Nell'attesa della partenza, un giro di ricognizione nei dintorni del gonfiabile dove troviamo molti stand alimentari, tra tutti spunta un camion dove si preparano hamburger, ognuno con un nome ammiccante, sicuramente il più invitante è l'hamburger che si fregia del nome : "Infame", a base di carne di cinghiale.
Finalmente si parte, il primo tratto è all'ombra in mezzo agli alberi, circa 2 km nella frescura illudono i podisti. Le illusioni come sempre sono destinate ad infrangersi una volta usciti in aperta campagna, il sole è padrone della situazione e i suoi raggi cominciano a colpire con inesorabile insistenza chi si trova a correre tra i campi.
La temperatura sale e proporzionalmente anche lo sforzo percepito per portare avanti i piedi. La lunga esposizione comincia a provocare miraggi, sembra di vedere ristori con birra fresca e fontane d'acqua, piscine ove tuffarsi, ma è solo il canale che ci accompagna lungo il percorso. Tra una battuta e l'altra, arriviamo finalmente al gonfiabile sfilando in mezzo a tante bottiglie d'acqua, quasi un sogno, ne recuperiamo alcune e ci dirigiamo al ristoro dove veniamo rifocillati con cocomero fresco e uva. La temperatura corporea si abbassa e il cervello comincia a sintonizzarsi meglio con il resto del mondo. Si parla amabilmente con gli amici veneti, foto di rito e un arrivederci alle prossime gare che ci forniranno l'occasione per ritrovarci. Si rientra a Ferrara e come d'abitudine, un bel reintegro con birra e spritz rende ancora più piacevole una bella mattinata.
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