Alpago Sky Super 3 – Lamosano (BL), 10 agosto: una sfida per pochi eletti
Ventuno chilometri e trecento metri, quasi duemila metri di dislivello positivo, un terreno che alterna salite interminabili, creste esposte e discese tecniche su ghiaioni: la Alpago Sky Super 3 non è una gara per tutti. Sabato 10 agosto, a Lamosano, si è disputata una delle prove più dure e spettacolari del circuito Sky, capace di mettere alla prova anche i trail runner più esperti.
Lo sa bene Michele Tuffanelli, che descrive così l’esperienza:
«Da dove si può partire per rendere l'idea di che tipo di gara è? Sicuramente non un Trail, perché di corribile per noi umani c’è ben poco, se non gli ultimi 5/6 km. Quindi la mettiamo nel circuito Sky: prendiamo Monte Civetta, Monte Pelmo e altre gare Dolomitiche, mettiamo tutto in un frullatore e il risultato è questa Alpago Sky Super 3.
Si parte da Lamosano e, da quest’anno, subito in salita. Poi per 10 km si sale soltanto, tra rocce e tratti attrezzati con fune fissa su traversi esposti. Raggiunta Cima Venal a 2212 metri, si scende – per dire – fino al bivacco Toffolan, ma tutto su ghiaione, in stile sciata. Gli ultimi 5 km sono veramente corribili… se le gambe sono ancora vive. Sono contentissimo del mio tempo: ho migliorato di 30 minuti rispetto al 2023.»
Una descrizione che restituisce tutta l’essenza della gara: un mix di durezza tecnica, bellezza selvaggia e soddisfazione estrema all’arrivo. La Alpago Sky Super 3 non è soltanto una corsa, ma un viaggio verticale nelle Dolomiti Bellunesi, dove la fatica si misura in passi lenti in salita, in concentrazione sui tratti più esposti e in coraggio nelle discese su terreni mobili.
In un panorama dove le gare “corribili” abbondano, questa prova si distingue per autenticità e per la capacità di mettere ogni atleta di fronte ai propri limiti. E superarli, come ha fatto Tuffanelli, è forse la vittoria più grande.
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