martedì 25 settembre 2018

BENACO RUN 2018: LE VIE DEL RUNNING SONO INFINITE!

La corsa ti sorprende sempre, e quasi sempre sono sorprese tanto inaspettate quanto positive.
Per questa domenica 23 settembre 2018 avevo già programmato di andare alla Maratonina di Udine, e proseguire il trend di gare competitive delle ultime domeniche: Bassano, Bologna, Cesenatico, Udine... invece per un "qui pro quo" mi trovo a non potermi iscrivere a questa gara.
Un po' sconsolato, mi metto perciò alla ricerca di corse nel raggio di 50 km da casa (e benedetto sia il Calendario Podismo Veneto): Castagnaro... mmm.. troppo vicino a casa; Albarella... mmmmh troppo breve per i miei gusti... San Giovanni Lupatoto... mmmmmh... boh....non mi convince!
"Benaco Run",terza edizione... 21 km, a Torri del Benaco (VR): cerca su Google Maps dove si trova questa località.. versante veronese del Lago di Garda; dai, "mi sfagiola"! Qualcosa mi dice che mi piacerà correre vicino all'acqua, in riva al lago.
Mi metto in strada all'alba di domenica con un cielo velato.. per la prima volta da qualche mese la temperatura è più in linea con la media stagionale: non c'è freddo, ma "ciao ciao estate" come direbbe qualcuno dei nostri per salutare la bella stagione che si sta congedando.
Ancora in auto, già qualche chilometro prima di arrivare mi rendo conto che qualcosa non collima con le mie aspettative: infatti, per raggiungere il lago e la zona di partenza, il Castello di Torri del Benaco, occorre scendere per la montagna ed una serie di tornanti abbastanza impressionante, manco fossimo al Pordoi... ormai è risaputo: io sento l'aria rarefatta già sui cavalcavia della Pianura Padana, ed in salita sono a mio agio come un vegano al Roadhouse... però decido di non farmi impressionare, magari è soltanto una strada impervia per giungere a destinazione, e mi immagino comunque a correre a pochi passi dalla battigia, con lo sciabordio delle onde.

E invece "sta cippa": arrivo al Parco del Castello di Torri del Benaco (rigorosamente 5 minuti prima della partenza, che non mi scaldi troppo...) e "pronti: via!" inizio a correre assieme agli altri 400 iscritti alla manifestazione, suddivisi sulle tre distanze di 7, 14 e 21 km.
Neanche il tempo di scaldare le gambe e godere della vista del lago che rispecchia il cielo cenerino, e dopo nemmeno un chilometro attraversiamo la strada statale che porta verso Garda per addentrarci verso la montagna, prendendo un sentiero che si inerpica verso le alture.
Mancano 20 km all'arrivo e sono già senza fiato, la prima parte di salita è devastante, e fino al km 6 per lo più si cammina: trovo anche sul percorso qualche camminatore partito in anticipo, che in uno strettissimo single trail in ascesa diventano ostacoli difficili da superare. Vengo superato da una ragazza che sembra sapere il fatto suo di corse in montagna, sembra sapere sempre il posto giusto in cui mettere i piedi: mi adeguo un po' al suo passo di corsa, fino al km 7 dove troviamo il primo ristoro e proseguiamo su percorsi diversi. Finalmente anche un paio di chilometri di tregua con del falsopiano e poi un po' discesa, prima di ricominciare a salire al km 13, in prossimità della località di San Zeno. Il paesaggio è meraviglioso: ogni tanto la fitta vegetazione si apre lasciando spazio a vedute mozzafiato del Lago di Garda dall'alto, una macchia d'olio solcata da tante piccole barche a vela.

La natura è splendida: il sentiero è spesso strettissimo e le piante attorno creano un tunnel, braccia e gambe sono tutte graffiate dai tanti arbusti e ramaglie; ci sono grossi tronchi caduti che obbligano ad abbassarsi per passarci sotto; la monotonia della corsa su ciottoli viene spezzata di tanto in tanto dal passaggio su grossi lastroni di granito, altre volte pietre calcaree rigate dal passaggio di millenni d'acqua piovana; grandi e piccole felci costeggiano il percorso e quando la strada si apre ci si trova a correre tra gli ulivi secolari del Garda. In alcuni punti crescono persino dei ciclamini spontanei: è tutto veramente troppo bucolico, ci manca solo che qualche cerbiatto mi attraversi il sentiero! 
Non posso non fermarmi a fare qualche foto qua e là, prima che inizi la discesa sperticata, prevalentemente asfaltata e troppo ripida, che obbliga a frenare il passo.
 

Al chilometro 19 sono di nuovo a valle, sulle rive del lago, un ultimo chilometro fra i tanti turisti che affollano il lungolago, ed applaudono al passaggio dei corridori, mentre un timido sole fa capolino dalla coperta plumbea del cielo: l'arrivo è di nuovo al Castello, e poco importa se sotto al gonfiabile lo sportwatch segna 20 km esatti anziché 21: è stata un'esperienza splendida, da ripetere assolutamente.


Per la cifra di 3 euro, abbiamo corso un trail stupendo con:
- 4 ristori + ristoro finale;
- parcheggio (normalmente a pagamento) gratuito fino alle 12:30;
- pacco gara con creme e prodotti della FitoGarda,
- un percorso ottimamente presidiato (nei pochissimi punti dove era necessario, avendo corso per il 90% in mezzo alla natura più incontaminata!); anche in mezzo al bosco il percorso era abbondantemente segnalato, con la classica fascia bianca e rossa da cantiere, oltre a centinaia di frecce rosse dipinte con la bomboletta spray sul terreno, ed un'infinità di sassi dello stesso colore a guidarci sul cammino: anche per questo dispiace trovare sul web feedback di altri runners che sostengono di essersi persi per mancanza di segnalazione (anche se tutti fanno riferimento al percorso da 14 km); dal mio punto di vista l'organizzazione è stata assolutamente impeccabile e non ho mai avvertito il pericolo di perdermi, anche se non sono un esperto di corsa trail .

ALESSIO MONTANARI
KM 20 D+ 622
PUNTI 26
PRESENZA 109/2018

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