San Francesco Marathon 2025: quando la corsa incontra lo Spirito
Assisi, 23 novembre 2025 — Nel cuore dell’Umbria, dove le pietre rosa riflettono ancora il passo lieve del Poverello, si è svolta la San Francesco Marathon, un evento che ha unito corsa, spiritualità e la magia senza tempo dei luoghi francescani. Maratona e mezza maratona hanno chiamato podisti da tutta Italia proprio nell’anno del Giubileo, trasformando le strade tra Santa Maria degli Angeli, Assisi e Spello in un pellegrinaggio sportivo fatto di fatica, contemplazione e panorami mozzafiato.
Si racconta che, nei giorni precedenti, una neve improvvisa , la “sorella neve” tanto cara al Cantico, abbia imbiancato il Monte Subasio, quasi a voler benedire il percorso. E come in una leggenda moderna, il sole è poi tornato a illuminare la domenica della gara, rendendo l’atmosfera luminosa, intensa, quasi sospesa.
La partecipazione di Corriferrara
Tre atleti della Corriferrara hanno onorato l’evento:
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Vittorio Cavallini – Maratona
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Ottorino Malfatto – Mezza maratona
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Mario Boarati – Mezza maratona
Il loro viaggio sportivo e spirituale si intreccia perfettamente con lo spirito francescano di questa gara inaugurale.
Le parole di Ottorino Malfatto 
"2025 anno del Giubileo. Assisi ha unito sport e spiritualità e panorami mozzafiato numerosi podisti che si sono cimentati nei diversi percorsi, maratona, half marathon e 10km.Appena ho visto che facevano la prima half marathon di San Francesco io e il mio amico Boarati abbiamo deciso subito di partecipare . E di approfittarne per visitare quei posti così pieni pace e spiritualità e tanta storia. Siamo partiti con tempo incerto appena passata La Romagna abbondante nevicata quasi fino ad Assisi ma domenica mattina il sole splendeva anche se le temperature era rigidi siamo partiti da Santa Maria degli angeli alle nostre spalle la bellissima basilica di San Francesco che sembrava che benedisse tt i partecipanti. Abbiamo anche incontrato un altro runner Corriferrara Cavallini che faceva la maratona. Il percorso suggestivo,tutto su falso piano,con panorami mozzafiato solo il ristoro finale molto spartano.Il mio tempo è di 1e59 ,nono di categoria Boarati 1e50 quarto di Categoria. Un altra bella esperienza da mettere nel cassetto dei ricordi, in attesa di nuove avventure. Arrivo sempre a Santa Maria degli Angeli."
Le sue parole restituiscono perfettamente l’atmosfera del weekend: un viaggio tra neve, sole, basiliche che sembrano vegliare sui corridori e un percorso che, pur non essendo semplice, ha saputo emozionare.
Il racconto di Vittorio Cavallini 
"Domenica mattina al via della san Francesco Marathon avrebbero dovuto essere presenti sorella neve e fratello vento. Hanno preferito anticipare il loro arrivo a sabato mattina, così Domenica si è presentato fratello sole. Ne è risultata una bella mattina con il sole, fresca alla partenza, meno all'arrivo. Durante la corsa begli sguardi verso Assisi, verso il monte Subasio appena innevato e sulle campagne tra Santa Maria degli Angeli e Spello.
Partenza alle 09:10 da Santa Maria degli Angeli, piccolo giro in zona poi ci dirigiamo verso Spello, giro di boa e ritorno a Santa Maria degli Angeli.
I primi 30 km sostanzialmente pianeggianti, poi tra il 30 ed il 36 kilometro si sono presentate tre o quattro sorelle salite, assieme a sorella fatica. In soccorso sono arrivate le sorelle discese. Alla fine io, fratello sorriso e sorella fatica siamo arrivati insieme da fratello gonfiabile che ci ha accolti a braccia aperte
Nel pacco gara abbiamo trovato una maglia tecnica con manica lunga.
Bella la medaglia finisher
Da segnalare la Santa Messa per runner e famiglie il sabato pomeriggio in Santa Maria degli Angeli."
Il suo racconto, intriso di riferimenti poeticamente francescani, sorella neve, fratello sole, sorella fatica, dipinge una maratona che è molto più di una gara: un percorso di incontro con sé stessi e con la bellezza del creato.
Un evento che lascia il segno
La San Francesco Marathon 2025 entrerà certamente nel novero delle manifestazioni più affascinanti per chi ama correre non solo con le gambe, ma anche con il cuore. Il connubio tra sport e spiritualità, le strade antiche percorse dai pellegrini, la Basilica che veglia sulla partenza e sull’arrivo, e la natura umbra che sa parlare all’anima hanno reso questo esordio un successo carico di significato.
Per gli atleti Corriferrara, l’esperienza si è trasformata in un ricordo prezioso, uno di quelli da custodire… come direbbe Malfatto, “nel cassetto dei ricordi”, in attesa delle prossime avventure.











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