lunedì 24 novembre 2025

Restena Trail

 

Restena Trail – Racconti di una mattina d’inverno

Restena di Arzignano si è svegliata il 23 novembre con quel silenzio tagliente che solo le mattine d’inverno sanno regalare. L’aria era immobile, frizzante, e sulla piana che precede le prime rampe dei colli la brina disegnava sottili ricami sugli steli d’erba. Un clima perfetto per i cuori che battono forte: quello del Restena Trail, appuntamento ormai familiare agli appassionati della corsa in natura, tra boschi, vigneti e sentieri che si arrampicano verso il cielo.

Due le distanze:

  • 25 km e 1.150 m D+, la competitiva, dura e vera come piace agli spiriti montani;

  • 11 km e 250 m D+, la non competitiva, più breve ma non priva del gusto di avventura.

Per Corriferrara, sulla linea di partenza c’erano Michele Tuffanelli nella lunga e Maria Letizia Milani nella 11 km.


La storia di Michele: “Non succede ma se succede…”

Le montagne lo sanno riconoscere chi ci arriva con rispetto. E Michele, quella mattina, aveva il passo giusto, quello di chi accarezza il sentiero invece di sfidarlo.

«Giornata bella freddina a Restena… si parte con almeno -1» racconta con quel tono pacato di chi ha imparato dalla montagna a non alzare la voce. Ma il freddo non gli spaventa: «Le sensazioni sono buone». E come spesso succede tra chi frequenta i Trail, prima dello start ci sono sorrisi, pacche sulle spalle, gli sguardi rapidi che dicono più di mille parole: “Buona gara, ci vediamo là in cima”.

La partenza è allegra, controllata. Michele tiene il passo e le energie strette nella mano come fossero acqua preziosa da non sprecare. Fino al 15°/16° chilometro, tutto fila via liscio: lui, i sentieri, il respiro, il bosco.

Poi arriva quel momento che, nelle storie di montagna, è quasi un rito iniziatico:
un bivio, una balise mancata, un sentiero preso con troppa fiducia.

«Per me, che ho i capelli bianchi e un po’ di esperienza… sbaglio sentiero e non me ne accorgo subito.»
E lì, davanti ai suoi piedi che frenano e al bosco che sembra ridere piano, scatta l’attimo di consapevolezza: si torna indietro, ma la frittata è fatta.

Gli amici runner lo passano uno a uno, come piccole luci colorate che scivolano via sul sentiero giusto. Ma Michele non si perde d’animo: «Vabbè, non fa niente… mi sono divertito comunque.»

E forse è proprio questo il segreto del trail: non la perfezione, ma il viaggio.


Letizia: piccoli passi verso grandi cime

Sulla 11 km, anche Maria Letizia Milani ha lasciato la sua impronta fresca sulla terra gelata. Una gara gestita con intelligenza, buon ritmo e il sorriso di chi sta costruendo, chilometro dopo chilometro, una base solida per sfide più grandi.
Un ottimo allenamento e un altro passo avanti verso le competitive future.


Il bilancio di una mattina speciale

Il Restena Trail è stato, anche quest’anno, un intreccio di storie semplici e vere: il freddo che punge, la fatica che scalda, gli errori che insegnano, la natura che abbraccia. Per Corriferrara, una giornata da ricordare: Michele con il suo episodio da raccontare al prossimo ristoro, Letizia con più esperienza e sicurezza nelle gambe.

E la montagna, come sempre, lì a osservare tutto dall’alto, senza giudicare, custode silenziosa di ogni passo.







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