Riprendiamo
il nostro maratoneta davanti al Duomo di Ferrara, alle prese ancora,
con i due principali benefattori, (forse oggi si direbbe “Sponsor”),
della costruzione della nostra cattedrale, Federico Giocoli e
Guglielmo II degli Adelardi.
Appartenenti
entrambi a casate influenti nella Ferrara medievale, ma è certamente
il secondo quello che merita alcune righe a ricordo.
Guglielmo,
ai più sconosciuto, è certamente da annoverare tra i personaggi di
Ferrara di maggior rilievo.
Partecipò
alla II crociata, al suo ritorno a Ferrara, fece costruire la chiesa
di Santa Maria Annunciata di Betlemme (l'attuale chiesa di Mizzana),
per poi donarla all'ordine dei Cavalieri Templari, chiesa nella quale
fu inizialmente sepolto dopo la sua morte.
Fu
tra i principali oppositori della famiglia Salinguerra per il dominio
di Ferrara, e fu colui che venne scelto a rappresentare Ferrara, per
accogliere Papa Alessandro III in visita in città, nel 1177.
Di
Guglielmo possiamo ancora trovare alcune tracce nella cattedrale.
E
visto che il nostro maratoneta non è ancora entrato in duomo,
possiamo vedere immediatamente la prima traccia dell'Adelardi.
Se
alziamo gli occhi sul lato sinistro (in alto) della facciata, quasi
all'angolo con la via a lui intitolata, vi è un piccolo cavaliere e
da sempre si ritiene questo, un omaggio al nostro Guglielmo.
Guglielmo degli Adelardi |
Ma
tutta la facciata della nostra cattedrale è ricca ti particolari
suggestivi
Sopra
la porta di entrata ecco raffigurato il San Giorgio che combatte il
drago
San Giorgio ed il drago |
Per
non parlare dello splendido giudizio universale posto sopra il
protiro
Giudizio Universale |
Poi
chiaramente non possiamo dimenticare la statua di Alberto V (ma di
cui abbiamo già parlato in una delle precedenti puntate) e la sua
bolla............. quindi ora, che la curiosità è montata, non ci
resta che accompagnare il nostro maratoneta all'interno.
La
prima cosa che si nota entrando, è lo stile completamente diverso
tra la facciata esterna e l’interno della cattedrale, questo perché
questi ultimi, sono stati quasi completamente ricostruiti agli inizi
del ‘700 ad opera dell’architetto ferrarese Francesco Mazzarelli.
In
origine la chiesa era a 5 navate contro le attuali 3 e con la
ristrutturazione, venne completamente affrescata ad opera dei pittori
ferraresi Alessandro Mantovani e Virginio Monti (suo allievo), ma
sicuramente l’opera pittorica di maggior pregio si trova
nell’abside, dove Sebastiano Filippi (il Bastianino) ha dipinto il
“Giudizio Universale” .
Ovunque
gettiamo lo sguardo siamo, fin da subito, colpiti dalla magnificenza
del luogo, e non solo per gli affreschi, ad esempio a sinistra,
appena entrati, vi è un bellissimo fonte battesimale, costruito con
un unico blocco di marmo, sulla destra vi è la Cappella della
Madonna delle Grazie con una immagine della Vergine.
Fonte Battesimale |
Ma
è accompagnando il nostro maratoneta verso l’abside che le
sorprese aumentano.
Nella
navata centrale rischiamo ogni volta di calpestare la tomba del
nostro amico Guglielmo degli Adelardi, che sfortunatamente si perde
nell’anonimato della chiesa.
Spostandoci
poi nella navata di destra, ed arrivando praticamente all’uscita
laterale nei pressi del campanile, proviamo a voltare lo sguardo
verso il lato destro dove troviamo un quadro del Guercino,
raffigurante “Il martirio di San Lorenzo”. Sotto a quest’ultimo
sono poi raccolte le reliquie di San Romano.
Quadro del Guercino |
Ma
non tutti sanno (anzi.......forse veramente in pochi) che, se
lasciamo lo sguardo dalla statua del Bovelli e ci giriamo verso
l'altare maggiore, alla sua sinistra, vi è la tomba di un Papa.
Sullo sfondo la tomba di Papa Urbano III |
Ebbene
si, Ferrara è una delle poche città che raccoglie le spoglie di un
Papa, e precisamente quelle di Papa Urbano III.
Siamo
nel 1187, Papa Urbano III (il milanese Uberto Crivelli) è di
passaggio nella nostra città con direzione Venezia quando, proprio
in quelle ore, arriva una tragica notizia........ (siamo nel periodo
delle crociate), Gerusalemme cade nelle mani dei mussulmani.
L'impatto
è così forte che, il fisico già piuttosto minato, non regge alla
scoperta e la morte lo coglie proprio a Ferrara (almeno così dice la
leggenda, ma forse, in maniera meno favolistica, il caso ha voluto
che proprio durante il soggiorno a Ferrara, lo abbia colto un normale
attacco di cuore).
Anziché
portare le spoglie a Roma, venne inumato nel sepolcro tutt'ora
presente in Cattedrale.
Ma
la relazione Ferrara Papato non finisce qui!!!
Vista
la necessità di nominare un successore con estrema urgenza, venne
deciso di nominare, proprio nella nostra basilica, il conclave, dove,
il 25 ottobre 1187, viene incoronato papa Gregorio VIII (il
beneventano Alberto de Morra, 173° papa) , colui che iniziò i
preparativi per la III Crociata in Terrasanta.
Roma
sarà stata “caput mundi” ma anche Ferrara
…........................
Del
Duomo chiaramente ci sarebbero altre mille cose di cui parlare, ma il
Savonarola ci aspetta.
Alla
prossima.
Alessandro
Polesinanti