mercoledì 25 marzo 2015

MARATONA di ROMA: Corriferrara International nella Capitale

Alison Schorr - Melanie Blais

ROMA km 42,195
648°
 CALLEGARI PAOLO
3h13'31''4'35''/km42+17
5211a
 SANDERSON JESSICA
3h59'26"5'40''/km42+10
6329°
 VITALI MARCO
4h07'46"5'52''/km42+2
7682°
 CAMILLI STEFANO
4h21'06''6'11''/km42
7683a
 PERRI PIERA
4h21'06''6'11''/km42+4
9401a
 SCHORR ALISON
4h37'37''6'34''/km42
9402a
 BLAIS MELANIE
4h37'39''6'34''/km42












Per l'Atletica Corriferrara ben 7 atleti presenti, dei quali 3 esordienti in maratona.
Giornata infausta: pioggia, vento e freddo hanno condizionato molto le prestazioni in una maratona dal percorso difficile già di suo per i suoi tanti saliscendi ed i tanti km di sampietrini resi viscidi e scivolosi dalla pioggia battente.
Io opto, secondo previsione, ad una gara meno performante delle ultime maratone corse puntando più al divertimento che non al crono, ma incappo in un errore da principiante sbagliando in toto la valutazione sulla temperatura della mattinata. Così decido di lasciare i guanti in hotel, salvo poi rimpiangere la scelta fatta già 1 km fuori dallo stesso mentre mi dirigevo alla partenza. Ma ormai non c'era più tempo per tornare indietro e l'unica speranza era quella di sbagliarsi....invece già dai primi km comincio a "tribolare" e sento sempre meno la sensibilità nelle dita (la temperatura percepita era di 5-6 gradi). Al 15° km mi sfilo i fazzoletti dai pantaloncini e mi avvolgo le mani per limitare il freddo e solo al 30° km quando la pioggia da una tregua ed esce pure un timido sole riesco a scaldarmi un po' le mani da sentire meno freddo. Vuoi anche per il fatto che la corsa entra in centro città ed il vento si sente meno.
Al 30° km mi faccio pure superare dai pace-maker delle 3h15' perchè del tempo finale non mi importava gran che ma la voglia di arrivare il prima possibile per il freddo caricato in precedenza che così non mi ero proprio aspettato (anche nel 2014 ci fu pioggia a dirotto ma la temperatura era decisamente migliore) ha fatto si che poco dopo, nel passaggio in Piazza Navona, me li rilasciassi alle spalle per finire la gara in crescendo.
Maratona n°20 conclusa, la prossima potrebbe essere imminente come potrebbero passare mesi...vedremo.
Paolo Callegari





"La Maratona di Roma, la mia prima volta per me e Alison!
Che bellissima esperienza! Da parte mia non avrei creduto che avevo la capacità di farla, ma l'ho fatta e ne sono orgogliosa. Il maltempo e il freddo mi hanno scoraggiata un po' all'inizio, ma poi ho dimenticato; ho corso e ho finalmente visto la “finish line” con la mia migliore “partner”, Alison!
Per noi è stata un'esperienza incredibile di avere la possibilità di correre in Italia, di avere rappresentato l'Atletica Corriferrara in questa gara e di avere completato la nostra prima maratona, a Roma. I nostri amici dall'altra parte dell'oceano, che ci guardavano del Canada e Stati Uniti, erano gelosi di noi! Questa sarà la nostra ultima maratona, l'unica? Chissà...continua..."                                                                   Mélanie Blais



Piera Perri
"E' stata una festa malgrado la pioggia insistente: ho accompagnato Piera a concludere la sua prima maratona in 4h21'07'', tutta di corsa senza mai fermarsi. Una bella impresa tenendo conto che corre da non più di 10 mesi, non ha mai percorso una mezza maratona di corsa (due Ferrara half marathon ma in Nordic Walking) ed è stata preparata in soli due mesi scarsi perchè prima sono stato infortunato. Anch'io felicissimo di aver concluso la mia 5° maratona a 60 anni."
Stefano Camilli


"Sono passati quasi 17 anni da quando ho frequentato l'università a Roma, ma la città è ancora il mio cuore! Correre la maratona mi ha permesso di vedere la città che adoro da una prospettiva diversa e mi ha portato indietro ai miei giorni spensierati come un allievo che vive in Italia.
La gara è stata più difficile, con le scarpe e le strade bagnate, ma grazie a Dio per i tifosi negli ultimi 6 km! Credo di aver dato il cinque ad ogni persona in Via Del Corso. Non era un best personal per me che ho corso la mia prima maratona 4 anni fa negli Stati Uniti, ma con un dito rotto ero felice di finire in poco meno di 4 ore.
Sì, ho rotto il mio dito quattro settimane fa e il medico mi ha detto di non correre su di esso, ma io sono testarda!
La gara prevede uno splendido scenario e si perde il tempo di guardare : Ara Pacis, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna e, naturalmente, la bellissima Piazza Navona. Tutti hanno portato un sorriso sul mio volto! Naturalmente il sorriso era più grande quando ho girato in Piazza Venezia e realizzato che era la fine! Di solito le strade di Roma sono ricche di motociclisti pazzi, domenica era pieno di maratoneti pazzi.
Preferisco correre per le strade di Roma, piuttosto che guidare… Ora i miei piedi sono coperti di vesciche! E' stato 14 minuti oltre il mio miglior tempo, ma sono contenta! A presto alle prossime gare!"
Jessica Sanderson







Gigante Calcaterra: fa due volte la maratona e accompagna l'ultimo

Arriva nono, lo fermano per l'antidoping, riparte e aggancia la coda del gruppo. E alla fine chiude con gli ultimi al traguardo per la sua seconda maratona in un giorno solo!

Poco dopo le quattro del pomeriggio, la maratona di Roma incorona un altro re. Giorgio Calcaterra, 43 anni, tassista, 9 vittorie alla Cento chilometri del Passatore sui 100 chilometri, una vita assaggiando tutti i sapori della corsa, porta a compimento l’impresa annunciata: due maratone in un colpo solo, un’impresa che si prende almeno un pezzo della copertina della gara. Calcaterra chiude al nono posto in 2h34’26” la gara “normale”.
Poi, quando sta per partire per una specie di “virata” e ricominciare da capo, viene fermato: è stato sorteggiato all’antidoping. Un'ora e 20 minuti di attesa per completare il controllo e via, esce di corsa dalla sala, mentre diversi podisti con le maglie che sostengono "Re Giorgio" lo incoraggiano. A questo punto, le cose si complicano. Ma Calcaterra c’è abituato, lui con le “streghe”, il soprannome che i podisti danno ai momenti di difficoltà durante le maratone, sa come si deve fare. E allora che ecco che ricomincia in solitudine, trovando poi tanti amici per la strada, prima di doppiare gli ultimi. E' tutto un salutarsi, incoraggiarsi, farsi compagnia. Poi, praticamente prima del Traforo, l’ultima rampa prima del finale in leggera discesa verso piazza Venezia, si decide di procedere tutti insieme fino alla fine, in poco più di 7 ore, sosta ai box compresa. Fine naturalmente celebrata da un selfie ai Fori Imperiali con gli ultimi compagni di viaggio.
Calcaterra era naturalmente molto soddisfatto. Fotografa le sensazioni poco dopo aver tagliato il traguardo con Elio Lomuscio, 70enne di Barletta, il suo compagno di fatica degli ultimissimi chilometri: “Ho faticato parecchio per raggiungere l'ultimo, pensavo di non farcela, ma ho voluto onorare anche chi corre senza l'obbiettivo della vittoria – ha spiegato – è stata una grande emozione accompagnare questo maratoneta che ha compiuto l'impresa di correre la distanza in condizioni difficili, con pioggia e freddo. La Maratona di Roma si è confermata un evento bellissimo per la città e per i partecipanti, più che mai per il mio compagno di fatica che è un fedelissimo : non ha mai saltato un'edizione della corsa e questo rende ancora più bello essere arrivati insieme”.
NUMERI — La 21ª Acea Maratona di Roma è stata conclusa da 11.516 maratoneti. Gli uomini sono stati 9.257, le donne 2.259. Gli italiani sono stati 6.627, gli stranieri 4.889. A questi dati vanno aggiunti anche gli 11 handbiker arrivati al traguardo. Nel gruppone degli arrivati anche l’incredibile Ziegner Agner, la 74enne tedesca che ha completato a Roma la sua maratona numero 1886.
Trionfa l'Etiopia e la pioggia nella maratona di Roma. Ma torna un po' d'Italia sul podio con il terzo posto di Jamel Chatbi e di Deborah Toniolo, terzi alla fine con due gare in rimonta. I tempi finali risentono del clima e anche di una gara un po' folle, con un passaggio ai 10 chilometri di poco superiore ai 30 minuti.
 Chatbi non fa l'atletica a tempo pieno. "Sono un operaio, lavoro otto ore al giorno dal lunedì al venerdì. Ora spero con questo risultato di poter cambiare la situazione è di avere più tempo per allenarmi e per migliorare questo tempo". E' arrivato in Italia per ricongiungimento familiare, raggiungendo il papà nel 1996. Giocava a calcio, centrocampista, nella Grumellese. Poi a un certo punto l'atletica ha portato via il pallone dalla sua vita. "Devo molto ad Arrigo Fratus, il mio primo allenatore. Nel 2008 ha avuto un ictus, è su una sedia a rotelle, ma mi riconosce, mi bacia. E devo dirgli grazie per tutto". Con la cittadinanza che non arrivava, ha corso per il Marocco, il Paese dov'è nato. Ha vinto i Giochi del Mediterraneo prima della "grande cazzata", il doping che l'ha portato a una squalifica di tre anni. "Mi hanno punito più del normale, ma hanno fatto bene, ma è giusto così". Con la fine della squalifica e'arrivata anche la cittadinanza. "E ora vediamo che cosa può succedere fra la pista e la maratona. Mi ritengo un atleta polivalente". Ora corre per la Riccardi ed è allenato da Mauro Restilini.
Soddisfatta anche Deborah Toniolo. "Mi dico brava. E comunque è stata un'emozione correre a Roma, ho sentito tanto tifo, è stata una bella esperienza". Certo la pioggia non ha aiutato. Ma le donne hanno saputo gestire meglio la gara. Massimo Magnani, il c.t. azzurro che ha seguito la gara, fa osservare un dato che ha del clamoroso: "Negli ultimi 2 chilometri e 195 metri, la prima donna è andata più forte del primo uomo".
CLASSIFICHE — UOMINI 1. Abebe Negewo Degefa (Eti) 2h12'23"; 2. Birhanu Addissie Achamie (Eti) 2h12'32"; 3. Jamel Chatbi (Ita) 2h14'04"; 4. Dadi Feyera Gemeda (Eti) 2h15'05"; 5. Ruggero Pertile (Ita) 2h15'40"; 6. Weldon Kiprono Korir (Ken) 2h22'18"; 7. Nekatibeb Nurelign Tekeste (Eti) 2h25'58"; 8. Michael Kalomiris (Gre) 2h29'30"; 9. Giorgio Calcaterra (Ita) 2h34'26"; 10. Domenico Liberatore (Ita) 2h34'31".

DONNE 1. Meseret Kitata Tolwak (Eti) 2h30'25"; 2. Alem Fikre Kifle (Eti) 2h31'01"; 3. Deborah Toniolo (Ita) 2h36'30"; 4. Annelie Johansson (Sve) 2h40'05"; 5. Anastasiya Kushnerenko (Rus) 2h40'23"; 6. Irina Smolnikova (Kaz) 2h43'06"; 7. Jane Fardell (Nzl) 2h45'07"; 8. Maurizia Cunico (Ita) 2h52'39"; 9. Renate Vranken (Ola) 2h55'31"; 10. Silvia Luna (Ita) 2h57'15".
www.gazzetta.it

P.C.