Ma non è una gara. Non è solo una corsa. E' più di un'esperienza di vita: è la Cortina-Dobbiaco Run! Ed i protagonisti non sono solamente dei runners, un gruppo di persone che si trova semplicemente la domenica per fare una corsetta assieme; noi siamo una squadra. Siamo "LA" squadra: siamo Corriferrara.
La 19esima Cortina-Dobbiaco inizia col ritrovo al Palaghiaccio di Cortina e l'energia nell'aria è positiva: ci si incontra con i compagni di Corriferrara e si fanno le foto pre-gara; si parla delle aspettative che ognuno ha riguardo all'imminente corsa, e ci sono tanti sguardi emozionati fra i tanti/e che debuttano sulla distanza dei 30 km.
L'organizzazione (se proprio bisogna trovare una pecca a questa organizzazione..) crea un po' di confusione e non riesce propriamente a dividere i gruppi con pettorali di diversi colori così, a parte quelli di prima fascia, ci si avvia per le strade di Cortina d'Ampezzo lentamente e come in una processione religiosa, fino a raggiungere la partenza in Corso Italia.

Per la cronaca: in campo maschile dominio assoluto dei keniani, che occupano completamente il podio e ben 6 delle prime 8 posizioni . Vince Paul Tiongik con il sensazionale tempo di 1:35:27": considerata la distanza e l'altimetria, un tempo pazzesco!
Sventola la bandiera keniana sulle dolomiti anche in campo femminile, con la vittoria di Lenah Jerotich (1:52:12") davanti alla connazionale Caroline Cherono, giunta esattamente ad 1' di ritardo; al terzo posto Agnes Tschurtschenthaler (solo "Agnes" per gli amici dislessici e non...) che porta la bandiera italiana sul podio col suo tempo di 1:55:53".
Sandro Prini spezza l'egemonia femminile di Corriferrara in questa manifestazione, e con il suo 2:25:59" può essere soddisfatto del proprio risultato; lo segue a pochi minuti di distanza Rosanna Albertin che conferma un ottimo stato di forma terminando la gara in 2:33:10".
Di seguito qualche commento dei nostri atleti riguardo a questa gara:
Cortina-Dobbiaco 2018! Una gara sempre bellissima, per me ricca di mille significati che vanno oltre i 30km di salite, discese e panorami mozzafiato! Quest’anno il sole ci ha permesso di godere a pieno delle viste meravigliose che questo tracciato offre! Unica pecca: gran confusione in partenza, dove dopo aver fatto terrorismo sul fatto di non entrare in griglie di colori diversi hanno fatto mescolare nella fase di avvicinamento alla partenza i pettorali grigi (primi a partire) e gli azzurri (dove ero io, con partenza prevista 2 minuti dopo). Alla fine partenza tutti insieme e ciao ciao griglie separate! In ogni caso, ci vediamo il prossimo anno! Luca Mingozzi
Domenica 3/6 per la prima volta ho provato la distanza di 30 km e per farlo ho scelto la Cortina Dobbiaco, anzi abbiamo scelto visto che all’inizio dell’anno con Paola Cristina e Doborah abbiamo organizzato questo atteso we.
Paesaggio spettacolare per cui da questo punto di vista la scelta è stata azzeccata però il percorso a mio avviso non è stato semplice per cui ho concluso la gara veramente stanca ma contenta di averla portata a termine.
Il bilancio di questo fine settimana è più che positivo grazie anche alle mie compagne di viaggio con cui ho trascorso due giorni spensierati e pieni di risate e che mi hanno fatto dimenticare la fatica della gara e il tempo finale che speravo meglio.
Dal punto di vista dell’organizzazione dell’evento, nonostante sia la19* edizione, ci sono ancora alcune cose da migliorare.
Pronte per ripartire!! Caterina Maietti
Una di quelle corse che va oltre il valore di una medaglia, di un ennesimo traguardo raggiunto: è una storia di condivisione. Ho respirato amicizia con i miei compagni di squadra prima di partire, e mi sono trovato inaspettatamente a correre le fasi di salita con Gigi, Deborah e Ludmila, per poi rimanere assieme a quest'ultima dopo pochi chilometri. Assieme a Ludmila abbiamo affrontato la salita e la parti più complicate del percorso: conosco i miei compagni di squadra e so che questa grande atleta va sempre più forte di me, ma percepisco che in salita si sta affidando un po' a me (noto scalatore... 😁😄) perché comunque riesco a fendere i muri di runners che rallentano il nostro incedere;
Ludmila si butta dentro ad ogni spazio che io creo, e per quasi 15 km non diciamo una parola, sfiorandoci solo il gomito qualche volta in corsa, fianco a fianco. Ci cerchiamo ai ristori, dove facciamo qualche passo mentre ci dissetiamo, per ripartire assieme. Quasi in fondo alla salita sono io a chiederle "ma quanta salita c'è ancora??" e lei mi rassicura dicendomi che ormai è finita; in effetti inizia la discesa e recupero un po' di energie, e scendiamo a un bel ritmo, poi io ho un attimo di calo fisico verso il 22simo chilometro: ero praticamente pronto a dire a Ludmila "vai pure tu, io arrivo con calma", ma la vedo che mi aspetta e rallenta il suo passo che ora è ben più frizzante rispetto al mio; mi da la motivazione per rallentare il meno possibile e anzi, in qualche modo mi riprendo, e negli ultimi chilometri riusciamo anche a chiacchierare e scherzare.
Arriviamo al traguardo a braccia alzate, tenendoci per mano: qualche compagno di squadra immortala questo bellissimo momento, che per me rimane una delle fotografie più belle da quando ho abbracciato questo sport.
Complimenti a questa bravissima compagna di squadra e alla sua tenacia, che le ha permesso di portare a termine la sua prima gara di 30 km, nonostante la caduta ed il ginocchio dolorante.
Per me 3:03:55", PB sulla distanza, quasi un minuto meno di "Valli e Pinete", questa volta anche con la difficoltà di un'altimetria di qualche centinaio di metri: tutto accantonato in secondo piano, rispetto alla stupenda giornata di sport, condivisione e amicizia che ho vissuto oggi.
Alessio Montanari
Classifica
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