mercoledì 1 marzo 2017

24 ORE UP & DOWN MONTE PREALBA - GAGLIARDI: "questa volta l'ho fatta grossa"


Per una volta mi stimo .....e mi stimo parecchio, non ho fatto nulla di trascendentale forse, ho solo corso quasi ininterrottamente per 24ore sù e giù per una montagna ma non ho certo scalato il K2 (...avrei dovuto fare altri 3 giri per quello), però per una volta mi voglio dare merito di averci creduto "contro" tutto e tutti ...soprattutto contro me stesso e la mia indole (forse) "conservativa", questa volta l'ho fatta grossa e lo sento, lo sento soprattutto nelle gambe e nei piedi che sembrano quelli di uno che ha passeggiato su una mina anticarro.
Di questo weekend "rubato" alla famiglia (senza Lorenzo, senza Monia e facendo "fuga" al compleanno di mio suocero), mi restano tante emozioni vissute quasi senza rendermene conto e poi (oggi) raccontate e rivissute (con malcelato orgoglio).


Partito il venerdì pomeriggio, dopo aver "pagato pegno" il mattino e sfacchinato parecchie squintalate di legname, sono arrivato a Bione e ho sistemato le mie borse nella "suite" riservatami dallo staff (sempre ospitali e attenti), in pratica avevo una camerata tutta per me visto che alla fine quasi tutti (essendo limitrofi o quasi) sono arrivati il mattino del sabato presto, quattro chiacchiere mentre già lo staff predisponeva le strutture e poi cena tutti insieme, servizio completo, accompagnati con minibus organizzazione.

Tutti a nanna presto e poi sveglia alle 6,15 (i ritmi soliti nemmeno in trasferta si perdono) anche per la tensione pre-gara che inizia a sentirsi, sono sempre il solito "cazzaro" ma nonostante gli scarsi risultati/performance sento ugualmente l'agitazione, scendo a piano terra (alloggiavo al 2.0 piano dell'oratorio sede del campo-base) alle 6.30 per ritirare il pettorale e fare colazione.....in tuta e ciabatte (che figo) e con tuta la calma del mondo (si parte alle 10) ma con criterio cerco di ricordarmi tutto per tempo e così dopo colazione torno alla camera e inizio a preparare tutto (e mentre salgo le scale penso che a fine gara forse non riuscirò a salire così agevolmente "sospetto" di non poterne più di salire...).
Preparo lo zaino con materiale obbligatorio e 2 borse a parte da tenere nell'apposita "zona cambio", una con il necessario per la notte (sarà freddo) e l'altra con tutto quello che potrebbe servire (le cosiddette mezze misure, che poi è quello che serve davvero approfittando del passaggio ad ogni giro), mi ungo-incerotto-fascio le dita dei piedi cercando di evitare danni (ma nonostante tutto non sarà così) e tutto quello che non mi serve lo riporto in auto (insieme, immancabilmente, a qualcosa che sarebbe potuto servire....tipo accappatoio ciabatte e bagnoschiuma che sono poi andato a prendere scalzo ed in mutante a fine gara....EBETE).

Ore 10 countdown e si parte, siamo noi della 24 e quelli della 12 (la 6 parte alle 14) circa una 80ina di atleti, non ho fatto nessun sopralluogo del percorso (ho preferito la sorpresa) e meglio così perchè da subito si sale e si sale parecchio ancora in paese prima di prendere il sentiero (in 4km circa quasi TUTTO il dislivello) tra una rampa e l'altra c'è un pratone infinito che però permette di ammirare "dove stiamo andando", complice la giornata di sole la cosa è piacevolissima (nei primi giri) e poi permette di riordinare le idee (nei successivi giri) o di "pregare Santa Tenacia"(negli ultimi giri)


Finito questo tratto si comincia a salire tosto, prima nel bosco, poi in una zona un poco più aperta e sassosa per poi arrivare al clou del tracciato.......il calvario con tanto di cartelli ad hoc, inizialmente presi con spirito cabarettistico e poi diventati dei veri e propri riferimenti, da quel punto 1km o poco più di SURPLACE per arrivare alla cima ed all'agognato ristoro del "GPM"



Da qui però si gode un panorama spettacolare, un passo prima sei in apnea per la salita (anno scorso dritto per dritto, quest'anno zigzagando per il bosco ripidissimo.....e non saprei scegliere) e un passo dopo lo sei per il panorama, foto di rito (al secondo giro, al primo ero troppo preoccupato di prendere tutti i riferimenti) e poi un'altra piccola e perfida rampetta (con ultimo cartello "beffardo") e finalmente il ristoro con controllo chip. La sosta è piacevole per un godereccio come me ed i ragazzi del servizio sempre carichi, dentro una mini-santuario (San Vigilio) con annesso caminetto nell'atrio (acceso già dal mattino) trovo dituttounpoco, ma il bello verrà all'imbrunire con polenta e formaggio, grappe e bombardino (per i più coraggiosi...io no), questo ristoro nel corso dei miei giri sarà un fondamentale per riprendersi e pianificare tenacemente di affrontare una nuova "eroica"salita


Uscito dal ristoro, all'incrocio con chi sta arrivando scambio un veloce saluto/incitamento e mi lancio a capofitto nella discesa, nei primi giri con molta spinta e voglia di recuperare tempo (in discesa recupero quello che perdo in salita...nel mio piccolo) poi successivamente soprattutto nella notte con molta circospezione (visto il fondo e le gambine di burro).

Altro fornitissimo ristoro (dove nella notte mi sono fermato anche per una zuppa calda) con relativo controllo chip e poi si scende ancora per giungere al campo base dove, con estrema precisione ed attenzione siamo "bippati" sia in entrata che in uscita da un eroico bambino (8 anni circa) che ha "abbandonato" il presidio forse solo qualche ora notturna ma per il resto ha svolto un compito egregio, giustamente sottolineato da un orgoglioso presidente Ivan Freddi prima delle premiazioni).
Primo giro 1.32' e rotti comprese soste e forse per l'adrenalina (leggasi foga/poca esperienza/sboronaggine) non mi fermo e riparto immediatamente, alla prima curva "pago" subito e mi metto buono di passo sulla strada in salita (fantozzianamente come mio solito), seguono passaggi tra 1.50' e 2.10' per poi "decadere" fino a 2.45 per le soste ai ristori sempre più lunghe e qualche "passacuore" sdraiato nel bosco (2 mezzorette), la bella giornata di sole sfocia infatti in una stupenda notte stellata (come la sera precedente) a completamento di un weekend meteorologicamente perfetto.

Continuo a correre ininterrottamente ora con la sola tenacia (in partenza ho "scommesso" di fare almeno 9 giri.....in realtà mi sono stati "quasi" imposti per essere meritevole) a volte la testa mi suggeriva di tener botta, che potevo anche arrivare a 10 giri altre volte non credevo nemmeno di finire il 7.o ma intanto tra un conteggio temporale sballato e un pensiero a casa (cercando di tenere Monia aggiornata sui miei parametri vitali....) continuavo a macinare km e salite, discese e passaggi sempre più difficili (con qualche innocuo scivolone) tra i sassi e ripidi valloni erbosi.
E così gira gira come un "criceto di montagna" è arrivata l'alba e il paesaggio ha ripreso colore dopo una notte di lucine (frontali) che si rincorrevano sempre più solitarie (molti si sono fermati vinti dalla stanchezza o dal sonno), alle 6.20 terminato il giro 8 mi son fermato a cambiarmi (per la seconda volta quasi completamente) e, scartata la pazza idea di farne altri 2 ed arrivare a 10 nel tempo limite compreso quarto d'ora accademico, con calma e forza di volontà ho ripreso l'ultima ascesa dopo una lauta colazione di "sicurezza", la notte passata insonne infatti mi aveva regalato uno stato di leggero malessere simile a quello patito al Passatore lo scorso anno e così ho anche capito che quello che mi è capitato allora era di sicuro causato soprattutto dalla mancanza di sonno, ma questa volta non avendo altri mali ho gestito meglio e oltretutto da solo.
Parto per dare tutto ma ben presto un po' per chiacchiere con i pochi paesani incontrati sul percorso che rianimavano le strade, un po' per aver raggiunto "l'altra ferrarese" presente (Adele Rasicci di Atl.Bondeno.....altra "fulminata" come me) e aver proseguito insieme......siamo arrivati in cima alle 8.20 passate (ma io impanicato credevo fossero le 9,20 ed ero già convinto di cannare il tempo limite.......ero evidentemente fuso), ultimi scambi di battute con i ragazzi del servizio, saluti (ci vediamo a pranzo....visto che poi tutti ci siamo ritrovati per premiazioni e pranzo finale) e via giù per la discesa che stavolta sembrava tornata più agevole.

ore 7.15 sulla via dell'ultimo giro
Ore 9.35 arrivo: mi rendo conto che ho i piedi in avanzato stato di decomposizione (a metà gara ho tolto le Speedcross e messo S-Lab ma troppo tardi), vesciche sulle dita e sotto la pianta equamente divise tra destro e sinistro (ometto foto di repertorio a sostegno) inforco le ciabatte mi tolgo tutto mentre arrivano gli ultimi (che sono riusciti a fare un altro giro) ormai siamo pochi e ci conosciamo tutti, chi ha fatto 11 chi 15 e chi 17-18 (primo e secondo) tutti accomunati dalla stessa finale soddisfazione senza troppa distinzione di livello......e questo è quello che amo di questo genere di gare, il senso di condivisione, anche la sera prima della gara in mezzo a gente abituata a fare gare "Vertical", Ultra, Trail su Trail a tempi interessantissimi...campioni veri e nessuno che ti tratta come un "contrattempo" sulla loro strada, non dico che in altri ambiti manchi......MA QUI DI PIU'.
Doccia...Cambio.....Premiazioni (per tutti) e Pranzo in allegria.
Unica nota "stonata" .....i 190 km da fare per rientrare a casa dopo 32 ore insonni.........questo è stato il vero atto eroico (o stolto) del weekend, 2 mesi fa avrei detto che era una roba da poco una gara a circuito/tempo....beh ne ho fatte 2 e mi sono divertito e impegnato tanto.....e vi invito a provare.
Ah a proposito, per i patiti di statistiche e per chi tiene a queste cose, il "giro del palazzo" con dislivello (che era campionato italiano IUTA di specialità) mi ha piazzato 15° e 2° di cat. 










ore 7 ....Buongiorno
....alba sul lago ghiacciato, ultimi giri

la notte stellata lasia il posto ad un nuovo giorno, ancora in corsa.....albeggia




...che notte



























24 ORE UP & DOWN MONTE PREALBA  – circuito 8,65 KM 687D+
Pos
Cat
Nome Atleta
Giri
Distanza
Dislivello
Tempo
Punti
15
2
ROMANO GAGLIARDI
9
78
6.200
23.39’35”
78+62

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