martedì 31 marzo 2015

Berliner HalbMarathon: il cielo è biancazzurro sopra Berlino


Berlino, città simbolo della riunificazione tedesca, è oggi un autentico laboratorio culturale in cui si delineano in un fascinoso ed intrigante miscuglio gli stili e le tendenze dell’arte, della musica e del design. Divisa e isolata per decenni, Berlino oggi è giovane, dinamica e seducente più che mai: la sua pulsante vitalità si avverte nei boulevard, nei mercatini delle pulci, negli innumerevoli ristoranti alla moda e nei “kneipen”, i tipici locali berlinesi.
Ma questa vitalità si è avvertita soprattutto domenica 29 marzo, giornata in cui si è corsa la 35esima edizione della Vattenfall Berlin Half Marathon, organizzata dalla SCC-RUNNING Events, rinomata nel panorama europeo ed internazionale per essere una delle mezze maratone più partecipate e veloci al mondo.
Per questa edizione erano previsti circa 30.000 runner provenienti da ben 85 paesi diversi, tanto che le iscrizioni hanno chiuso già nel 2014 registrando il sold out in tempi record.
La prima edizione della Mezza Maratona di Berlino si svolse nel 1984, per intenderci quando la città era ancora divisa dal “Muro”, e si correva nella sola parte est. Da allora, complice fortunatamente un corso della storia all'insegna della libertà e dell'unificazione della città, è diventata un evento imperdibile per tutti gli appassionati della distanza.
L’Expo è stato allestito presso l'International Airport Tempelhof, ora non più operativo e situato nella parte sud del quartiere centrale di Tempelhof-Schöneberg, luogo in cui venne fondata la Lufthansa nel lontano gennaio 1926.
Dati gli ovvi spazi, l'expo era impressionante, quasi dispersivo, ricco di stand di abbigliamento, prodotti alimentari per atleti, birrerie e quel profumo di wurstel che aleggiava per tutto il cortile esterno (che di fatto era parte della pista di atterraggio).
Nota deludente: il pacco gara! Decisamente povero per un evento del genere: solamente una fascia riscaldante per la schiena e due mini spray “Adidas”, sponsor tecnico ufficiale dell'evento.
La maglia dell'evento era acquistabile separatamente al costo di 30 euro!!!
Ma veniamo alla gara.
La partenza è avvenuta alle ore 10.05 da Karl Marx Allee vicino al Kino International, il famosissimo teatro di Berlino, situato nel centralissimo quartiere Mitte.
Il percorso, totalmente cittadino e asfaltato, si è sviluppato per i primi km lungo la storica e splendida via “Unter den Linden“ ove sono disseminati i principali musei e gli edifici risalenti all’epoca imperiale prussiana, arrivando poi alla Porta di Brandeburgo (costruita attorno al 1790), simbolo della città e vero simbolo dell'unità tedesca.
Proseguendo, il percorso ha toccato la Colonna della Vittoria, uno dei monumenti più importanti situato all’interno del parco Tiergarten, il Castello di Charlottenburg, il più grande palazzo storico in stile barocco rimasto a Berlino e Potsdamer Platz, in cui si trova il famoso Sony Center.
La Finish Line si trovava nella stessa zona della partenza, lungo Karl Marx Allee.
La partenza, come spesso accade per eventi di tale portata, è avvenuta a “onde”: la prima composta dal Blocco A (tempi dichiarati entro 1h29'), Blocco B (tempi da 1h29'01” a 1h39'), Blocco C (tempi da 1h39'01” a 1h49'); a seguire la seconda onda con i Blocchi D/E (tempi da 1h49'01” a 2h14') e a chiudere la terza onda con il Blocco F (tempi oltre le 2h14'01”).
Giornata uggiosa, tipicamente autunnale, con una pioggia fine che ha accompagnato gli atleti nel riscaldamento pre gara, unitamente ad un vento a tratti letale.
Aspetti che, col senno di poi, hanno compromesso le prestazioni di numerosi atleti che hanno iniziato fin da subito la propria corsa con muscoli freddi e contratti.
Di sicuro sono aspetti ininfluenti per i top runner, tanto che, al debutto sulla distanza, il 21enne etiope Berhanu Legese vince a sorpresa in 59'45” precedendo allo sprint di un secondo il keniano David Kosgei. Terzo il favorito della vigilia, l’altro etiope Abraham Cheroben in 59'49” a precedere di dieci secondi il keniano Richard Mengich.
Tra le donne s’impone ottimamente la 21enne keniana Cynthia Chepchirchir Kosgei in 1h10'52” (pb), precedendo la connazionale Elizeba Cherono di quattro secondi. Terzo posto per la svedese Isabellah Andersson in 1h10'56”, in testa per i primi 15 chilometri.
Come predetto, la gara è stata flagellata dal forte vento che ha notevolmente rallentato i corridori soprattutto nei primi 10 chilometri con passaggio della testa della gara al 10 km in 28'30”. Migliori le condizioni nella seconda parte della gara, con transito al 15° km in 42'40” dei primi cinque: Legese, Kosgei, Cheroben, Mengich e l’altro keniano, Abraham Kipyatich.

La gara si è decisa all’ultimo chilometro quando Legese e Kosgei hanno staccato gli altri fuggitivi, risolvendo la sfida in uno spettacolare sprint.
La gara femminile, ha visto, come accennato, il dominio della svedese Andersson nei chilometri iniziali: passaggio al 10 km in 33'31”, con 9 secondi di vantaggio sulle inseguitrici, che tuttavia hanno cominciato la rimonta concretizzatasi proprio al 15° km quando le due keniane Kosgei e Cherono sono passate in 50'31”, lasciandosi alle spalle la svedese. Nel finale della gara l’azione decisiva della Kosgei, che ha così migliorato il suo personale di oltre due minuti.
Non solo Kenya o Etiopia: in questa 35esima edizione che ha visto 14.813 finisher, anche l'Atletica Corriferrara era presente ed egregiamente rappresentata.
Ben otto i portacolori: Fardella, Ghandour, Garbellini, Gavioli e Ricci per gli uomini; Alebbi, Marchi e Piva per le girls.
Primo della combriccola il nostro Marcello Garbellini che taglia il traguardo in 1h28'34”, piazzandosi 834° assoluto e 180° di categoria.
A seguire Andrea Ricci con un crono “svizzero” di 1h33'30” (1574° assoluto/155° cat.), risultato che gli consente di stabilire il proprio personal best, 44” in meno rispetto al pb ottenuto a febbraio a Verona.
Qualche minuto dietro Alessandro Fardella che ha chiuso la sua “spiacevole” avventura berlinese in 1h36'41” (2191° assoluto/339° cat.), complice una contrattura al polpaccio poco dopo il 5° km di gara che gli ha compromesso non di poco la prestazione sino a quel momento condotta ad una media di 4'19”/km.
Subito a seguire un gioioso Yasser Ghandour in 1h38'01” (2501° assoluto/451° cat.) che, complici le abbuffate di cibo libanese ed il clima di festa lungo il percorso, riesce ad ottenere un crono ampiamente sopra alle proprie aspettative iniziali.
A chiudere il team maschile è stato lo smemorato Marco Gavioli in 1h42'27”, di poco superiore al proprio pb, crono non rilevabile dalla classifica ufficiale in quanto il proprio chip ha risentito più di lui del cambio dell'ora notturna, preferendo così rimanere in dolce riposo sul comodino della camera d'albergo!
Prima delle donzelle, con 2h02’41” è arrivata Monica Alebbi; pochi istanti dopo, alla sua prima mezza maratona, una tenace Barbara Marchi (caricata a molla dal suo vulcanico Ricci) che ha chiuso in 2h03'33” (303° cat.), un po' “robotica” a fine gara ma molto emozionata e soddisfatta.
A seguire, in 2h21'30” (888° cat.), ha tagliato il traguardo Francesca Piva, soddisfatta per aver portato a termine una gara per lei difficile e piena di interrogativi a causa di un recente infortunio che le ha compromesso tutta la preparazione.
Come sempre i nostri ragazzi hanno dato il massimo in quel momento: chi lottando contro i crampi, chi contro il freddo e il vento, chi contro se stesso, ma tutti desiderosi di tagliare un prestigioso traguardo per rifugiarsi, meritatamente, tra brezel e birra!
Bravi ragazzi: si può dire che, nonostante tutto, il cielo è stato “biancazzurro” sopra Berlino
Marcello Garbellini


CLASSIFICA 

BERLINO km 21,097
834°
 GARBELLINI MARCELLO
1h28'34" 4'11"/km 21+18
1574°
 RICCI ANDREA
1h33'30'' 4'25"/km 21+15
2191°
 FARDELLA ALESSANDRO
1h36'41'' 4'34"/km 21+14
2501°
 GHANDOUR YASSER
1h38'01" 4'38"/km 21+13
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 GAVIOLI MARCO
1h42'27'' 4'51"/km 21+10
3056°
 ALEBBI MONICA
2h02'41" 5'48"/km 21+5
3215°
 MARCHI BARBARA
2h03'33" 5'51"/km 21+4
6507°
 PIVA FRANCESCA 
2h21'30" 6'42"/km 21+0








P.C.