mercoledì 26 aprile 2023

Padova maratona e mezza maratona

Dopo mesi di allenamento arriva il giorno della gara sulla distanza regina. Le premesse non erano delle più rosee contando la settimana negli states e il ritorno in Italia di ieri a mezzogiorno in pieno jet lag. Dormito malissimo in aereo il venerdì notte e pochissimo il sabato.
Nonostante tutto viene fuori una bella gara, corsa col cuore e con la consapevolezza di essermi allenato duramente per essere qui.
Il ritmo è buono e al 20° riesco a raggiungere un gruppetto che vedevo in lontananza fin dai primi km, resto con loro fino al 30° quando la maratona si unisce alla mezza e si perdono un po' tutti i riferimenti, esce fuori il sole e il caldo si fa sentire , bisogna zigzagare tra le persone per mantenere il ritmo alto e i km iniziano a diventare lunghissimi.
Passo dopo passo arrivo al 40° quando le energie finiscono , l'ultimo gel preso ormai 5 km prima ha perso il suo effetto e solo in questi ultimi due km perdo più di 40 secondi sul ritmo gara.
Non guardo più l'orologio , non guardo il passo o i battiti, bisogna solo stringere i denti ed arrivare alla fine.
Poi si gira l'angolo, vedo Giulia Stacco e il traguardo dietro di lei a poche centinaia di metri, è fatta!!!
Chiudo in 2 ore 47 minuti e 57 secondi , migliorando di quasi 3 minuti l'ultimo primato personale, con una media di 3'58" , la prima maratona sotto i 4'/km.
Dopo 3 bottigliette di thè e altrettante d'acqua, 2 banane e due mele ritrovo Giulia, la tensione scende , l'emozione è tanta e la ringrazio per esserci sempre.
Domani ferie, ora un po' di meritato riposo.
Davide Rossi

Particolarmente sentita per me questa gara per due motivi: il primo, la presenza di un caro amico che ho coinvolto in questo sport da 5 mesi a questa parte; il secondo è legato all'anno scorso, in quanto mi infortunai giusto 5 giorni prima di corre "La mezza del Santo". 
Arrivati a Padova il giorno prima per cercare di essere riposati, io e Zazza ci siamo presentati nelle rispettive gabbie ognuno con il proprio obbiettivo. Appena entrato in griglia mi sentivo in forma, sapevo che ci eravamo allenati bene, e riscaldati il giusto, non restava che dimostrare a noi stessi di saper superare la barriera che la nostra testa aveva posto come limite.
"Eccoci, siamo qua", pensai "dai spara" cercavo di caricarmi in tutti i modi, poi finalmente lo sparo e via di corsa per i miei 21 km..."ma cosa mi succede, sono contratto, mi sento di legno e mi sembra di avere una scopa nel c..o" (sensazione confermata da un video visto dopo la gara), a questo la paura improvvisa di forzare quanto pensato a causa di un problemino muscolare in via di guarigione. "Calma calma, vediamo come vanno i primi tre chilometri poi se me la vedo brutta passo al piano B" continuavo a ripetermi.
Macino strada e dopo i primi tre chilometri il crono da segnali confortanti (leggermente sopra ritmo rispetto alla mia strategia di gara) ma soprattutto cominciavano a sciogliersi le gambe. Ottimo. Fino al 12° km buonissime sensazioni, riuscendo a rimanere sempre leggermente sopra ritmo. Dal tredicesimo chilometro sono entrato in gestione correndo chilometro dopo chilometro sul ritmo che avevo prestabilito. Al ventesimo chilometro la fatica era tanta, i sanpietrini anche, ma cercavo di reggere, sapevo di avere il mio Personal Best a portata di mano, non dovevo crollare.
L'ultimo chilometro ho cercato di spingere quanto più ne avevo, poi ho visto il curvone che immetteva sulla piazza: "ci siamo, dai che brucio il PB di Bologna non regolamentare (percorso più breve) che ho ancora sullo stomaco", poi ad un tratto dal pubblico" dai Whighy dai" guardai tra la gente e vidi gli amici di sempre con le braccia alzate che gridavano il mio soprannome, FANTASTICI! Erano accorsi con tutta la famiglia per vedermi e per vedere il debutto di Zazza alla sua prima mezza. UNICI. Grandissima e graditissima sorpresa.
Inutile dire che ad un tratto la fatica svanì non mi restava che lanciarmi verso il mio nuovo PB (01:33:19). Poi dopo essermi rifocillato, l'attesa, la grande gioia nel vedere Zazza tagliare il traguardo con il sorriso e il grande abbraccio coi nostri amici. Giornata indimenticabile.
Riccardo Zoccante

La mia prima mezza maratona. Partendo da zero ho cominciato ad allenarmi 5 mesi fa con l'aiuto dell'amico Riccardo Zoccante. Sembrava impossibile e invece i sacrifici fatti e la costanza hanno permesso questo mio primo grande traguardo. Ho concluso in 2 ore e 12 min senza intoppi, senza arrivare morto. Sono super soddisfatto, ed ho abbassato il mio precedente tempo fatto in allenamento di un bel po'. Grande gara. Davide Zanin

La mia prima maratona! Finalmente il coronamento di un progetto cercato e costruito con tenacia e calcolo grazie alla sapiente esperienza dei miei coach: Stefano che mi ha seguito passo per passo anche fisicamente e che mi ha fatto il regalo di seguirmi in bici lungo gli otto ultimi chilometri fino a lanciarmi al traguardo e Raul con i suoi preziosissimi consigli e tutto il suo incitamento.
Una gara bellissima e piena di calore da parte di tutte le persone lungo il percorso!
Giulia Migliori








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