
L'organizzazione giustamente, per via del maltempo, ha eliminato dal percorso Cima 12 e Portule, alcuni atleti hanno dovuto rinunciare alla distanza lunga spostandosi sulla 35 km ma quando in montagna c'è maltempo è giusto non rischiare!
50 km e 2200 mt di D+ portati a casa comunque per 3 nostri atleti. Cristiano Cavallini 39° in 6.30'51", Max Saieva 65° in 7.14'02" e Pierluigi Ceccarelli 145° in 8.22'26".
Vittoria finale per Italo Cassoli in 4.29'30" e Francesca Pretto in 5.47'45".
Nella 35 km, 37 in realtà con 1600 D+ troviamo invece la vittoria di Michele Rigoni in 3.36'44" e Elisa Venco in 4.19'21". Per noi 52° posto per Matias De La Calle in 5.18'24", 92° posto per Alejandro Romano in 5.56'13" e 124° posto per Alessandro Fardella in 6.27'23".
Chiudiamo con la 20 km, 1000d+ che ha visto all'arrivo la nostra Cosetta Brombin 152^ in 4.26'55" e la vittoria per Simone Barzon in 1.51'56" e Tiziana Scorzato in 2.15'19".
Davvero bravi comunque a tutti i finisher di questa edizione per aver portato a casa questa gara con le condizioni proibitive che presentava!
Ma il bravo più grande va a tutti i membri dello staff organizzativo che con il proprio lavoro, restando ore sotto la pioggia incessante ha permesso il regolare svolgimento della manifestazione! Grandissimi!!
Strafexpedition 1918-2018 la brigata corrifferara pronta al via anche quest'anno... ma il maltempo ci ha impedito di compiere il tracciato completo e di salire sulle montagne teatro del delirio della prima guerra mondiale, in compenso ci ha fatto assaporare quelle che erano le condizioni estreme a cui erano sottoposti i soldati, che senza tanti materiali tecnici dovevano salire e scendere quelle montagne fantastiche... ortigara, cima 12, portule all'anno prossimo!
ALESSANDRO FARDELLA
Asiago, Strafexpedition 2018 - 50km 2200D+ - Che avventura, anzi ac "pagada

CRISTIANO CAVALLINI
Ultra Trail difficile sul piano fisico e mentale per le condizioni meteo davvero difficili. La pioggia battente non ci ha mai abbandonato. Mi ero preparato da tempo mentalmente a fare il mio primo ultra. È stato piacevole affidarmi al buon e rassicurante Farde, veterano in questa gara. È stato altrettanto piacevole accettare il suo consiglio di ripiegare sulla distanza dei 35 km, visto che eravamo zuppi, infreddoliti è un po’ demoralizzati. La cosa che mi porto a casa, oltre alla bella compagnia, è aver scoperto quanto conta la testa nelle nostre prestazioni fisiche. Partire con in mente fare i 50 km ha richiesto una predisposizione mentale partita addirittura 2 mesi prima. Accettare il limite di dover fare 35, per cautela, mentre si sta correndo è stata un’esperienza particolare: la fatica di accettare il limite, resettare la testa ma anche il corpo ad una gara diversa, fare i conti con l’orgoglio che un po’ ne risente, affidarmi al consiglio di qualcuno o fare di testa mia. Ecco tutte queste sensazioni e pensieri mentre corri in mezzo al fango, la pioggia, il freddo, le insidie di sassi e radici che non tengo è stata per me un’esperienza forte.
MATIAS DE LA CALLE
MATIAS DE LA CALLE
CR
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