Grazie ad una
serie di concomitanze rare come l’ allineamento di tutti i pianti del
sistema solare, riesco ad avere la domenica mattina libera per andare a
fare una corsa fuori porta ( tradotto, ho dovuto fare un sanguinoso
baratto con n. nanne del bimbo, più accompagnamento al teatro dei
piccoli con tanto di balletto sotto il palco al ritmo di “stendi i
panni”,“banana cocco baobab” “il cowboy Piero” etc…
Opto per la gara di Scandiano, abbastanza vicina a Bologna e con un percorso collinare che sembra essere anche molto panoramico.
Alla partenza siamo circa 300 competitivi più tantissimi altri per le varie camminate. Parlano di un totale di 4000 persone ( mi sembra un numero un po’ esagerato ma c’era davvero tanta gente).
La gara si snoda per i primi km dentro alla città e poi sulle prime colline, con un bel colpo d’occhio sui vigneti e campi con già i colori dell’ autunno.
Nel frattempo vengo scavalcato da praticamente tutti i concorrenti ,competitivi e non, compreso un ottuagenario con la zanetta, che però prima dell’ inizio delle salite un po’ più impegnative, svolteranno togliendomi dall’ imbarazzo e liberando la strada…
Dal 9 km il percorso sale in maniera impegnativa, gratificandoti però,complice anche la giornata molto limpida,con un bel panorama sugli appennini già imbiancati.
A metà della salita il polpaccio dx si fa inequivocabilmente sentire…so già che mi porterà fino al traguardo ma so anche che ne pagherò poi lo scotto….d’ altra parte bisogna pur che torni a casa…mi aspetta “banana cocco baobab”…….
Dopo poco mi raggiunge un ragazzo locale che sta preparando la maratona di Reggio e che vedo puntare lo sguardo dove lo punto io....
Iniziamo a fare due chiacchiere ( in realtà lui parla e io quando provo a rispondere emetto solo qualche rantolo indice della mio livello di fiato) e che, conoscendo il percorso, mi da due dritte su dove rallentare un attimo e dove invece poter spingere ( a dire il vero sto ancora cercando di capire dove avremmo mai rallentato….).
Dopo quasi 3 km di salita durante la quale ho implorato pietà e aiuto a tutti i Santi, si arriva in cima al colle e si inizia un percorso di quasi 5 km sulla cresta ( vabbè…) dalla quale si gode davvero di una bella vista sulla vallata e sulle colline. Mentre il mio cicerone mi da un po’ di lezioni di geografia sul posto, e continuiamo a guardare la nostra musa ispiratrice, si arriva luogo che da il nome alla corsa e dove sono piantate le 3 Croci.
Da li, se non ricordo male visto lo stato in cui ci sono arrivato, inizia la discesa.
Disgraziatamente decido di provare a farla tenendo le gambe rigide per salvaguardare il polpaccio…con le stesse movenze di Pinocchio comincio a prendere velocità senza riuscire a rallentare….il mio Garmin comincia a far suonare tutti gli allarmi, il mio socio mi chiede se sono matto ma mi viene dietro. Riparto ad elencare tutti i santi del calendario come prima ma con intenti meno pacifici, superiamo di slancio la nostra musa senza neanche riuscire a voltarci a guardarla e dopo 3 km di discesa si arriva in piano, dove ci aspettano altri 3 km prima del traguardo.
Lui prosegue al suo ritmo e io in qualche modo riesco a stargli dietro e ad arrivare dentro al campo sportivo dove ci aspetta un ultimo giro di pista e dove lo speaker pronuncia belle parole verso la Corriferrara e il suo fondatore.
Mentre sto per tagliare il traguardo, penso che ce l’ ho fatta, che ora mi aspetta a casa tutto il parentado acquisito per un bel pranzo tutti assieme , che poi dovrò andare a teatro a vedere lo spettacolo dei pirati e poi cantare “stendi i panni “ in mezzo a un nugolo di mamme infoiate per le quali il proprio pargolo è il miglior cantate, ballerino, etc etc del mondo...
….provo a frenare…ma ormai è tardi….taglio anche io il traguardo… 94° in 1.52'25".... 284 gli arrivati.
Per la cronaca vince
DE FRANCESCO LUCA dell’ ATL. MDS PANARIA GROUP con 1h24:22.2
Opto per la gara di Scandiano, abbastanza vicina a Bologna e con un percorso collinare che sembra essere anche molto panoramico.
Alla partenza siamo circa 300 competitivi più tantissimi altri per le varie camminate. Parlano di un totale di 4000 persone ( mi sembra un numero un po’ esagerato ma c’era davvero tanta gente).
La gara si snoda per i primi km dentro alla città e poi sulle prime colline, con un bel colpo d’occhio sui vigneti e campi con già i colori dell’ autunno.
Nel frattempo vengo scavalcato da praticamente tutti i concorrenti ,competitivi e non, compreso un ottuagenario con la zanetta, che però prima dell’ inizio delle salite un po’ più impegnative, svolteranno togliendomi dall’ imbarazzo e liberando la strada…
Dal 9 km il percorso sale in maniera impegnativa, gratificandoti però,complice anche la giornata molto limpida,con un bel panorama sugli appennini già imbiancati.
A metà della salita il polpaccio dx si fa inequivocabilmente sentire…so già che mi porterà fino al traguardo ma so anche che ne pagherò poi lo scotto….d’ altra parte bisogna pur che torni a casa…mi aspetta “banana cocco baobab”…….
Dopo poco mi raggiunge un ragazzo locale che sta preparando la maratona di Reggio e che vedo puntare lo sguardo dove lo punto io....
Iniziamo a fare due chiacchiere ( in realtà lui parla e io quando provo a rispondere emetto solo qualche rantolo indice della mio livello di fiato) e che, conoscendo il percorso, mi da due dritte su dove rallentare un attimo e dove invece poter spingere ( a dire il vero sto ancora cercando di capire dove avremmo mai rallentato….).
Dopo quasi 3 km di salita durante la quale ho implorato pietà e aiuto a tutti i Santi, si arriva in cima al colle e si inizia un percorso di quasi 5 km sulla cresta ( vabbè…) dalla quale si gode davvero di una bella vista sulla vallata e sulle colline. Mentre il mio cicerone mi da un po’ di lezioni di geografia sul posto, e continuiamo a guardare la nostra musa ispiratrice, si arriva luogo che da il nome alla corsa e dove sono piantate le 3 Croci.
Da li, se non ricordo male visto lo stato in cui ci sono arrivato, inizia la discesa.
Disgraziatamente decido di provare a farla tenendo le gambe rigide per salvaguardare il polpaccio…con le stesse movenze di Pinocchio comincio a prendere velocità senza riuscire a rallentare….il mio Garmin comincia a far suonare tutti gli allarmi, il mio socio mi chiede se sono matto ma mi viene dietro. Riparto ad elencare tutti i santi del calendario come prima ma con intenti meno pacifici, superiamo di slancio la nostra musa senza neanche riuscire a voltarci a guardarla e dopo 3 km di discesa si arriva in piano, dove ci aspettano altri 3 km prima del traguardo.
Lui prosegue al suo ritmo e io in qualche modo riesco a stargli dietro e ad arrivare dentro al campo sportivo dove ci aspetta un ultimo giro di pista e dove lo speaker pronuncia belle parole verso la Corriferrara e il suo fondatore.
Mentre sto per tagliare il traguardo, penso che ce l’ ho fatta, che ora mi aspetta a casa tutto il parentado acquisito per un bel pranzo tutti assieme , che poi dovrò andare a teatro a vedere lo spettacolo dei pirati e poi cantare “stendi i panni “ in mezzo a un nugolo di mamme infoiate per le quali il proprio pargolo è il miglior cantate, ballerino, etc etc del mondo...
….provo a frenare…ma ormai è tardi….taglio anche io il traguardo… 94° in 1.52'25".... 284 gli arrivati.
Per la cronaca vince
DE FRANCESCO LUCA dell’ ATL. MDS PANARIA GROUP con 1h24:22.2
MARATONINA DEL MONTE DELLE TRE CROCI 23,750 KM 480D+
1°3'33"
94° SANSONI DIEGO 1.52'25" 4'44" +1'11" 23+4+15
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