Quarta tappa, Alba di Canazei. 13,4km
D+450.
Anche questa tappa che doveva essere di 12.560m alla fine risulta essere circa
800m in più, ma poco importa...ormai nella classifica generale le posizioni
sono abbastanza consolidate e non sono 800m in più a fare la differenza. Dopo
la giornata di riposo oggi le gambe avrebbero dovuto essere più in
palla...invece nel mio caso erano più stanche delle tappe precedenti...questa
giornata di stop mi ha fatto più male che bene!
La mia gara è attorno alla 40a posizione, come le due precedenti tappe, fino a
metà salita quando avverto pochissima brillantezza e vengo sopravanzato da una
decina di inseguitori. Che non sto andando bene lo vedo dai miei diretti
avversari delle tappe precedenti (ormai ci conosciamo fra chi va allo stesso
passo) che piano piano mi distanziano fino a non vederli più...la salita a
tratti è durissima e molto insidiosa fra scalinate e radici. Dal 7° al 9° km si
prende una bella strada ghiaiata in leggera salita, poca cosa...siamo su un
altipiano, ed a quel punto avrei potuto forzare per recuperare qualcosa.
Niente, le gambe girano male...ma pure da dietro ormai nessuno mi raggiunge.
Per gli stessi 2 km poi si torna indietro in leggera discesa, incrocio i primi
che vanno fortissimo, poi via via tutti gli altri. Davanti a me il
vuoto...l'ultima parte è tutta in forte discesa, sempre su ghiaia, molto
tecnica per via di tantissimi tornanti che non permettono di lanciarsi in
velocità. Più di una volta rischio di prendere larga la curva e finire sul
dirupo...in tutto questo tratto riesco solo a riprendere un'atleta della Gabbi
che mi aveva staccato...la sorpasso ed arrivo in solitario, come tutta la mia
seconda metà di gara.
Arrivo 56°, 49° maschile, in 1h10'54", in perfetta linea con quella che è
la mia classifica generale: 52°, 45° maschile e 10° di categoria, con
4h22'26".
Domani tappone conclusivo di sola salita da Vigo al rifugio Bellavista
sull'altopiano del Ciampedie a 2000m
Paolo Callegari
ALBA di CANAZEI km 13,400 D+450 | ||||
CALLEGARI PAOLO
| 1h10'54" | 5'17"/km | 13+4+13 | |
1° classificato: Galliano Massimo
| 54'16" | 4'02"/km | differenza: 1'15" |
VIDEO 4a TAPPA
ARTICOLO SECONDA TAPPA: QUI
ARTICOLO TERZA TAPPA: QUI
ARTICOLO QUINTA TAPPA: QUI
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Attraversata la strada statale,
per un centinaio di metri seguono il corso del fiume sul lato sinistro fino
all’imbocco della prima parte in salita, un pendio con un leggero dislivello
della lunghezza di circa 2 km. La pendenza aumenta negli ultimi 50 metri,
quando i concorrenti incontrano le mangiatoie di Troi di Ladins (al quarto
chilometro di gara), dove è allestito il primo ristoro.
Poi seguono la strada forestale
che porta verso località Locia Contrin, fino al bivio, dove deviano a destra,
imboccando un sentiero nel bosco con caratteristici scalini naturali, che
conduce gli atleti a metà della pista da Sci Ciampac. Dopo averla attraversata,
i corridori si inoltrano nuovamente nella vegetazione per qualche centinaio di
metri.
Si tratta di un sentiero particolarmente
suggestivo, soprattutto in virtù del transito sopra due ponti di legno, che
porta il serpentone fino al chilometro 6,6, quando i concorrenti percorrono la
strada sterrata che porta nell’incantevole Val Contrin. I successivi 3 km in
falsopiano regolare li accompagnano fino al ponte posizionato prima del Rifugio
Contrin, dove è previsto il giro di boa e dove gli atleti devono tenere la
destra per consentire il regolare flusso. Il tratto pianeggiante prosegue fino
all’undicesimo chilometro, dove inizia la discesa che porta al traguardo
posizionato nei pressi dell’Hotel La Cacciatora.