lunedì 2 marzo 2015

A CORRIFERRARA A SPASSO NEL TEMPO 21

21° PUNTATA – LA PIAZZA TRA STORIA E MISTERO

 
Dopo Palazzo San Crispino, ecco apparire agli occhi del nostro maratoneta lo splendido campanile della Basilica di San Giorgio.

Campanile duomo di Ferrara
 
Gli Estensi commissionarono l'opera ad uno dei massimi architetti rinascimentali, Leon Battista Alberti, che più volte fu a Ferrara.
In marmo bianco e rosa, a quattro ordini, fu eretto tra il 1451 e ed il 1493, ma è rimasto incompleto e lo stesso progetto originario, che certamente prevedeva una cuspide sulla sua sommità, non venne mai trovato.
Sulla piazza si affaccia anche un teatro, il “Teatro Nuovo” (attualmente in fase di ristrutturazione), una delle tante opere di epoca fascista presente a Ferrara.

Il Teatro Nuovo
Costruito tra il 1920 ed il 1926 (solo la facciata fu terminata nel 1931), venne inaugurato il 3 gennaio 1926 con la commedia di Umberto Giordano, “La cene delle beffe”. Il progetto venne realizzato dall'Ing. Sesto Boari, anche se pare, sotto la supervisione del fratello, l'ingegnere ed architetto Adamo. Su quest'ultimo è giusto spendere qualche parola, perché stiamo parlando di uno dei massimi progettisti del primo novecento a livello mondiale.
Dalla natìa Marrara (piccola frazione a pochi km da Ferrara), si sposta a Bologna (dopo aver fatto il biennio all'università di Ferrara) per laurearsi in ingegneria civile nel 1886 e da qui, ha inizio il suo girovagare per il mondo, per dar sfogo alla sua curiosità, alla sua voglia di emergere nel settore delle costruzioni.
Come prima tappa, volò in America.......Brasile, poi Argentina, Uruguay e quindi Stati Uniti, ma è in Messico dove comincia a salire agli onori della cronaca; nel 1902 gli viene commissionata la costruzione del Palazzo delle Poste ed il teatro Nazionale di Città del Messico, opere che lo portarono a diventare uno dei più importanti architetti del paese.
 
Una volta tornato in Europa, partecipò al concorso per la realizzazione dell'edificio della “Società delle Nazioni” di Ginevra (l'antesignana delle “Nazioni Unite”) ottenendo una delle nove menzioni d’onore.
A Ferrara non tornò più stabilmente, ma fissò la sua residenza a Roma (dove morì il 22 febbraio 1928) ma con la sua città natale mantenne sempre un forte legame.
Ed ora, dopo cenni di storia, giriamo pagina e passiamo ad un fatto di cronaca, cronaca locale agli inizi, ma che più passa il tempo, più si sta trasformando in un groviglio tra leggenda e mistero.
Il teatro Nuovo ha una parete in comune con una farmacia (anch'essa affacciata sulla “nostra” piazza), una attività storica del centro cittadino, che alcuni anni fa (stiamo parlando della metà degli anni '90), il proprietario decise di ristrutturare.
Scava e pulisci, pulisci e scava finché.... ad un certo punto, sul retro del negozio, una grande scoperta...... fra lo stupore dei proprietari e dipendenti del negozio, degli addetti del cantiere.... ecco emergere tra la sabbia e la polvere, i resti ossei di alcuni cavalieri, presumibilmente 12, sepolti a testa in giù con le relative armature e cavalli.
Ne venne dato l'annuncio con notevole enfasi sulla stampa locale, per Ferrara la scoperta aveva la stessa valenza che ebbe per la Cina la scoperta dell'Esercito di terracotta ma poi.........................
Ecco la nascita della leggenda, perché ormai di leggenda si può parlare...........di questi cavalieri oggi non ne parla più nessuno.....nessuno sa......nessuno dice... lo stesso Museo Archeologico di Ferrara dice di non saperne nulla, ma quindi.... dove sono finiti? Chi li ha portati via? Ma allora, sono stati realmente trovati? 

La Farmacia
 
Per la risposta, forse dovremo rifarci al Manzoni......“ai posteri l'ardua sentenza”.........così almeno, verrebbe da dire.
 
Dopo questo tocco di mistero ritorniamo alla realtà, con il nostro amico vogliamo vedere il punto di partenza della Ferrara Marathon, quindi, camminando sul “listone”, andiamo verso Via Martiri della Libertà, ma non possiamo però, non soffermarci qualche minuto, davanti ad un altro “unicum” di Ferrara......... quella serie di negozi addossati alla cattedrale (avete mai visto una cosa del genere nel duomo di un'altra città?), per definizione “la loggia dei merciai”, anche se in passato, spesso venne utilizzato il nome di “loggia degli strazzaroli”. 

La loggia dei Merciai
 
Venne costruita alla fine del 1400, e se da un lato questa fila di negozi sono oggi parte integrante della vita cittadina e dei quali non potremo più farne a meno, è anche vero che la sua costruzione ci impedisce di vedere alcuni elementi artistici della parete esterna sud del nostro duomo, in particolar modo, l'antico zoccolo di marmo che costeggia in tutta la sua lunghezza la cattedrale.
A dir la verità, qualche piccola porzione, la possiamo ammirare oggi, anche se probabilmente non in maniera gratuita (possiamo entrare in un negozio senza comprare nulla?), perché per riuscirci, dobbiamo entrare in alcune di queste attività commerciali dove, durante alcuni lavori di ristrutturazione, è stato portato alla luce ed è possibile rivederlo.
Ed ora dirigiamoci verso il piazzale della Cattedrale, è il momento di parlare del duomo di Ferrara.

Il luogo di culto più importante della città nasce nel 1135, e se ha subito varie ristrutturazioni, anche radicali, nei secoli, non ha mai mutato i suoi volumi, e nei primi decenni della sua vita, fu il più grande edificio religioso del nord Italia.
Parlare della cattedrale non è semplice visto che sarebbero innumerevoli le cose da raccontare e quindi ci soffermeremo solo su quelle principali.
E' d'obbligo sicuramente menzionare chi furono i finanziatori dell'opera, a partire da Guglielmo degli Adelardi ed il principe Federico Giocoli, membri di due delle più importanti casate di Ferrara dell'epoca.
E da Guglielmo e Federico....... alla prossima settimana.


Alessandro Polesinanti