Corri per Lusia 2025: otto chilometri di freddo, cuore e… tanta adrenalina
A Lusia, dove il mercato dell’ortofrutta profuma ancora le strade e il fiume Adige scorre pigro tra i campi, domenica 30 novembre 2025 si è corsa una delle classiche più amate del territorio: la Corri per Lusia, otto chilometri di stradine, argini e fiato corto, quelli che il rodigino conosce bene perché ci sono cresciuti sopra generazioni di camminatori e podisti della bassa.
Freddo pungente, quello che ti pizzica le orecchie già al parcheggio, ma anche la solita atmosfera familiare, con la gente del posto affacciata alle finestre a guardare “quei matti che cor”. E in mezzo a tutto questo, una presenza importante: gli atleti della Corriferrara, arrivati numerosi e… rumorosi, tanto da diventare la seconda società più rappresentata dell’evento.
Le prestazioni: giornata d’oro per i biancoblu
Gara tirata, ritmo frizzante come il clima, e Corriferrara che fa la voce grossa.
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Giulia Bellini: 1ª donna assoluta. Una cavalcata elegante e irresistibile, che ha fatto brillare gli occhi a tutta la squadra.
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Denis Grandi: 1° di categoria, sempre concreto, sempre presente quando c’è da portare a casa il risultato.
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Sandro Prini: 2° di categoria, e commento minimalista ma efficace:

“Bella gara.” -
Elisa Ferrari: 2ª di categoria, rientrata dopo tanto tempo:
“Era da tanto che non correvo.” -
Ilaria Camanzi: 3ª di categoria, costante e determinata come poche.
Le voci dei protagonisti
La Corri per Lusia 2025 non è stata solo numeri e classifiche, ma emozioni raccontate a caldo, tra sbuffi di vapore e guanti mezze dita.
Andrea Piola, al debutto assoluto in gara, aveva ancora gli occhi lucidi di entusiasmo:
“È stata la mia prima gara, è andata meglio del previsto. Una carica di adrenalina!”
Elisa Benini, che a Lusia ha riscoperto il fascino del “4” nel Garmin, ha regalato una delle testimonianze più vivaci della giornata:
“Oggi siamo andati a correre a Lusia, siamo stati la 2ª società più numerosa e Giulia Bellini ha vinto! C’era molto freddo ma ci siamo divertiti. Lore è andato fortissimo, 4:16 di media. Io pure, soddisfatta: se non ricordo male 4:56. Credevo non ci fosse più il 4 nel mio Garmin.”
E poi c’è Angelo Visentini, che con orgoglio e semplicità ha riassunto la sua domenica così:
“Pacer di mia moglie Elisa Ferrari.”
Una frase che, per chi conosce il mondo delle corse, vale quasi quanto una vittoria.
Lusia: piccola, gelida e accogliente
La gara ha confermato ancora una volta la magia tipica di Lusia: un paese piccolo ma generoso, dove il freddo arriva presto, la brina mattutina regala scenari d’argento e le strade sanno accogliere chiunque abbia voglia di correre, soffrire un po’ e poi sorridere molto.
Questa edizione della Corri per Lusia sarà ricordata come una di quelle giornate in cui il meteo è stato duro, ma le gambe e i cuori dei podisti lo sono stati ancora di più. Una di quelle storie che il rodigino racconta volentieri al bar, tra un cappuccino e due “ma ti ricordi che fredo che i ghera?”.
E già si pensa alla prossima. Perché a Lusia, si sa, si torna sempre volentieri a correre.




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