Nella prima domenica di aprile è andata in scena la
19a edizione della “Maratonina dei Dogi”, da quest’anno
internazionale anche nel nome, lungo la suggestiva Riviera del Brenta.
Il percorso, omologato Fidal e IAAF, con partenza e
arrivo a Dolo, ha visto i podisti affrontare le due strade che costeggiano il
Naviglio Brenta toccando i comuni di Dolo, Fiesso d’Artico, Stra e Mira.
Numerosi i passaggi alquanto suggestivi tra le
antiche Ville Venete, una su tutte la famosa Villa Pisani a Stra che si
incontrava al 5° km di gara…era li, maestosa più che mai come a salutarci e
dirci “forza, siete tutti grandi come me!”.
Poi i podisti attraversavano il ponte di Stra per
scendere sull’altra sponda del fiume passando la frazione di Paluello, il
comune di Fiesso sino al centro di Mira, per poi attraversare su un ponte di
legno nuovamente il fiume e ritornare a Dolo lungo la statale che collega
Padova a Venezia e teatro inoltre della stupenda VeniceMarathon.
Al via oltre 2000 partecipanti (1931 i finisher) in
rappresentanza di 18 nazioni tra cui Stati Uniti, Argentina e Brasile…e tra di
loro cinque “Dogi ferraresi”, anche se di fatto erano sei (la super Giulia
Bellini ha vestito per l’occasione i colori sociali di Reggio).
I nostri baluardi Dogi hanno sfidato una mattinata
meteorologicamente parlando strana: clima mite con cielo coperto e gran umidità
nelle prime ore del mattino, che poi han lasciato spazio ad un bellissimo sole
primaverile ma anche ad un’aria a tratti fastidiosa il più delle volte contro.
Ma al di la del meteo, ha vinto sicuramente il
clima di festa che ha invaso la piccola cittadina veneziana: un cordone
multicolore di atleti al via previsto alle ore 9.15…inno d’Italia (e qui
tralascio la goliardia di Farde) e boom…si parte in mezzo a milioni di
coriandoli sparati in aria…una festa di colori, emozioni, sorrisi e
divertimento per tutti.
Il bello di questa manifestazione è che ogni anno
cambia percorso a seconda del Comune che ospita l’evento (l’anno scorso
partenza/arrivo erano a Mira).
Tutti i Dogi ferraresi sono stati autori di una
buona prestazione, partendo da Thomas, primo della combriccola in 1h27’,
seguito dal sottoscritto in 1h29’ e poi a ruota il giramondo Farde in 1h32’.
Le super girls “biancazzurre”, Simona e Mariasole,
han chiuso rispettivamente in 1h56’ e 1h58’, godendosi il percorso e gli scorci
storici che offre ad ogni passo.
Merita una doverosa citazione la nostra super
Giulia che, con il crono di 1h32’18” (piazzandosi 10a di cat.),
stabilisce il suo nuovo pb migliorandolo di quasi 2’…e qui parte la musichetta
“because i’m happy”!
Tutti felici e contenti, come nelle fiabe, i nostri
Dogi han scelto un ottimo reintegro con pizza e un bel po’ di birra artigianale
proprio sull’Antico Mulino nel bel mezzo del Naviglio Brenta…prima il “dovere”
poi il piacere!!!
Per la cronaca, dominio keniano come sempre: la
vittoria è andata nella categoria maschile ad Alfred Kimeli Ronoh con il tempo
di 1h02’43” mentre tra le donne a Lucy Wambui Murigi 1h12’30”. Ottava vittoria
per un atleta keniano nella gara maschile e terza nella competizione femminile.
La gara è stata velocissima con Ronoh che ha mancato per 24'' il record della
gara del connazionale Daniel Ngeny Cheruiyot (1h02’19”) stabilito nel 2000
mentre la Murigi è arrivata a 1'33'' dal primato della manifestazione
(1h10'57'') fissato lo scorso anno da Hellen Jepkurgat.
Per trovare in campo maschile il primo italiano
scendiamo in quarta posizione con il bellunese dell’Ana Atletica Feltre, Lucio
Sacchet (1h08’17”), mentre in campo femminile si va al terzo gradino del podio
con la bergamasca Luisa Gelmi (Gruppo Alpinistico Vertovese) in 1h22’08” (10
minuti dopo la prima!!!).
Marcello Grabellini
Pos.
|
Pos. Cat.
|
Pett.
|
Cognome Nome
|
RealTime
|
Media/km
|
PUNTI
|
194
|
40
|
241
|
BELTRAMI THOMAS
|
01:27:14
|
4'08
|
44
|
279
|
47
|
404
|
GARBELLINI MARCELLO
|
01:29:47
|
4'15
|
42
|
382
|
75
|
972
|
FARDELLA ALESSANDRO
|
01:32:38
|
4'23
|
41
|
1440
|
60
|
2227
|
FRISINA SIMONA
|
01:56:07
|
5'30
|
33
|
1505
|
65
|
2429
|
VERONESI MARIASOLE
|
01:58:13
|
5'36
|
32
|
Thomas Beltrami