrazzamenti su e giù immersi fra ulivi e muretti a secco, girando intorno a “paiare”, vecchie case in pietra, lungo corridoi di fichi d’india in fiore con un profumo di finocchio selvatico e di bagnato, (data la pioggia) che rendono più gradevole ed affascinante il percorso avvertendo man mano il profumo del mare…. Dato l’iniziale sovraffollamento ognuno dei due prende il suo ritmo e ci salutiamo… Il percorso gradualmente si dimostra in tutta la sua tecnicità e dopo l’iniziale su e giù fra rocce, scalette in pietra e sterrato si arriva sulla destra del Canyon, in alto, e qua si apre una bellissima visuale: il mare con lo scorcio di costa verso santa Maria di Leuca ed il ponte Ciolo in basso… affascinante questa tratto del percorso fra piante selvatiche di macchia mediterranea, piante di cappero e sempre “paiare”…poi giù per un tratto d’asfalto sino alla litoranea costeggiando la nota discoteca “Cibò” e percorsi 200 mt circa subito prima del ponte Ciolo si risale per un sentiero, stretto tortuoso, a tratti sterrato a tratti a scale in pietra naturali e sempre più su più su e sempre più fatica ma affascinato…. Nella parte più profonda del Canyon si discende e si passa dal lato opposto dove un altro antico sentiero comincia a farci risalire… le gambe fan fatica ma la goliardia dei runners e lo spettacolo della natura con i sui colori e profumi azzerano lo sforzo… giunti su si percorre un altro tratto fra le campagne ed ulivi prima di scendere giù e ripercorrere il secondo giro…..pian piano i runners si diradano, lo sforzo miete vittime, (chi rallenta, chi cammina, causa scroscio di pioggia che rende scivolose le rocce ). L’ultimo km in salita su verso il Paese, che per chi come me non è abituato a tale tipologia di corsa, risulta il più duro… all’arrivo ecco mio padre a riprendere e scattar foto…. Concludo in 1.14.32… soddisfatto per tutto un po’ meno per il meteo e con la voglia se possibile di ripetere l’esperienza il prossimo anno. 

273° BLEVE COSIMO 1.14'32” 7'55”(4'35”)+3'20” 10+4+1

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