Federica Virgilli
Domenica 7 maggio si è svolta la sesta edizione "Dozza Wine trail", che comprendeva la gara competitiva, la camminata e il percorso per i nordic walking.
Sotto ad un cielo molto incerto Daniele Scabbia, Gigi Medas, Mirko Tebaldi, Lorenzo Bocchi, Elisa Benini, Francesco Solina, Francesca Savorelli, Elena Guerrato, Giovanni Simone, Alessandro Fardella e io, insieme alla nostra amica della Salcus Simona Gavioli, siamo partiti dal bar Atlantic alle 7.30.
Giunti sul posto, il tempo di ritare i pettorali cambiarci e fare la foto di rito, ci siamo recati all'interno della Rocca, dove alle 9.30 puntuale è partita la competitiva di 16 km e 500 con un dislivello di 500m. Il percorso dopo un breve tratto di asfalto all'interno de paese, ci ha subito portati in mezzo ai vigneti della splendida campagna dozzese che, visto le abbondanti piogge del giorno prima, erano un tappeto di fango!! Fin da subito le scarpe ne erano completamente piene, mi sembrava di correre con una zavorra. Nelle discese e nelle salite per me è stato praticamente impossibile correre. Non sono mancati gli scivoloni, ma sempre senza farsi male; ho potuto respirare aria di festa, e tutto sommato, l'inconveniente del fango ha reso tutto divertente. Lungo il percorso sono stati allestiti ricchi ristori dentro le cantine, con acqua succhi e vino, con salame cracker e biscotti.
Alla fine ad attenderci un ricco pasta party e una bottiglia di vino per ogni atleta.
Da segnalare un bellissimo 9 posto di categoria della nostra Elena Guerrato e un settimo posto per la nostra società!
Il vincitore maschile è stato Mantovan Jacopo con un tempo di 1.13.49, per le donne ha vinto Nannetti Emanuela con 1.42, 21.
Devo dire che come mio primo trail lo trovato sicuramente faticoso ma bellissimo, un modo diverso ma molto piacevole di vivere la corsa!!
Gigi Medas
Anche questa domenica abbiamo trovato una gara che ci ha offerto la possibilità di divertirci, correre e stare insieme tra amici. Rendez-vous per tutti alla pasticceria Atlantic, anche se in effetti poi entriamo alle Dolci follie, non ho ancora capito come mai, però è un posto accogliente, un po’ come la Locanda del Puledro Impennato narrata nel Signore degli Anelli, luogo di ritrovo per i viaggiatori che procedono da nord a sud, e noi, novella compagnia dell’Anello, dopo esserci rifocillati, riuniti con gli altri amici e deciso quali macchine prendere, ci avviamo in direzione Dozza. Il nostro bel gruppo è composto da Farde, Cosetta,Fede.Eli, Daniele,Elena,Lore,Lampo,Simo(della Salcus),Francesca, Francesco, Giovanni e Gigi(il sottoscritto), certo usando tutti questi diminutivi sembriamo proprio gli hobbit. Partiamo sapendo che una volta a Dozza saremo raggiunti da altri amici della Corriferrara. Una volta giunti sul posto, restiamo affascinati da questo borgo, tantissime belle cose da vedere e fotografare. Espletiamo le formalità dell’iscrizione e ci ricongiungiamo al resto del gruppo per scattare la foto che consegnerà questo momento all’eternità. L’ambiente è allegro, fortunatamente non piove, ci avviamo al gonfiabile per attendere il via. Si rie parte, si fa un giro intorno al borgo e poi….. il trail inizia veramente, attraversiamo vigneti e tante diverse coltivazioni, bellissimo panorama, colline, verde, salite ,discese e tanto, tantissimo fango. Insieme a Fede e Simo procediamo non molto velocemente perché le scarpe si incollano al terreno, ci aiutiamo vicendevolmente nei punti più difficoltosi, camminiamo dove non possiamo correre, malgrado tutto ci stiamo divertendo. Vediamo molti scivolare e cerchiamo di non imitarli. I ristori sono ben forniti e ci confortano anche con il vino. In uno ci ricongiungiamo con Mirko che orgogliosamente ci mostra le macchie di fango dovute alle scivolate, prosegue con noi, ancora ignaro che non ha finito di scivolare, capita dopo qualche km, ha le mani completamente piene di fango, ho la foto che lo testimonia, ma in fondo, se non ti sporchi un po’, godi solo a metà. In certi punti difficoltosi, il pericolo maggiore veniva dai bastoni di quelli che facevano Nordic Walking perché quando scivolavano, se eravamo su una pendenza, correvamo il rischio di essere colpiti, quindi prese le misure ci tenevamo a una certa distanza. Bisogna anche dire che un bastone, gentilmente donatoci da una camminatrice, ci ha aiutato a guadagnare la salita, non tutti i bastoni vengono per nuocere. Continuiamo il nostro percorso tra i filari infangati, sembra di stare nelle trincee fangose della grande guerra. Dopo varie peripezie, ritemprati dall’ultimo bicchiere di Pignoletto, con Fede ci avviamo verso l’ultimo Km, ben evidenziato da un cartello che ci informa che è anche l’ultima salita e quindi bisogna dare di gas, la salita non finisce più, ma alla fine, arriviamo all’entrata del borgo e poco prima del traguardo vediamo la faccia sorridente di Daniele appostato per dare l’ultimo incoraggiamento a Fede prima del traguardo. Ci riuniamo con Mirko,Simo e Daniele e procediamo al cambio scarpe, seguendo le tassative direttive di Daniele che non avrebbe permesso di salire sulla sua macchina con tutto quel fango. Al pasta party troviamo gli altri amici della Corriferrara e pranziamo insieme sotto qualche goccia di pioggia. Una volta reintegrate le calorie partiamo alla ricerca delle bottiglie di vino offerte, una caccia al tesoro perché le aziende non sono in un unico punto,ci dividiamo e andiamo a recuperare il prezioso nettare. Ottenuto il vino siamo pronti a partire, si rientra a Ferrara soddisfatti, contenti di aver trascorso un’ altra bella giornata di sport e amicizia. Bel trail, complimenti all’organizzazione e a tutti i volontari che tra percorso e ristori ci hanno reso meno pesante questa gara.
Gabriele Cremonini
Gabriele Cremonini
Per il secondo anno di
fila, partecipo assieme al mio padre al Dozza Wine Trail,
manifestazione podistica che parte dal centro di Dozza (considerato
non a caso uno dei borghi più belli d'Italia) per avventurarsi
attraverso i vigneti sui colli circostanti. Il giorno precedente ha
piovuto in abbondanza, fortunatamente al momento della partenza il
meteo sembra dare un po' di tregua. La gara comincia con un giro
circolare di circa un chilometro attraverso il paese per allungare il
gruppone, quindi si sposta su un percorso sterrato in mezzo ai
filari. Qui si iniziano a vedere le prime difficoltà: il brutto
tempo ha reso il terreno pesantissimo, quindi in discesa si scivola
facilmente mentre in salita si fa il doppio della fatica. Parto
comunque spanizzo e nella prima metà della gara supero parecchi
partecipanti; in particolare in discesa vado benone, mentre in salita
arranco un po' ma vedo comunque che non sono il solo. Mano a mano che
la gara procede, il fango si accumula sotto le scarpe (appesantendole
non poco) e inizia a piovigginare; perdo gradualmente verve e alla
lunga cedo qualche posizione. Inizio inoltre ad avere una certa fame,
avendo fatto una colazione decisamente troppo leggera; tengo comunque
botta fino alla fine della gara, che concludo in una volata a tre
(metà corsa e metà camminata) sul salitone finale per rientrare in
paese, arrivando secondo del gruppetto. Dieci secondi di tempo per
festeggiare il buon tempo (1h 39' 34'', cinque minuti circa meglio
dello scorso anno, nonostante il terreno infame) e mi lancio verso la
colomba pasquale del rinfresco post gara; placata momentaneamente la
fame, ritiro il pacco gara nonché la gradita bottiglia di Pignoletto
che mi spetta in qualità di partecipante, che consegnano presso gli
stand dei produttori locali. Termino quindi l'opera di saziamento
consumando il buono per il pasta party, che consiste in un bel piatto
di pasta al ragù e un meraviglioso panino con la salsiccia dentro.
Rintraccio infine mio padre, e ci dirigiamo verso gli spogliatoi,
stanchi e sporchi di fango ma molto soddisfatti.
In serata riesco a
vedere finalmente il mio piazzamento: sono arrivato 54esimo su 280
partecipanti circa, assolutamente non male, soprattutto per un
sessantaquattrenne come me (la classifica afferma che sono nato nel
1953).
Gara che si è
confermata molto bella, nonostante il meteo non ottimale mi sono
divertito molto. Un plauso particolare va all'organizzazione per la
gestione della gara (praticamente sempre chiaro il tracciato e
numerosi volontari disponibili lungo il percorso) e per il rinfresco
e il pranzo post gara.




DOZZA Km 16,500 D+500
1° uomo 1h13'49 (4'28")
1ª donna 1h42'21"(6'12")
1° uomo 1h13'49 (4'28")
1ª donna 1h42'21"(6'12")
1.29.04 TUFFANELLI MICHELE 16+5+16
1.34.03 SAIEVA MAXIMILIANO 16+5+14
1.36.40 SANSONI DIEGO 16+5+13
1.39.43 CREMONINI GABRIELE 16+5+12
1.42.05 FARDELLA ALESSANDRO 16+5+11
1.43.04 FOGLI MORRIS 16+5+11
1.45.02 BOCCHI LORENZO 16+5+10
1.51.41 BALBONI ROBERTO 16+5+8
1.51.53 GIOVANETTI EMILIANO 16+5+8
1.53.47 LODI LORENZO 16+5+7
1.54.57 BOARATI MARIO 16+5+7
1.55.42 MASETTI ANDREA 16+5+6
1.56.33 SOLINA FRANCESCO 16+5+6
1.57.50 SCABBIA DANIELE 16+5+5
1.57.52 GUERRATO ELENA 16+5+16
2.03.07 SIMONE GIOVANNI 16+5+4
2.03.41 BOSSIO GIUSEPPE 16+5+3
2.04.36 SIGNORIELLO GIANNI 16+5+3
2.05.50 SAVORELLI FRANCESCA 16+5+13
2.06.26 BENATTI MARCO 16+5+3
2.07.23 BENINI ELISA 16+5+12
2.10.19 MANTOVANI FRANCESCO 16+5+2
2.11.32 TEBALDI MIRKO 16+5+1
2.19.41 LAMPRONTI MARCELLO 16+5+0
2.27.56 MEDAS LUIGI 16+5+0
2.27.56 VIRGILLI FEDERICA 16+5+5
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