Memorial Sandro Zaia – 17ª edizione della gara podistica “Assieme a Franco e Luciano”
6,5 km a Donada (Porto Viro), 13 agosto 2025
Il contesto: Donada e il suo fascino tra storia e natura(fonti web)
La gara si è svolta nella caratteristica frazione di Donada, oggi parte del comune di Porto Viro, incastonata nel cuore del Parco Regionale del Delta del Po, terra sospesa tra acqua e terra, ricca di valori ambientali, storici e culturali.
Una delle sue meraviglie naturali sono le dune fossili di Donada: rare testimonianze dell’antico litorale adriatico, isolate nella campagna per l’evoluzione del Delta. Considerate oasi di biodiversità, queste dune sono protette e attrezzate con sentieri didattici che raccontano un paesaggio antico di migliaia di anni.
Donada prende il nome dalla nobile famiglia Donà, stanziatasi qui alla fine del ‘700 sulle terre emerse dopo il Taglio di Porto Viro, l’opera idraulica del 1604 che cambiò per sempre il corso del Po. Successivamente, nel 1995, Donada si fuse con Contarina per formare l’attuale comune di Porto Viro.
Elemento di riferimento per la comunità è la Chiesa della Visitazione di Maria Santissima, con facciata neoclassica e un prezioso San Giovanni Evangelista seicentesco dello scultore veronese Guido del Moro.
Un percorso ricco di atmosfera
I 6,5 km si sono snodati tra stradine tranquille, profumo di pini e scorci sulle dune fossili, con l’orizzonte spezzato dal campanile di Donada.
Il passaggio più amato? La pineta: fresca, profumata e dal fondo morbido. Qui, come ha raccontato Sara Melloni, “mi è piaciuta la pineta, con le radici evidenziate per non farsi male. Nonostante il mio imbarazzante posto di categoria unica, ho vinto una ricca sporta piena di legumi. Graditissimo il premio di partecipazione (una bottiglietta di olio d’oliva). Bella organizzazione: ci hanno preparato la pizza e la cocomera, non sono riuscita ad approfittarne, ma ho apprezzato lo stesso.”
Renato Finco ha sottolineato la velocità del tracciato: “Gara calda ma veloce con bel passaggio in pineta.” E in effetti, tra ombra e tratti aperti, il percorso ha alternato freschezza e sole cocente, regalando un mix di difficoltà e fascino.
Aneddoti e leggende locali(fonti web)
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Il “cammello” del Po: una leggenda popolare racconta che una particolare ansa del fiume, vista dall’alto, ricordi la gobba di un cammello. Qualcuno giura di averla riconosciuta anche correndo, intravedendo il profilo sinuoso tra canneti e acqua.
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Il porto del “viero”: il nome Porto Viro, secondo tradizione, deriverebbe dal “viero”, un cestello di vimini usato per allevare anguille. Durante la gara, passando vicino a un vecchio canale, i più anziani hanno ricordato quando qui l’anguilla era regina delle tavole.
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Il campanile luminoso: non è solo un punto di riferimento per i corridori, ma anche un simbolo di comunità. Nei mesi invernali diventa il cuore di un presepe all’aperto, visibile da lontano e carico di suggestione.
Lasciando andare la fantasia...
Inseriamo gli atleti nelle leggende legate all’acqua, al vento o alla terra del Delta.
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Rosanna Albertin – La Dama Bianca del Po: si narra che nelle notti di nebbia una figura femminile elegante compaia sulla riva per guidare i naviganti. Rosanna, con il suo 4° posto assoluto, è apparsa in gara con la stessa grazia e decisione, guidando idealmente gli altri verso il traguardo.
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Paolo Callegari – Il Guardiano delle Correnti: leggenda vuole che un vecchio pescatore conoscesse ogni mulinello e corrente del Po, salvando barche in difficoltà. Paolo, 10° assoluto, ha corso come se sapesse leggere ogni “corrente” del percorso, gestendo energie e ritmo con maestria.
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Sara Melloni – La Custode delle Provviste: nel folklore si racconta di una donna che donava viveri ai viaggiatori del fiume. Sara, felice del premio di legumi e dell’olio d’oliva, ha portato con sé lo spirito di questa generosità, godendosi la bellezza della pineta “con radici evidenziate per non farsi male”.
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Sabina Drimaco – La Guerriera della Duna: un’antica storia parla di una giovane che difese le dune fossili dalle mareggiate grazie alla sua forza e resistenza. Sabina ha corso con quello stesso coraggio, mantenendo un passo deciso fino al premio.
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Tatiana Gnitko – La Sirena del Delta: leggenda vuole che, al tramonto, una sirena canti tra le canne palustri per incantare i pescatori. Tatiana ha affrontato la gara con un’andatura fluida e armoniosa, come se seguisse un canto segreto del fiume.
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Renato Finco – Il Corridore del Vento: i vecchi marinai raccontano di un giovane che riusciva a correre più veloce delle folate di bora lungo gli argini. Renato, “gara calda ma veloce”, ha trovato nella pineta il suo tratto preferito, quasi spinto dal vento stesso.
Risultati e premi
Questa 17ª edizione ha visto ottime prestazioni:
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Paolo Callegari 10° assoluto
Premi genuini e dal sapore locale, dalle sporte di legumi all’olio d’oliva, fino ai ristori finali con pizza e anguria, hanno sottolineato l’anima conviviale dell’evento.
Conclusione
La 17ª edizione del Memorial Sandro Zaia “Assieme a Franco e Luciano” è stata molto più di una corsa:
un incontro tra sport e comunità, immerso nel verde e nella storia di Donada.
Le voci dei partecipanti, tra sorrisi e sudore, hanno reso evidente come questa gara riesca, anno dopo anno, a unire la memoria di un amico alla gioia semplice dello stare insieme, correndo tra il profumo dei pini e la brezza del Delta del Po.
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