giovedì 19 maggio 2016

Vivicittà in carcere 2016


Scritto da Paolo Callegari
Da molti anni il comitato Uisp di Ferrara nell'ambito di varie iniziative adite a portare lo sport all'interno delle carceri organizza, ovviamente sotto la stretta sorveglianza e direzione dell'istituto penitenziario, il Vivicittà con alcuni detenuti rinchiusi nella casa circondariale cittadina.
Si è svolta quindi nella mattinata di mercoledì 18 maggio se non erro quella che è stata la 22ª edizione di questa corsa nella quale hanno  potuto correre assieme detenuti e persone esterne al regime di detenzione.
Per la 3ª volta ho quindi partecipato a questa esperienza particolare, sicuramente diversa dalle solite corse di routine, che da una possibilità, seppur minimesimale, di integrazione ai detenuti che hanno preso parte  alla gara.

Persone che sono rinchiuse per reati minori (non c'era gente che ha commesso gravi crimini), chi magari solo per pochi mesi, chi magari per anni; non a caso l’anno scorso ci siamo salutati con uno di essi con un "arrivederci all’anno prossimo" e puntualmente anche quest’anno era al via della competizione, ed al termine della stessa il saluto è stato esattamente quello dell’anno scorso…
Al via si sono presentati in una ventina, quasi tutti stranieri, suddivisi in 2 categorie: chi percorreva tutti i 4 giri del circuito (800m a giro) e chi non avendo la certificazione medica ha preso parte al km in movimento (una sorta di ludico motoria).
Pochi quest’anno i partecipanti “esterni”: oltre al sottoscritto erano presenti Mario Braga, Domenico Niceforo e Giuseppe Purificato mentre in rappresentanza della Uisp Davide Guietti, Nicolò Berlato, Maurizio Mazzanti e Dino Mazzoni.
Dopo i dovuti controlli all'ingresso e dopo esserci cambiati in uno spogliatoio al di fuori dalla zona off limits, alle ore 10 il via alla gara dopo che ad ognuno è stata consegnata la maglietta con il pettorale già attaccato con nastro di scotch (spille assolutamente vietate).
Il percorso è il perimetro del cortile interno, un rettangolo di 800m da ripetere 4 volte (novità di quest’anno un giro in più rispetto ai 3 delle edizioni precedenti) per un totale di 3200m, al cui centro c'è un campo da calcio ed il palazzo contenente tutte le celle dei detenuti.
Alcuni partiti fortissimo, come consuetudine…poi dopo poche centinaia di metri erano già alla modalità camminata…altri invece più allenati sono riusciti a correre tutta la lunghezza del percorso.
Io e Giuseppe Purificato, partiti con “criterio”, abbiamo lasciato sfogare  in partenza gli “scriteriati” per poi recuperarli uno a uno arrancanti e ci siamo affiancati a quello che poi sarebbe arrivato primo che già dal 2° giro era riuscito a rimontare 2-3 posizioni per portarsi al comando della corsa.
Lo abbiamo così scortato al traguardo ad un ritmo finale di 4’19”/km, con il 2° e 3° giro corsi fra i 4’00”-4’05”/km (gli ultimi 500m, visibilmente stanco, abbiamo rallentato vistosamente ma il vantaggio era divenuto ormai abissale).
Al termine della gara sono stati tutti premiati con una maglietta del Vivicittà.
Non sto qui a disquisire sul fatto che queste persone meritino o no situazioni di questo tipo, ognuno in questo avrà le proprie opinioni; personalmente sono contento di aver partecipato a questa iniziativa e credo che se vi sarà modo tornerò ancora; sono persone che hanno sbagliato per vari motivi e per questo stanno pagando ma sono contento nel mio piccolo di aver regalato loro anche solo una mezz'oretta di svago al di fuori delle sbarre delle loro celle.

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