Staffetta di Borzano: sudore, tigelle e medaglie di vino (quasi)
4ª Staffetta di Borzano – 7,6 km x 2 | Dislivello 110 m | Sold out: 100 squadre
Se pensate che la corsa sia solo fatica, fiatone e odore di muscoli cotti, è perché non avete mai partecipato alla Staffetta di Borzano, dove tra un cambio staffetta e l’altro si sogna il Lambrusco più che il podio.
Per Corriferrara in pista (anzi, su e giù per le colline) c’era il solito Paolo Callegari, in coppia con la tenace Alice Cherciu, alias “Alis&Paolo”. Il loro verdetto? Un terzo posto nella categoria staffette miste, confermando il bronzo già conquistato l’anno scorso, ma stavolta con un miglioramento da urlo: -5’08” . Per dire, col tempo di quest’anno l’anno scorso avrebbero vinto pure l’oro. Ma si sa, la concorrenza cresce come l’erba fra i filari di Lambrusco.
Paolo racconta la sua avventura così:
“Per me è una gara bellissima, il ritrovo è fra le vigne presso l'Azienda Agricola Reggiana dove ti offrono pure due degustazioni di vini prodotti da loro. Nel dopo corsa si può cenare con tigelle e salumi o prosciutto e melone, in attesa delle premiazioni in un ambiente familiare.”
Insomma, altro che medaglia: qui si corre per il buffet. Ma attenzione, prima ci sono due giri consecutivi da 3.800 metri, su un percorso collinare variegato, tra stradine deserte, qualche ombra salvavita e saliscendi che fanno urlare i quadricipiti. Il cambio? Un passaggio di testimone che pare più il passaggio di un calice di Gutturnio.
La cronaca sportiva (quasi seria):
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Paolo ha corso la prima frazione, 3° fra le miste, lasciando la frazione a 3’42”/km come se avesse fretta di tornare alla degustazione.
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Alice, tenace come una bottiglia con tappo a vite che non si svita, ha tenuto saldo il vantaggio, chiudendo a 3’55”/km e difendendo la posizione con grinta e stile.
Tempo totale della coppia: 58’40”, per 15.200 metri (più o meno 40.000 passi, 300 sospiri e un paio di sguardi invidiosi dalle altre staffette).
Note di colore (rosso Lambrusco):
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100 squadre, sold out già giorni prima.
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Tantissimi giovani, confermando che tra Modena e Reggio la corsa è viva, frizzante e va giù che è un piacere, proprio come il vino servito all’arrivo.
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Ambiente amichevole, premiazioni sincere, clima da sagra sportiva. Il top.
Conclusione:
Alis&Paolo, ormai abbonati al bronzo, dimostrano che con buone gambe, spirito di squadra e fame da tigella, si può correre forte e divertirsi ancora di più.

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