lunedì 9 marzo 2015

A CORRIFERRARA A SPASSO NEL TEMPO 22

22° PUNTATA – FERRARA ED IL SUO PAPA


Riprendiamo il nostro maratoneta davanti al Duomo di Ferrara, alle prese ancora, con i due principali benefattori, (forse oggi si direbbe “Sponsor”), della costruzione della nostra cattedrale, Federico Giocoli e Guglielmo II degli Adelardi.
Appartenenti entrambi a casate influenti nella Ferrara medievale, ma è certamente il secondo quello che merita alcune righe a ricordo.
Guglielmo, ai più sconosciuto, è certamente da annoverare tra i personaggi di Ferrara di maggior rilievo.
Partecipò alla II crociata, al suo ritorno a Ferrara, fece costruire la chiesa di Santa Maria Annunciata di Betlemme (l'attuale chiesa di Mizzana), per poi donarla all'ordine dei Cavalieri Templari, chiesa nella quale fu inizialmente sepolto dopo la sua morte.
Fu tra i principali oppositori della famiglia Salinguerra per il dominio di Ferrara, e fu colui che venne scelto a rappresentare Ferrara, per accogliere Papa Alessandro III in visita in città, nel 1177.
Di Guglielmo possiamo ancora trovare alcune tracce nella cattedrale.
E visto che il nostro maratoneta non è ancora entrato in duomo, possiamo vedere immediatamente la prima traccia dell'Adelardi.
Se alziamo gli occhi sul lato sinistro (in alto) della facciata, quasi all'angolo con la via a lui intitolata, vi è un piccolo cavaliere e da sempre si ritiene questo, un omaggio al nostro Guglielmo. 

Guglielmo degli Adelardi
 
Ma tutta la facciata della nostra cattedrale è ricca ti particolari suggestivi
Sopra la porta di entrata ecco raffigurato il San Giorgio che combatte il drago 

San Giorgio ed il drago
 
Per non parlare dello splendido giudizio universale posto sopra il protiro 

Giudizio Universale
 
Poi chiaramente non possiamo dimenticare la statua di Alberto V (ma di cui abbiamo già parlato in una delle precedenti puntate) e la sua bolla............. quindi ora, che la curiosità è montata, non ci resta che accompagnare il nostro maratoneta all'interno.


La prima cosa che si nota entrando, è lo stile completamente diverso tra la facciata esterna e l’interno della cattedrale, questo perché questi ultimi, sono stati quasi completamente ricostruiti agli inizi del ‘700 ad opera dell’architetto ferrarese Francesco Mazzarelli.
In origine la chiesa era a 5 navate contro le attuali 3 e con la ristrutturazione, venne completamente affrescata ad opera dei pittori ferraresi Alessandro Mantovani e Virginio Monti (suo allievo), ma sicuramente l’opera pittorica di maggior pregio si trova nell’abside, dove Sebastiano Filippi (il Bastianino) ha dipinto il “Giudizio Universale” .
Ovunque gettiamo lo sguardo siamo, fin da subito, colpiti dalla magnificenza del luogo, e non solo per gli affreschi, ad esempio a sinistra, appena entrati, vi è un bellissimo fonte battesimale, costruito con un unico blocco di marmo, sulla destra vi è la Cappella della Madonna delle Grazie con una immagine della Vergine. 



Fonte Battesimale

 
Ma è accompagnando il nostro maratoneta verso l’abside che le sorprese aumentano. 
 
Nella navata centrale rischiamo ogni volta di calpestare la tomba del nostro amico Guglielmo degli Adelardi, che sfortunatamente si perde nell’anonimato della chiesa.
Spostandoci poi nella navata di destra, ed arrivando praticamente all’uscita laterale nei pressi del campanile, proviamo a voltare lo sguardo verso il lato destro dove troviamo un quadro del Guercino, raffigurante “Il martirio di San Lorenzo”. Sotto a quest’ultimo sono poi raccolte le reliquie di San Romano. 
Quadro del Guercino

Reliquie di San Romano






Qui troviamo anche la statua di Monsignor Ruggero Bovelli, arcivescovo a Ferrara tra il 1930 ed il 1954, personaggio che ebbe un ruolo molto importante nella difesa della città durante il secondo conflitto mondiale.

Statua di Mons. Bovelli

Ma non tutti sanno (anzi.......forse veramente in pochi) che, se lasciamo lo sguardo dalla statua del Bovelli e ci giriamo verso l'altare maggiore, alla sua sinistra, vi è la tomba di un Papa.

Sullo sfondo la tomba di Papa Urbano III
Ebbene si, Ferrara è una delle poche città che raccoglie le spoglie di un Papa, e precisamente quelle di Papa Urbano III.
Siamo nel 1187, Papa Urbano III (il milanese Uberto Crivelli) è di passaggio nella nostra città con direzione Venezia quando, proprio in quelle ore, arriva una tragica notizia........ (siamo nel periodo delle crociate), Gerusalemme cade nelle mani dei mussulmani.
L'impatto è così forte che, il fisico già piuttosto minato, non regge alla scoperta e la morte lo coglie proprio a Ferrara (almeno così dice la leggenda, ma forse, in maniera meno favolistica, il caso ha voluto che proprio durante il soggiorno a Ferrara, lo abbia colto un normale attacco di cuore).
Anziché portare le spoglie a Roma, venne inumato nel sepolcro tutt'ora presente in Cattedrale.
Ma la relazione Ferrara Papato non finisce qui!!!
Vista la necessità di nominare un successore con estrema urgenza, venne deciso di nominare, proprio nella nostra basilica, il conclave, dove, il 25 ottobre 1187, viene incoronato papa Gregorio VIII (il beneventano Alberto de Morra, 173° papa) , colui che iniziò i preparativi per la III Crociata in Terrasanta.
Roma sarà stata “caput mundi” ma anche Ferrara …........................

Del Duomo chiaramente ci sarebbero altre mille cose di cui parlare, ma il Savonarola ci aspetta.


Alla prossima.

Alessandro Polesinanti