Ravenna, città del Paradiso. Tra mosaici, anime in corsa e l’eco di Dante
Là dove le tessere d’oro dei mosaici bizantini riflettono la luce dell’eterno, Ravenna si è fatta ancora una volta tempio di bellezza e fatica, accogliendo domenica 9 novembre 2025 la Maratona di Ravenna Città d’Arte.
Sotto lo stesso cielo che vide Dante Alighieri trovare il suo ultimo rifugio e comporre il Paradiso, centinaia di anime in corsa hanno celebrato la propria ascesa laica, tra storia, sudore e spirito di fraternità.
Fra le vie ornate da mosaici e memorie, la città dove ogni pietra racconta un canto, ha accolto anche la Corriferrara, forte di 60 atleti impegnati tra maratona, mezza maratona e la 10 km non competitiva. Una sinfonia di colori e passi, di sorrisi e fatica condivisa.
Luce di performance e amicizia
Tra le stelle di questa giornata, quattro nomi hanno brillato con la luce del loro personal best:
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Renato Negri, protagonista di una maratona di forza e lucidità, capace di firmare un nuovo traguardo personale.
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Caterina Maietti, che ha migliorato il proprio PB, con la grazia di chi corre col cuore più che con il cronometro.
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Federico Oliani, capace di trasformare ironia e fatica in successo.
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Sara Sacchelli, che in Ravenna ha trovato la magia dell’insieme e la conferma del proprio valore.
Andrea Rubbini che con l'aiuto di Sara ed Ilaria ottiene il PB sulla distanza
Accanto a loro, il sorriso e l’emozione del debutto: Cristian Mantovani,
al suo esordio nella mezza maratona, ha corso con cuore e gratitudine, raccontando un’esperienza fatta di gioie, dolori e meraviglia. Un primo passo che diventa canto di iniziazione, là dove sport e arte si fondono in un’unica, luminosa emozione.E ancora, la gioia condivisa di Andrea Rubbini, che nella mezza dei 21,097 km ha ritrovato l’entusiasmo del ritorno a Ravenna, la forza della compagnia e la felicità di un PB conquistato insieme a Sara e Ilaria,
sigillando la giornata con una piadina, una birra e il sorriso della medaglia. Un arrivederci già scritto per il 2026, con lo sguardo rivolto chissà verso la distanza regina.
Ma il vero canto di questa giornata è quello dell’amicizia, che come nel Paradiso dantesco si fa forza motrice di ogni conquista.
È la storia di Chiara Rosignoli, che da atleta si è trasformata in coach per l’amico Juri Gianella: un obiettivo fissato a 1:40, superato oltre ogni attesa con un incredibile 1:33:42, suggellato da un arrivo mano nella mano e gli occhi al cielo. 

Un gesto che pare un verso scritto da Dante stesso: «L’amor che move il sole e l’altre stelle».
E poi c’è la storia di Laura Varolo, pellegrina della maratona, che ha affrontato i 42 km e 195 metri come un cammino interiore. Accanto a lei, un altro atto di amore sportivo e umano: l’amico Antonangelo, pacer delle 4 ore e 30, che vedendola in difficoltà ha rinunciato al proprio obiettivo per accompagnarla fino al traguardo. 
Un passo dopo l’altro, fino all’ultima falcata, ha scelto di mettere l’amicizia davanti al tempo, l’anima davanti al risultato.
In quell’arrivo condiviso si è compiuta la loro vittoria: non quella segnata dal cronometro, ma quella scolpita nel cuore.
Le voci degli atleti
Sara Sacchelli:
"Ravenna è magica. Nonostante il porfido, nonostante qualche pecca sui ristori, nonostante il percorso non troppo veloce. Però si corre sempre insieme. Ci si porta al traguardo l’uno con l’altro. Poi quest’anno prime partecipazioni alle gare per gli amici della running school e ti senti parte di una squadra fantastica. Medaglia bellissima e un PB per tutti che aiuta l’autostima (grazie alle mie lepri!!)."
Caterina Maietti:
"Partita poco convinta anche perché c’era veramente tanta tanta gente ne è uscito un bel tempo migliorando il mio PB anche se di poco. La medaglia è sempre bella."
Cristian Mantovani:
"E' stata la mia prima mezza maratona, per descrivere tutte le emozioni, le gioie, i dolori, nella fase di preparazione sono contentissimo di aver partecipato e ottenuto il tempo che mi ero prefissato nonostante tutto. Il contesto che combina sport e cultura e le varietà di monumenti storici si incontrano nel percorso assieme al clima della gente della musica ha reso questa giornata direi per me indimenticabile."
Laura Varolo:
"Oggi 9 novembre ho corso la maratona di Ravenna.... percorso tra mosaici bizantini, parco ,ma anche tanti km in rettilinei deserti resi meno faticosi dalle persone sempre sorridenti dei ristorie dalle persone in gara con le quali si condividono sensazioni ed emozioni. Sapevo sin dalla partenza che sarebbe stata una gara dura, perché non avevo una preparazione adeguata ma il mio motto è sempre arrivare... non si molla... arrivo o correndo o camminando. Purtroppo non ho molto tempo per allenarmi ma a me piacciono molto le gare lunghe perché la fatica è l'unica cosa che mi toglie l'attenzione tutto lo stress dei pensieri negativi. Il corpo ha presentato presto il conto e il percorso è diventato presto una via crucis personale. Ma proprio quando meno te lo aspetti le cose possono cambiare... il mio caro amico, che mi ha preparato per la mia prima maratona a Roma.... faceva il pacer delle 4 ore e 30... lui che aveva la preparazione per portare a termine il suo obiettivo , quando mi ha vista in difficoltà ha scelto di sacrificare il suo obiettivo per portare a termine il mio. È rimasto al mio fianco passo dopo passo. Arrivare al traguardo non è stato solo completare 42 km 195 metri ma avere avuto la dimostrazione di un amico che ha messo il mio obiettivo di arrivare... davanti al suo. Le imprese si realizzano grazie anche alla forza che di danno gli altri. Il vero trionfo non è stato quello del tempo segnato dal cronometro ma dalla profonda amicizia del mio caro amico Antonangelo che mi ha accompagnato fino all' ultima falcata."
Chiara Rosignoli:
"Una gara per me un po diversa! Da coach. Un obbiettivo fissato a 1.40, ma felicemente centrato a 1:33:42. dopo mesi e tabelle fatte per Juri Gianella, felicità per lui e tanta soddisfazione per me."
Federico Oliani:
"In realtà mi sono iscritto solo perché mi mancava l’ambita medaglia con il mosaico... e mi sono ritrovato al mattino presto con 7 gradi, vento, una indigestione dal sushi del giorno prima e solo una canotta smanicata perché 'tanto c’è caldo'. Correre veloce o farsela addosso, non c’era alternativa: ed ecco come ho fatto il personale. Ciliegina sulla torta: Arrivo alle 11 sotto l’arco di arrivo e giustamente mi dicono che le navette partiranno tra un’ora. Panico. Mi avvio velocemente alla macchina che avevo lasciato all’expo... sudato e congelato. La vera gara di velocità inizia adesso: arrivare alla tazza di casa prima dell’inevitabile. Missione compiuta."
Sara Previati:
"Sempre bella come gara anche se a mio avviso l'organizzazione del post gara potrebbe migliorare (scomodo il ritorno al Pala De Andrè) comunque la corsa tra le vie storiche ha sempre il suo fascino e la medaglia è il TOP!"
Andrea Rubbini:
"Distanza dei 21.097Km, domenica torno a Ravenna pieno di entusiasmo ed in piacevolissima compagnia 😊.
La giornata va in maniera spettacolare: una grande festa del running, super partecipata e ben organizzata, conclusa con un PB (soprattutto grazie a Sara e Ilaria con cui ho condiviso praticamente tutti i 21K) ed una super piada&birra con medaglia al collo!
Appuntamento già in calendario per il 2026, con un pensiero alla distanza regina.."
Epifania finale
E così, tra mosaici che riflettono la luce del cielo e le parole di Dante che ancora abitano l’aria, la Corriferrara ha scritto un nuovo canto della sua commedia sportiva.
In Ravenna, città del Paradiso, ognuno ha corso la propria parabola, e nell’intreccio di amicizie, sorrisi e sacrifici, ha trovato la sua piccola eternità.



















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