giovedì 19 maggio 2016

Riga Marathon 2016: uno splendido Personal Best per Garbellini

Riga Marathon 2016…mi è difficile sintetizzare lo splendore di questi 42 km nella capitale della Lettonia.
Sarebbe un sacrilegio parlare solo di corsa in una città così ricca di storia, arte e cultura.
Riga è una città incantata e magica, situata sul Mar Baltico alla foce del fiume Daugava, ed è la città più grande delle Repubbliche Baltiche (è denominata anche la “Parigi del Nord” per le sue numerose attrazioni turistiche e per i caffè all’aperto). Nel 1997 il centro storico di Riga è stato inserito dall'Unesco nell'elenco dei patrimoni dell’umanità, in virtù dei suoi oltre 800 edifici Art Nouveau e per l'architettura in legno del XIX secolo. Il centro storico di Riga, teatro di buona parte della maratona, pur mantenendo relativamente intatto il tessuto urbano medievale e delle epoche successive, vanta una tale qualità e quantità di edifici Art Nouveau che non ha paragoni al mondo.
Una città assolutamente da visitare e soprattutto da vivere in tutto il suo fascino.
Ma vediamo l’aspetto podistico…la Maratona è diventata popolare a Riga dall'inizio della metà degli anni '80 e basata sull'idea della “Lettonia indipendente” tant’è che le prime edizioni furono chiamate “Folk Song Marathon”. Il percorso dell’epoca era in circuito e ogni finisher riceveva una parte del simbolo nazionale lettone (frammento di cintura del costume nazionale) dando la sensazione ai partecipanti di correre per l'indipendenza della Lettonia. Ci sono stati 10.000 partecipanti alla prima Folk Song Marathon.
La prima maratona organizzata dal Comune di Riga si è svolta nel 1991, prima ancora che la Lettonia diventasse stato indipendente. Ci sono state diverse centinaia di partecipanti ogni anno, ma solo negli ultimi anni la gara ha raggiunto una degna popolarità nella comunità internazionale, attirando partecipanti da ogni parte del mondo.
Nel 2007 la Riga Marathon è diventata membro dell’AIMS ( Association of International Marathons and Distance Races ) e il percorso è stato misurato secondo gli standard internazionali, tant’è che dal 2012 le è stato assegnato il prestigioso titolo di “Road Race Bronze Label” dalla IAAF (al momento è la prima e unica maratona del Nord Europa a ricevere questo premio).
Inizio dai numeri perché questa è stata l’edizione dei record in tutti i sensi, sia come numero di partecipanti che come prestazioni cronometriche.
33.590 partecipanti così suddivisi:
  • 42K – 1.759
  • 21K – 4.313
  • 10K – 6.512
  • 5K – 12.482
  • 3.6K “Family Run” – 1.660
  • “Kids’Day” races – 6.864
E tra tutti questi partecipanti, ce n’erano oltre 3.000 provenienti da 65 paesi diversi (gli italiani erano complessivamente 128, di cui 34 in maratona).
Numeri da capogiro per una città che comunque fa poco meno di un milione di abitanti.
Organizzazione perfetta dalla zona expo presso l’Arena Riga (dove fanno concerti, partite di basket, incontri di pugilato, ecc.) sino alla logistica della partenza/arrivo e lungo tutto il tragitto (la città è stata completamente chiusa al traffico tutta la domenica per la gioia vera dei lettoni che han potuto girare a piedi o in bici “anarchicamente” per tutta la capitale).
Il percorso alquanto tecnico e ricco di curve (come potete vedere nella foto pubblicata), completamente pianeggiante a parte la rampa del Vansu Tilts, il ponte di 1 km circa che attraversa il fiume Daugava e collega la “old Riga” alla zona “commerciale”. Un “bel” ponte che ho ripercorso quattro volte e sul quale tiravano di quelle raffiche di vento da paura…il ponte della bestemmia, così battezzato dai podisti “non nordici”!!!
Fortunatamente il meteo è stato clemente la domenica mattina: cielo coperto, 13/14 gradi e poco ventoso…dopo un sabato di pioggia totale e vento!
Partenza ore 8.30 locali (7.30 italiane)…mai partito cosi presto in una gara…pertanto alzataccia alle 5 di mattina per iniziare i preparativi.
Ai nastri di partenza ero sotto lo start ed il dj col vocalist hanno allietato a suon di musica tutti i runner sin dalle primissime ore del mattino. La 42 km e la 21 km partivano assieme, mentre le altre gare partivano ad ora di pranzo.
Un fiume di colori e nazionalità diverse aveva invaso Riga…e quando lo speaker posizionato su un castelletto sopra lo start ha dato il via con sparo beh…mi son venuti i brividi nel vedere cosi tanta gente col sorriso, sia “on the road” che sui marciapiedi a tifare fin dai primissimi metri.
Ormai ero li, e non potevo più scappare da questa “follia lettone”!
Lungo il percorso ho toccato tutte le zone ed i monumenti più antichi e significativi della città…solo per elencarne alcuni:
  • il Castello (dov’era collocata la zona partenza/arrivo) è la sede della residenza ufficiale del Presidente della Repubblica lettone, nonché sede del Museo di Arte Straniera e Museo di Storia della Lettonia;
  • il Duomo (dov’era collocato il deposito borse) è il principale luogo di culto evangelico luterano della città e la più grande chiesa medievale dei Paesi Baltici;
  • la Casa delle Teste Nere collocata nella centralissima Piazza del Municipio, costruita nel XIV secolo e nel 1886 trasformata in casa barocca;
  • la Statua di Rolando, sempre in Piazza Municipio, che era storicamente il difensore degli accusati e giusto giudice (la punta della sua spada è il punto da cui vengono calcolate le distanze da Riga di tutte le altre città e paesi della Lettonia);
  • il quartiere Art Nouveau (situato a nord del centro storico) che dal 1997 è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità. 
E poi su tutti il Monumento alla Libertà, imponente lungo il viale principale della città che porta dritti al fiume e quindi al traguardo tanto sperato. Il Monumento è di fatto una colonna che sostiene la statua di una donna (chiamata Milda dai lettoni) che innalza le mani al cielo e che simboleggia la Libertà mentre le tre stelle che regge tra le mani rappresentano le tre regioni storiche della Lettonia.
Come potete leggere, la Maratona a Riga non è solo corsa in sé, ma è una corsa immersa nell’arte e in una realtà e cultura completamente diverse da quella abituale e che per alcuni tratti sembra quasi appartenere ad un altro pianeta….è un tuffo nella storia, nel medioevo, nelle fiabe, in un clima di assoluta magia.
Che dire della mia gara…ho cercato di tenere alto l’onore italico e soprattutto della Corriferrara…e col senno di poi posso dire di avercela fatta.
Per le mie abitudini (sia di contesto che di clima) era la classica domenica perfetta…stavo bene ed ero carico come non mai. La strategia di gara era correre coi pace delle 3h15, cosa che ho fatto fino al 30° km e comunque andavamo mediamente a 4’35/km quindi con una proiezione finale ben inferiore…gli ultimi 12 km ho deciso di superarli e di procedere in solitaria “rischiando il tutto per tutto”…quando ho imboccato il viale centrale, completamente ciottolato, che portava alla finish line (ultimo km circa) ho realizzato che la mia impresa la stavo portando a termine…avanti tutta, curva finale lungo il fiume e ultimi 200 metri alla Bolt…morale 3h11’12”…a seguire solo lacrime di gioia!!!
Mentre arrivavo sentivo urlare “Dai Marcello” dalle gradinate…era un gruppo di italiani di Firenze (città peraltro gemellata con Riga) che leggendo il mio nome sul pettorale mi han incitato per il rush finale…e una volta tagliato il traguardo mi hanno raggiunto e abbracciato come se avessi vinto le Olimpiadi. E stesso calore l’ho ricevuto da tutto il personale addetto alla consegna medaglie.
Posso solo dire che sono stati 42 km unici e irripetibili, vissuti col cuore ad ogni passo.
E poi arrivare alla fine e sapere di essermi classificato 2° italiano assoluto non ha prezzo…per tutto il resto andate a Riga a vivervi questo magico evento.

Breve cronaca dell’evento tratta e tradotta dal sito http://www.lattelecomrigasmaratons.lv/en/
Il maratoneta più veloce è stato Dominic Kangor Kimwetich (Kenya) che ha chiuso in 02:11:45 stabilendo il nuovo record della maratona di Riga, mentre in gara femminile la più veloce è stata Shitaye Gemechu Debellu (Etiopia) in 02:38:40. Tra gli atleti lettoni in campo maschile il primo è stato Renārs Roze che ha chiuso in 02:19:52, mentre tra le donne Anita Kažemāka che ha raggiunto il traguardo con il risultato di 02:44:09, realizzando così il tempo di qualificazione olimpica per Rio de Janeiro.
La Half Marathon è stata vinta dal keniano Ibrahim Makunga Wachira in 01:05:26, stabilendo il nuovo record del tracciato. Tra le donne vittoria di Jelena Prokopcuka con il risultato di 01:16:06.
I 10 km maschili sono stati vinti da Reinis Hartmanis (Lettonia), con il risultato di 00:30:23, mentre tra le donne si è imposta Maria Caballero (Paraguay) con il risultato 00:37:27.
 
Pos. Ass.
Nome e Cognome
Naz.
Società
Cat.
Posiz. Cat.
Posiz. Paese IT
Real Time
Media/km
PUNTI
118
MARCELLO GARBELLINI
IT
ATLETICA CORRIFERRARA A.S.D.
V 30-34
30
2
3h11'12"
4'32
42+23 = 65



 

  

  

  
P.C.

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