martedì 26 aprile 2016

DUEROCCHE: NEL CUORE DELLA MARCA TREVIGIANA CON FABIO PELLIZZARI


La Duerocche è nata nel 1972 per iniziativa di un gruppo di amici. Giunta alla 45^ edizione, è una delle corse più longeve del Triveneto e si svolge sempre nella stessa data: il 25 aprile. Il nome deriva dai luoghi di partenza e di arrivo che caratterizzavano il percorso originario: la Rocca monumentale di Asolo e il Santuario della Madonna della Rocca di Cornuda. Siamo nel cuore della Marca Trevigiana e la Duerocche coniuga al meglio le caratteristiche di un territorio unico: gli splendidi scorci naturali e le tradizioni di una terra che ha scritto pagine importanti della nostra storia. Cinque i percorsi: 6 e 12 chilometri per tutti, 14 chilometri per il Nordic Walking, 21 e 48 chilometri per gli appassionati di trail. Nell’ultimo decennio, la Duerocche ha conosciuto una crescita continua di presenze, passando dai 1.700 partecipanti del 2006 ai 6.041 del 2015. Circa 33 mila gli atleti che hanno preso parte alla Duerocche dal 2006 ad oggi, a testimonianza di un evento imperdibile per moltissimi appassionati provenienti da tutto il Nord-Italia e non solo.    
La Duerocche ha incoronato Simone Wegher (Atl. Clarina Trentino) e Silvia Serafini (Cus Padova). Sono loro i vincitori della gara trail sui 48 chilometri che costituiva il clou della 45^ edizione del prestigioso appuntamento podistico sulle colline trevigiane, tra Cornuda e Asolo. Il trentasettenne atleta trentino ha fatto gara a sé sin dai primi chilometri, andando a chiudere in 3h51’55”, circa tre minuti meglio del trevigiano Stefano Fantuz (Scarpa Team), vincitore dell’edizione 2015. “Una gara magnifica, con panorami stupendi e un grande apparato organizzativo: una vittoria così netta ha sorpreso anche me, perché oggi la concorrenza era davvero agguerrita”, ha commentato Wegher sul traguardo di Cornuda. Al terzo posto, in 4h03’07”, il vicentino Francesco Rigodanza (Spirito Trail Asd), cui è andato anche il titolo nazionale Iuta under 30 di Ultra Trail. La trentina Federica Iachelini è partita veloce e al transito sulla Rocca di Asolo aveva un vantaggio di 1’27” su Silvia Serafini, ma da lì è iniziata la rimonta della trevigiana che ha ripreso e superato la Iachelini, andando a vincere con un distacco di oltre 6 minuti (5h03’04” contro 5h09’26”). Per la Serafini, a completare una giornata da ricordare, anche il titolo nazionale Iuta. Il bellunese Christian Sommariva (Scarpa Team) e la mestrina Silvia Rampazzo (Scarpa Team) hanno vinto la prova trail sui 21 km, dove al secondo posto si è piazzato l’intramontabile Lucio Fregona, classe 1964. La trevigiana Sara Cremonese e il bellunese Gabriele Cossettini sono invece stati i primi a tagliare il traguardo nella prova, a carattere non competitivo, sui 12 km. Per la Duerocche è stata un’altra giornata da ricordare. Incorniciata dal sole per gran parte della mattinata, dopo la pioggia della vigilia, la manifestazione ha coinvolto circa 6.000 appassionati, confermando la crescita delle ultime stagioni. Passaggio particolarmente suggestivo, quello sulla Rocca di Asolo. Una novità molto apprezzata dai partecipanti alla gara sui 48 chilometri che, in cima alla millenaria fortezza, hanno potuto ammirare un panorama unico sulla pianura e sulle Prealpi.
Per quanto mi riguarda la "due rocche" da 12 Km è stato il mio primo approccio al mondo del trail e devo dire che è stata davvero un'esperienza memorabile. Se da un lato ho cercato di interpretare e capire i diversi segnali e stimoli che il mio corpo mi dava con questo tipo di corsa a me completamente sconosciuto, dall'altro lato stentavo a concentrarmi sulla corsa perché rapito dalla bellezza del tracciato, interamente immerso nella natura.
Partiti dal centro di Cornuda abbiamo attraversato il centro cittadino e, dopo circa 2 km, è iniziato il vero e proprio trail. Fine dell'asfalto e tutti su per una "rampa" in mezzo al bosco. Per 1 km circa la salita non si è mostrata pendente ed insidiosa ma, giusto il tempo che mi balenasse per la testa il pensiero "beh, alla fine non è così dura!", che di colpo mi sono ritrovato davanti ad una salitona di 5 km che mi ha fatto rimangiare tutto, anzi, non mancherò mai più di rispetto ad un trail! Promesso!!
Finita la salitona punitiva si giunge in quelli che secondo me sono i 2 km più belli del percorso: un falsopiano sulla cima della collina, in mezzo al bosco a zigzagare tra gli alberi su un sentierino stretto stretto che conduce al santuario della madonna della rocca di Cornuda.
Infine la discesa, divertente ma impegnativa; la pioggia dei giorni precedenti aveva reso il percorso piuttosto scivoloso.
A circa 1 km dall'arrivo siamo usciti dal bosco e abbiamo attraversato due vigne passando in mezzo ai filari e a qualche campo incolto, giusto per limitare l'asfalto agli ultimi 100 metri di "scatto finale". Che bellezza!



PELLIZZARI FABIO
1.20'30"
6'15"
12+4

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