mercoledì 10 aprile 2019

Maratona di Milano, buone prestazioni dei nostri atleti. Baldrati 02h58'!


Milano Marathon 2019
Un successo personale inaspettato quanto fortemente desiderato. Questo è stata, per me, la Milano Marathon, edizione numero 19. Edizione che è divenuta una festa per chi ama la corsa, con ben tre record.
Il primo, benefico. Il progetto solidale della corsa milanese ha raccolto oltre un milione di euro, devoluti in beneficenza, ponendo Milano subito dietro Londra tra le iniziative charity.
Il secondo è stata la partecipazione: 6304 atleti arrivati al traguardo nella prova principale, con un incremento del 15% di partecipanti rispetto al 2018, e 13.716 concorrenti alla Relay Marathon, staffetta solidale, in cui la fatica veniva divisa per quattro.
Infine, la corsa vera e propria. Doppio primato sportivo. I keniani Titus Ekiru (2h04'46") e Vivian Kiplagat (2h22'25") hanno polverizzato i primati su gare disputate in Italia. Italiani, invece, un po' sottotono: Stefano La Rosa chiude settimo in 2h14'17". Alessandro Giacobazzi arriva ottavo in 2h17'45".
Venendo invece alla mia maratona, non avrei mai immaginato di poter già scendere sotto il muro delle 3 ore, dopo soli 3 mesi di preparazione, e di poter avvicinare il mio record personale (2h57'33") ottenuto a Roma nel 2017. Evidentemente i quasi 1000 chilometri macinati tra gennaio, febbraio e marzo hanno dato i loro frutti. Ricominciare quasi da capo, dopo aver pensato di accantonare per sempre l'idea di partecipare a manifestazioni podistiche (va detto che per metà del 2017 e per tutto il 2018 non mie ero quasi mai allenato) è stato indubbiamente difficile, sopratutto nella fase iniziale. Alla fine però qualcosa che non so spiegare (sì, lo so invece, ma è troppo lunga da spiegare qui), ha fatto tornare voglia di correre, di stare bene, di sorridere e, ultimo ma non ultimo, di socializzare. Passaggio dopo passaggio, allenamento dopo allenamento, e grazie anche all'entusiasmo e alla disponibilità del nostro deus ex machina Massimo Corà, ho ritrovato quella motivazione è quella determinazione che mi hanno permesso di raggiungere il mio piccolo grande risultato. 
Venendo al breve resoconto personale della gara, la strategia adottata, ovvero stare finché riuscivo in scia ai palloncini gialli delle 3 ore, si è rivelata azzeccata in pieno. I primi 21,092 chilometri passati lisci in 1h29'55, nonostante qualche scroscio di pioggia e il manto stradale scivoloso. Passaggio al 30esimo in 2h07'13". La svolta avviene qui. Il mio sguardo incrocia quasi casualmente quello di un amico, Omar Polizzi, assiepato tra gli spettatori, anche lui presente a Milano e reduce dalla staffetta solidale. Mi riconosce e subito si apre in un grandissimo sorriso, comincia ad incitarmi e giunto in prossimità mi batte il cinque sulla mano. Sento improvvisamente un brivido scorrere su tutto il corpo, e il mio atteggiamento cambia drasticamente: non più guardingo e circospetto nelle retrovie del gruppo dei pacers, ma più coraggioso e spavaldo. Sento di poter tirare sino al traguardo. A noi due, Maratona! Gli ultimi 12 chilometri sono una progressione.
Analizzando in seguito i passaggi, 2 Km li ho corsi addirittura in 3'59"! Al 36esimo affianco i pacers delle 3 ore e gradualmente li supero, continuando la mia rincorsa. Ormai è giunto il momento di dare tutto quel che ho e di stringere i denti. Mancano pochi chilometri. Negli ultimi 3 temo l'arrivo di una crisi di fiato e di gambe che mi stroncherà, ma non è così. Dì lì in poi nessuno mi supera più, anzi sono io a superare parecchi maratoneti, persino a pochi metri dal traguardo. Concludo gli ultimi 195 metri in volata, col cronometro che "si ferma"a 2h58'21". È finita. Dopo il traguardo rallento, quasi mi fermo, ma continuo a camminare ancora. Ho il tempo di guardarmi attorno più rilassato, osservo le persone assiepate dietro alle transenne. Finalmente mi fermo. Sorrido, respiro profondamente e ripeto a me stesso un sola frase. Sono tornato. Sì, sono tornato. 
Per le statistiche, in classifica generale sono arrivato 260esimo (pensare che al 30esimo chilometro ero soltanto 388esimo...), con uno split positivo tra prima e seconda parte di gara di ben 1'29". Bellissimo correre a Milano, in mezzo a enormi grattacieli, ali di folla assiepata nei punti nevralgici del percorso.
Milano è una città straordinaria, vivace, elegante, solidale. Consiglio a tutti voi di partecipare a questa manifestazione. 
Stefano Baldrati



Ho letto molti commenti negativi sull'organizzazione, a partire dalla disponibilità delle magliette del pacco gara, terminate già dal venerdì mattina.
Per quanto mi riguarda, invece, non posso che dare un bel voto a questa gara; bello il percorso, tante griglie che hanno permesso a tutti di partire già col proprio ritmo, tanta gente lungo il percorso malgrado la pioggerella, nessun intoppo all'ingresso per i controlli e per il posizionamento nelle griglie, niente auto né clacson dei "bauscia" scalpitanti agli incroci.
Tutto bene dunque, anche il mio tempo finale perfettamente in linea con l'obiettivo a 4:40; PB centrato e un pò di emozione nel vedere il rettilineo finale e la mia famiglia ad aspettarmi.
Non sempre riesco a spiegare bene alle 2 "nane" del perché babbo è molto spesso fuori a correre; spero che possano capirlo quando diventeranno grandi e proveranno cosa vuol dire vedere premiato il proprio impegno.
Edoardo Baccetti





Anche questa portata termine, bella manifestazione e gara molto veloce.
Oggi ho avuto l'onore di essere presente alla prima maratona di due ragazzi: erano agitatissimi e nervosi.
Amedeo, il mio compare, ha detto loro di divertirsi e di non mollare ed ha citato loro una frase molto bella che in effetti racchiude il senso di correre 42km: "Se vuoi correre un miglio corri un miglio. Se vuoi vivere un'altra vita corri una maratona."
Non ho nient'altro da aggiungere.
Raffaele Pellegrino 





Competitiva km 42,195 punti 42+

Baldrati Stefano 02:58:21 04:14 27 Rank 971
Presti Giuseppe 03:09:34 04:30 23 Rank 955
Baccetti Edoardo 03:16:41 04:40 21 Rank 945
Pellegrino Raffaele 03:19:01 04:43 21 Rank 942

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