mercoledì 26 aprile 2017

CONERO RUNNNING: UN PERSONAL CON INTERVISTA PER GABRIELE CREMONINI





Dopo la Maratona di Ferrara (la mia prima!), una mezza settimana di febbre, qualche acciacco al ginocchio e le abbuffate pasquali, torno finalmente all'agonismo. 
L'occasione è la Conero Running, mezza maratona omologata Fidal, che si svolge a Numana proprio mentre sono lì a passare quattro giorni di relax con mia moglie, in occasione del ponte del 25 Aprile. 
Venendo dalla preparazione per la 42 km, la forma fisica è ottimale per provare a migliorare il personale sui 21 km (1h 34' 21''), prima che diventi troppo caldo; prevedo inoltre che dopo l'estate non riuscirò a dare il meglio per un po', con la paternità imminente che probabilmente mi toglierà tempo e sonno nei mesi a venire.
La mattina della gara sono quindi motivato a fare tutto per bene. Mi sveglio prestissimo, in maniera da riuscire a fare colazione tre ore prima di iniziare a correre; mi vesto poi esattamente come il giorno della maratona, sperando in un certo senso che porti bene. 
Alle 7.30 mi avvio a piedi verso il luogo della partenza, che dista tre chilometri circa dall'abitato di Marcelli, in cui abbiamo il Bed & Breakfast; la passeggiata mattutina sul lungomare è piacevolissima e mi risparmia la scocciatura di trovare parcheggio nel delirio delle strade chiuse al traffico. Arrivo così con un'oretta di anticipo a Numana, e dopo aver fatto per una volta riscaldamento con tutti i crismi, con un quarto d'ora di anticipo sono schierato alla partenza, in posizione favorevole per prendere subito velocità. 
Troppo bello per essere vero, e difatti cinque minuti prima dell'inizio mi accorgo di avere ancora addosso alcuni effetti personali che mi sarebbero stati solo d'ostacolo durante la gara; mi catapulto quindi al deposito borse e lascio tutto lì, ma ormai ho perso la pole position e quindi mi tocca partire da dietro, nonostante il disperato tentativo di farmi strada nella ressa sfruttando la potenza dei miei gomiti.
La gara inizia; a me tocca quindi cominciarla dribblando un esercito di esordienti, veterani, matrone, bambini, partecipanti ad addii al nubilato e delfini antropomorfi, tutti venuti lì per partecipare alle gare non competitive e che per l'occasione vengono fatti partire assieme ai competitivi. Finalmente, dopo qualche centinaio di metri, riesco a superare il grosso della massa e ad assumere un'andatura regolare. Sento fin da subito che le gambe vanno e percorro così in scioltezza i primi dieci chilometri, tenendo una spettacolare media dei 4' 18''/km; in questo primo tratto la strada segue a ritroso il tratto di lungomare che ho percorso la mattina, per proseguire quindi costeggiando le campagne ad est di Loreto (bellissima vista a destra sull'imponente basilica della cittadina marchigiana e a sinistra dell'Adriatico), arrivando infine a Porto Recanati. 
Qui, dopo un tratto urbano di saliscendi un po' selvaggio, con una strettoia in cui rischio di asfaltare una povera passante, avviene il giro di boa. Ci arrivo talmente bene che maturo la convinzione di poter stare sotto l'ora e trenta, accelerando un po' il passo; nell'uscire però dal centro abitato (km 12) vengo investito da un vento molestissimo, per cui cambio repentinamente idea e mi convinco che tutto sommato anche reggere il passo tenuto fino a quel momento può essere un buon obiettivo. 
Il ritorno, che ripercorre praticamente la stessa strada dell'andata, è molto più sofferto; oltre alle continue folate, che probabilmente mi avevano sostenuto nei primi dieci chilometri, ma che ora chiedono indietro il loro tributo, passo con una certa difficoltà alcune salite, graduali ma infide, che all'andata non mi avevano dato grossi problemi. Riesco a superare ancora qualche altro partecipante, poi, a pochi chilometri dalla fine, inizio a calare leggermente. Vengo superato da un ragazzotto velocissimo, che correrà almeno 15'' al chilometro più rapido di me, il quale è seguito da un presunto personal trainer in bici da corsa; lo invidio un po' perchè io sono prossimo al collasso mentre lui sembra fresco come una rosa, mi consolo pensando che io almeno non ho costantemente uno che mi insegue in bicicletta dicendomi se sto andando bene o meno.
A poco dal termine, trovo la forza per un mini sprint finale e riesco a chiudere l'ultimo chilometro con il ritmo dei 4' 15''/km, arrivando al traguardo a 1h 30' 57'' (1h 30' 28'' di effettivo), settantesimo su circa 500 partecipanti. Il GPS segna 21,04 km percorsi e un improbabilissimo dislivello di 82m in salita.
Non faccio in tempo a bere che vengo catturato da un giornalista per un'intervista per un emittente (credo e spero) locale, a causa della mia divisa dell'Atletica Corriferrara che suscita il suo interesse; nonostante la mancanza di lucidità riesco comunque a rispondere in maniera sensata alle sue domande, anche se in un italiano incerto.
Dopo aver usufruito dell'abbondante buffet offerto dall'organizzazione, mi dirigo infine con la consorte verso una pizzeria per festeggiare, visto che nonostante tutto ho migliorato il mio personal best sula distanza di quasi 4 minuti!

Complessivamente gara molto bella e panoramica; il percorso è piuttosto lineare e, nonostante alcune salite, mai eccessivamente ripide, si presta effettivamente per fare dei buoni tempi. Sebbene ci sia qualche piccola pecca (in primo luogo la partenza in comune con le non competitive, in secondo luogo alcune strettoie nel tragitto) penso proprio che sia una gara da ripetere, aggiungendoci ovviamente un'altra bella vacanza in zona Conero!

CONERO RUNNING 21,097 KM
70° CREMONINI GABRIELE 1.30'57"   4'19"   21+21

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