mercoledì 3 dicembre 2025

Firenze Marathon.

 

La Maratona di Firenze del 30 Novembre 2025: un Canto di Luce tra le Vie della Città

Nel giorno in cui l’anno declina verso l’inverno e il cielo di Firenze s’alza terso come un velo di luce, la città gigliata ha visto correre, il 30 novembre 2025, una maratona che pareva più un canto che una gara, più un’ascensione che un semplice percorso terreno.

Le strade, ricamate da secoli di storia e da leggende che ancora sussurrano tra pietre e vicoli, hanno accolto migliaia di passi come fossero note di un coro celeste. Firenze  si narra nei racconti antichi  nei giorni di festa lascia scendere un soffio benevolo sui viandanti, lo stesso che Dante avrebbe percepito quando, contemplando l’Arno dal Ponte Vecchio, immaginava i cieli che si aprono al suo viaggio ultraterreno.


Un tifo che pare sorgere dalle sfere

Tra i partecipanti, c’è chi ha vissuto la corsa come un’irradiazione di bellezza e calore.
Così racconta Bossio Giuseppe, ancora colmo di stupore:

"Gara bellissima con tifo incredibile ovunque."

Ed è vero: il popolo fiorentino, con voci, sorrisi e un entusiasmo che sembrava non conoscere confini, ha avvolto gli atleti come un’armonia che vibra dall’umano al divino.


Dal gelo alla luce: il cammino che scalda l’anima

Tra i testimoni di questa ascensione luminosa, Sara Trombini narra così il suo viaggio:

"Gara bellissima, inizialmente fredda allo start ma il sole, la gente e il percorso che ha toccato i luoghi più belli di Firenze hanno scaldato e reso questa gara indimenticabile. Porto a casa un bel ricordo e un significativo miglioramento del personale sulla distanza."

Lo start gelido pareva quasi un varco purgatoriale, ma quando il sole si è posato sui tetti, quando il Duomo ha brillato come un astro, la gara si è trasformata in un’ascesa verso la memoria e la gioia.


Il canto del fiume e la terza impresa

E poi c’è Laura Varolo, che ha consegnato alla città la sua terza maratona. Le sue parole aggiungono un altro raggio di luce al racconto collettivo:

"Oggi ho portato a casa la mia 3° maratona a Firenze. Giornata fredda ma con un sole meraviglioso che ha reso ancora più magico questo percorso tra storia, monumenti ed il fiume Arno che ci accompagnava. Il tifo internazionale e la musica lungo tutto il percorso mi ha fatto arrivare al traguardo affaticata ma con la mente rigenerata."

Il suo cammino è stato un incontro tra la fatica terrena e la serenità che nasce quando la città  col suo fiume che scorre come un verso eterno  accompagna i passi con silenziosa magnificenza.


Tra mito e splendore: un viaggio oltre la gara

Chi ha corso quel giorno giura d’aver sentito presenze antiche:

  • il Marzocco che veglia fiero sulle piazze,

  • l’Arno che, come nelle leggende, custodisce lo spirito dei viandanti,

  • e persino un’eco lontana di Beatrice, che sembra guidare gli animi verso la luce dei luoghi più amati.

La maratona, così, non è stata solo una competizione, ma un pellegrinaggio laico che ha unito storia, mito e ardore.


Un canto destinato a restare

La Maratona di Firenze 2025 rimarrà non come un semplice evento sportivo, ma come un canto di luce, un momento in cui atleti e città hanno condiviso un frammento di Paradiso.

Nei ricordi dei partecipanti, tra sorrisi, fatiche, miglioramenti personali e menti rigenerate, resterà il giglio di Firenze, luminoso e indimenticabile come nei giorni più limpidi della sua eterna storia.



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