La
finish line infatti sarà all’interno della “ciudad de las artes y las ciensas”,
uno dei maggiori poli attrattivi per i turisti; il segno tangibile e definitivo
dell’uscita dei Valenciani da una realtà confinata e provinciale verso il mondo
moderno e globalizzato. L’intero polo raggiunge un’estensione di 35 ettari che
per essere visitato richiede non meno di una giornata intera.
Sia
la partenza che l’arrivo nonché le attività parallele alla gara si terranno in
questo complesso architettonico, senza dubbio uno dei più spettacolari del
nostro secolo, e gli atleti raggiungeranno il traguardo correndo letteralmente
sulle acque situate di fronte al Museo Principe Felipe attraverso una
piattaforma di oltre 150 metri di lunghezza e 8 di larghezza.
Ed
è su questa passarella che dovranno portare a casa, ognuno con i suoi
obiettivi, la propria maratona personale i nostri 3 di Corriferrara: Mariasole
Veronesi, Paolo Callegari ed il debuttante Andrea Ricci.
Una
maratona dal percoso (dicono) velocissimo che si presta a risultati
cronometrici di alto livello.
A
pochi giorni dal via abbiamo sentito i nostri portacolori sulle loro
impressioni e su cosa si aspettano da questa imminente sfida.
Innanzitutto, perché Valencia?
Mariasole:
“Valencia perché è una città meravigliosa, il percorso promette molto bene,
l'arrivo è spettacolare. Una maratona è un grande evento e merita di essere
fatta in un luogo che ti lasci qualcosa dentro, per cui per me si tratta
proprio di un evento eccezionale e non di una gara qualsiasi, per questo se le
condizioni fisiche me lo permettono faccio due maratone l'anno!”
Andrea:
“ci pensavo già da tempo di fare la mia prima maratona e doveva essere in una
location motivante. L’amico Maurizio Piergentili mi chiedeva spesso di fare
qualcosa insieme e verso fine luglio tornando da un giro sulla mura con una
caviglia come un melone di Gavello e pensando al mio commercialista che mi
aveva appena comunicato gli importi delle tasse mi son detto: tanto devo
morire, allora che muoia a Valencia in maratona.”
Paolo:
“non sono solito girare all’estero per fare maratone, finora ho corso solo a
New York e la Nizza-Cannes fuori dai confini nazionali. E proprio a Cannes
giusto un anno fa con il gruppo con cui eravamo andati è balzata l’idea di fare
Valencia. Poi la cosa è finita lì fin quando lo stesso Maurizio, amico comune
di me e Andrea, ha rilanciato l’idea nei mesi scorsi di provare a comporre un
gruppo e nell’indecisione se andare a Torino con gli altri compagni o in Spagna
alla fine la scelta è caduta su questa. E sono veramente contento della scelta,
un’occasione da cogliere al volo.”
Mariasole:
“all’attivo ho 4 maratone, ho fatto il mio PB in maratona a Torino 2013 in
4h03’41”. Bellissima e consigliatissima anche per chi si porta al seguito amici
o parenti”
Andrea:
“Valencia è la mia prima maratona, finora la gara più lunga che ho corso è stata la Cortina-Dobbiaco di 30 km”
Paolo:
“Valencia sarà la 19a, la prima a Ferrara nel 2003. Il mio record a Roma l’anno
scorso, l’unica sotto le 3 ore. 2h58’51”
Come ti sei preparato/a?
Mariasole: “purtroppo la
mia preparazione per questa maratona è stata fatta "ad canis cazzum",
scusate il latinismo, ma ho studiato dalle suore!
Non ho avuto la testa e
il tempo per fare un bel lavoro, sono partita dalla tabella del 2013 concessami
dal buon cuore di Nino Sarno, abbandonata per motivi di mancanza di tempo e mi
sono affidata in un secondo momento ad una tabella di una grande amica, che per
non sputtanarla non citerò se non a gara avvenuta solo per ringraziarla
pubblicamente, se le cose andranno bene”
Andrea:
“deciso di farla, mi sono rivolto ad un runner gira mondo che condivide il mio
spirito: Gara=Vacanza/Ricordo!
Mi sono fatto dare sua “FardTabella” e ho cominciato a macinare Km. Ho letto tanto, sugli aspetti e aspettative di una maratona ed ho inserito un po' di lavori di qualità che in passato mai avevo fatto”
Mi sono fatto dare sua “FardTabella” e ho cominciato a macinare Km. Ho letto tanto, sugli aspetti e aspettative di una maratona ed ho inserito un po' di lavori di qualità che in passato mai avevo fatto”
Paolo:
“correndo molto e non smettendo mai. Per chi mi conosce sa che corro 12 mesi
l’anno senza soste, faccio molte gare (troppe? Ma io mi diverto così…) che mi
danno la qualità e in allenamento mi basta solo mantenere i km nelle gambe. Poi
negli ultimi tempi ho fatto un paio di “lunghi” oltre i 30 km, un 32 ed un 35
che direi che sono andati molto bene.
Oltre che a lavori di qualità più specifici a volte da solo, a volte in
compagnia sulla ciclabile del Burana con Nino e Matteo che sono quelli il cui
mio passo si avvicina di più. Mi sono mancati i collinari, ma quelli non riesco
mai a trovare occasione di farli”
La preparazione come è andata?
Mariasole:
“sono preparata, le gambe ci sono, so che una volta che il motore è partito
difficilmente si ferma, se non per forze di causa maggiore...”
Andrea:
“mi sento preparato, motivato!!!”
Paolo:
“direi molto bene, delle tante maratone che ho corso forse non mi sono mai
preparato così bene senza nessun acciacco a tormentarmi in determinati momenti.
L’anno scorso quando feci il tempo a Roma ebbi parecchi problemi ad un mese
dalla gara al punto da metterne in dubbio la partecipazione, poi, e non so
nemmeno come, sparì tutto e andò stupendamente. Stavolta sono veramente
contento di quel che ho fatto, sono in forma”
Andrea:
“mi aspetto....? Te lo posso dire solo quando avrò al collo la medaglia del
Finisher!!!”
Paolo:
“di fare un bel tempo, mi sono preparato per quello. Poi se verrà anche il
personale sarà la ciliegina sulla torta, una bellissima emozione da condividere
con tutti quelli che mi vogliono bene, anche se purtroppo sono costretto a
convivere per forza maggiore con situazioni extra corsa che portano via energie
mentali in certi casi fondamentali per ottenere buoni risultati”
Tensioni o paure pre gara?
Mariasole:
“sono emozionata perché per me la maratona è "tanta roba", è un
bellissimo viaggio fatto in compagnia dei miei pensieri, mi regala/ha regalato
la consapevolezza di poter fare tutto quello che voglio, basta volerlo e
impegnarsi per questo la consiglio a tutti, se lo spirito è quello giusto è un
grande insegnamento di vita! Si capisce che non sono un'atleta e che no ho
velleità, vero?”
Andrea: “tanta tensione
e francamente una discreta ma positiva paura, ed è la cosa più bella degli
ultimi giorni prima della sfida, quando la preparazione ti ha sfiancato
fisicamente e mentalmente. L' arrivo di Valencia è una delle cose che mi hanno
portato a fare tanti sacrifici!
Barcollerò ma non Mollerò!”
Barcollerò ma non Mollerò!”
Paolo: “ne ho corse
tante ormai, francamente come mi accade sovente negli ultimi anni non ci sto
nemmeno pensando a domenica prossima…una volta era diverso, la sentivo molto di
più la gara nell’avvicinarsi all’evento. Forse perché altri pensieri distolgono
la mente e comunque perché penso che il vero successo di una maratona è
portarla a termine. Non importa il tempo, se 3h o 3h15’, la vera gioia la si
prova nel momento che stai per tagliare quella linea del traguardo a cui pensi
ripetutamente e maledettamente durante la sofferenza che provi negli ultimi km
di gara. Quel obbiettivo che metro dopo metro di avvicina sempre più ma che
per raggiungerlo bisogna tirare fuori tutto quello che si ha nelle gambe e
soprattutto nella propria testa.
Poi è ovvio che si
cerca di tirare sempre fuori il meglio di se per spuntare il miglior tempo
possibile, ma in tanti anni di corsa ho imparato che non bisogna mai rimanere
delusi più di tanto dai tempi che si fanno in gara, perché ci saranno sempre
gare in cui andrai benissimo e gare che non andranno affatto bene. E da ogni
gara devi trarre nelle conclusioni l’insegnamento per fare meglio la volta
successiva, quindi anche se questa maratona non segnerà il tempo che mi sono
immaginato non penso affatto che per me sarà un problema. Intanto arriviamo
alla fine, poi faremo il bilancio senza nessun dramma se non dovesse arrivare
il risultato per cui mi sono preparato”
Andrea: “tattica: parto
piano, parto piano, parto piano... poi... Posso non dirlo?
Ho tabellizzato per 16
settimane, obbiettivo: 1) finire 2) 3h 30', se poi per sbaglio faccio meglio
del Coach, non lo dico a nessuno...”
Paolo
: “devo tentare di abbassare il tempo di Roma 2013, fra l’altro fatto su un
percorso molto più duro che non quello di Valencia. Allora passai alla mezza in
1h26’30”, stavolta ho pensato di provare a passare sotto 1h28’ e ai 30 attorno
alle 2h05’, sempre comunque 1’ più lento di allora dove poi persi qualcosa nel
finale anche per via del percorso molto difficile. Qui nel finale punterei a
mantenere quel che ho messo da parte, ma una maratona è talmente imprevedibile
che non la si può studiare a tavolino… Pure l’anno scorso a Cannes feci tutti i
passaggi giusti fino al 30° km poi si scatenò una bufera di vento contrario a
80km/h e feci 3h07’…Non so nemmeno in partenza a quanta gente sarò dietro e se
perderò tempo prezioso. E a Roma però ero 4 chili in meno, vedremo…ma il tempo
finale non sarà decisamente un problema…”
Assieme ai nostri 3
maratoneti il gruppo dell’Atletica Corriferrara vedrà al via anche altre 3
girls nella non competitiva di 10 km, gara alla quale le iscrizioni hanno già
chiuso ad 8000 partecipanti: Angela Leonardi, Barbara Talmelli e Barbara
Marchi.
Inutile anche qui stare
a raccontare di quanto entusiasmo aleggi nei loro stati d’animo, visto che
comunque anche per loro ci sarà lo stesso percorso sia in partenza che in
arrivo della maratona in uno scenario veramente con pochi eguali.
Alla prossima settimana
per il resoconto di come sarà andata…
(Paolo Callegari)
Corriferrara con l'amico Maurizio Piergentili |