mercoledì 15 febbraio 2017

GIULIETTA E ROMEO HALF MARATHON: A VERONA TANTA CORRIFERRARA


Si è tenuta domenica 12 febbraio una delle mezze maratone più partecipate e "amate" d'Italia, la Giulietta e Romeo Half Marathon che anche quest'anno ha portato a Verona migliaia di runners vogliosi di correre nella città di Romeo e Giulietta approfittando magari per festeggiare in maniera alternativa l'imminente festa di San Valentino.
Molto alto anche il livello dei Top Runners in gara con il podio maschile tutto keniano e vittoria per il velocissimo Edwin Coech in 1.00'24".
Fra le donne la vittoria è andata alla portacolori del Brunei Gebregeiorges Mimi Belete in 1.09'15".
Tanta Corriferrara al via , infatti sono stati 17 i nostri ragazzi impegnati nella 21,097 km, il migliore è risultato Marcello Garbellini con l'ottimo tempo di 1.27'49", molto bene anche Marco venturoli in 12.28'35" da segnalare sotto l'1.35' di gara anche le prove di Ugo Negri e Marco Gainantoni.
Fra le nostre donne al via ottima la prova di Maddalena Penzo  1.41'48" il suo tempo e Rosanna Albertin che ha chiuso in 1.46'03".
Corriferrara presente anche nella Staffetta Duo Marathon con tre coppie al via, fra queste segnaliamo quella formata da Fabio Bossoloari e la moglie Monia che ci hanno mandato il loro bellissimo resoconto:

Oggi è una prima volta.
Non che abbia un numero di esperienze tali da poter intrattenere discorsi da vecchio lupo di mare. Ho fatto una mezza maratona da tesserato più qualche non competitiva. E il gioco è fatto. Sono entrato nel tunnel e ora ho preso dentro anche un’altra creatura ignara del fatto che uscirne non è semplice!
Per l’appunto oggi è la prima volta di Monia.
Qualche settimana fa le ho proposto la mezza maratona di Verona da correre in staffetta e lei ha accettato, forse senza pensarci più di tanto, felice di poter fare qualcosa insieme. Certo non è semplice organizzare la giornata fuori con le bambine ma grazie agli zii Nora e Paolo siamo riusciti a far incastrare tutto.
La mattina inizia che non sono ancora le sei, sveglia, preparativi, colazione e siamo già in auto. Già di fretta perché i pettorali vengono distribuiti fino le nove. Gaia e Sofia protestano ma un pisolino durante il tragitto consente loro di far pace con la levataccia. Senza scordare il fatto che ieri alle sei e trenta già saltavano sul letto mentre io protestavo!
Arriviamo dopo qualche minuto di coda al parcheggio dello stadio Bentegodi attorno le otto e ci incamminiamo verso il palazzetto dello sport dove ritireremo i pettorali. L’ottima organizzazione ha preparato un’area expo in uno stabile a ridosso del palazzetto dove si trovano la segreteria, un infopoint, le postazioni per il ritiro dei pettorali e vari stand ricolmi di accessori tecnici che però non possiamo vedere più di tanto perché dobbiamo ancora prepararci e prendere l’agognato caffè. Ci spostiamo all’interno del palazzetto dove si trova la postazione per il ritiro dei pacchi gara che è una sacca per il trasporto a bordo di autotreni degli effetti personali per poi ritrovarli alla zona dell’arrivo. Al loro interno sono contenuti la maglia della manifestazione, una barretta energetica dello sponsor e alcuni dépliant di eventi futuri e pubblicità. Iniziamo a prepararci, posizioniamo i pettorali sulle maglie rosse dell’evento, numero quattrocentosettantaquattro, poi ci spostiamo al bar per la colazione. Coda alla cassa, coda per i bagni, foto varie e siamo pronti per uscire.
Alle nove e trenta ci spostiamo alla zona partenza, accompagno Monia a prendere posto poi me ne torno nella zona cambio staffettista assieme alle bimbe. Allo sparo il grosso serpentone di runners si anima e faticosamente prende il via (suppongo che gli ultimi abbiano iniziato a correre dopo dieci minuti!). Io inizio a scaldarmi per bene perché da un po’ soffro di male al ginocchio e nell’ultima settimana sono stato praticamente fermo. Accendo il Polar in modalità indoor per vedere il carico di pulsazione del cuore e approccio un giro dello stadio tranquillo tranquillo intervallato da qualche esercizio di stretching, successivamente farò anche qualche allungo.
Il passaggio della saetta nera che c’è in prima posizione alla mezza maratona è il preambolo alla tempesta che sta per abbattersi sulla zona di cambio staffetta. La presentatrice ci ricorda come eseguire il cambio aggiungendo di scambiarci un bacio, poi inizia con un’interminabile chiamata di numeri di pettorale. Io preferisco disinteressarmene e proseguo con le mie corsette. Ad un’ora dalla partenza preparo il Polar per la corsa e lui risponde dicendomi che ho già terminato l’attività quotidiana. Perfetto, ora inizia il divertimento, penso.
Vedo Monia in lontananza e le corro in contro per fare l’ultimo tratto assieme, lei accelera, sembra non avermi neanche visto. Traguardo! Scambiamo il braccialetto/chip di rilevazione tempi e dopo un grosso bacio a favore del fotografo parto per la mia staffetta.
Parto piano, passi corti e cadenza veloce. Tutti i miei sensi sono focalizzati sul ginocchio ben stretto nel tutore della Decathlon. La temperatura è gradevole, durante la frazione uscirà anche un timido sole. La strada con i suoi dolci saliscendi invogliano a correre tranquilli magari guardando le bellezze di questa magnifica città liberata dall’abituale traffico. I primi due chilometri li corro ai sei, le strade sono ampie e i colleghi runners sono pochi. Il ginocchio sembra rispondere bene e anche vorrebbero più gas; un occhio al cardiofrequenzimetro che ho deciso di ignorare, segna novantacinque percento.
Dal terzo al settimo accelero fino ai cinque e quaranta che rappresenta il ritmo che vorrei mantenere alla prossima mezza maratona di Ferrara. In questo tratto le sensazioni sono buone: il ginocchio continua a non dare segni allarmanti. Ora gli atleti sono aumentati, sto superando il grosso rei corridori della mezza maratona e il passaggio per le vie del centro offre sempre spunti di interesse; suonatori e bande qua e là allietano noi impavidi, ho anche il tempo di dare il cinque a un simpatico orsetto a ridosso del ristoro del quindicesimo chilometro. La città che non conoscevo continua a stupirmi con le sue bellezze, perdo sempre qualche secondo al passaggio sui vari ponti sul fiume Adige dove sia a destra che a sinistra si aprono viste mozzafiato sulle vicine colline e sulle antiche bellezze di Verona.
Gli ultimi tre chilometri si corrono nelle strade più centrali. Qui i passaggi sono più stretti e il ritmo si spezza facilmente quando devo superare i molti corridori con quasi venti chilometri nelle gambe. Mi trovo così a correre il diciottesimo e il diciannovesimo chilometro attorno i sei minuti (sto leggendo i cartelli di segnalazione della mezza maratona). Arrivato in prossimità di un tornante saluto due ragazzi con le maglie della Corriferrara che probabilmente si stanno ancora chiedendo chi io sia, superatolo la strada si apre e complice la vista di un gruppetto di maglie rosse come la mia allungo per superarli.
Il finale è unico: si passa attraverso l’Arena. Rallento il passo per prendere il telefono e farmi un video a trecentosessanta gradi per ricordami del momento. Strano, mi viene in mente Massimo Decimo Meridio, chissà perché… “Al mio segnale scatenate l’inferno...” I Campi Elisi però possono aspettare, sono ormai all’arrivo.
Torno all’esterno e vedo il traguardo. Ultimo chilometro ai 5.40. Ci sono migliaia di persone a guardare l’arrivo; vedere Monia e le bimbe è un’impresa.
Sento chiamare. Le vedo!
Così mi avvicino e cedo a Gaia la medaglia che mi è stata appena messa al collo, dato che Sofia ha già quella di mamma. Esco dalla zona arrivo non senza fermarmi al ristoro imbandito di ogni bontà. Me la cavo con la bevanda dello sponsor e una fetta di crostata alla frutta.
Dopo aver fatto alcune foto e aver fatto vedere ai miei compagni il video girato all’interno dell’Arena ci spostiamo verso la navetta per dirigerci al palazzetto dello sport dove potrò fare la doccia e consumare il pasta party. Non in quest’ordine però. Arrivato al palazzetto mi dirigo verso le docce che sono però pienissime così viro al pasta party dove mia moglie agli ultimi posti di una fila chilometrica mi indica dove sedermi. La fila scorre comunque veloce e ben presto ci mangiamo le penne al pomodoro, la mela e la bottiglietta dell’acqua che lo compongono. Anzi l’acqua la accantoniamo per prenderci quattro belle birre dal vicino bar. I liquidi vanno integrati seriamente!
Fatta la doccia riprendiamo il bus navetta per fare un giro in centro. La difficoltà sta nel fatto di avere un passeggino e due bambine che dormono quindi la visita all’Arena la faccio con Gaia in braccio e propendo per non fare tutti gli scalini anche perché il ginocchio ora fa un po’ male.
Alle diciassette il bus navetta termina il suo lavoro così dopo un caffè e un gelato ce ne torniamo al parcheggio dove abbiamo parcheggiato l’auto. La giornata si conclude con un sonnacchioso viaggio di ritorno per quasi tutti (a parte l’autista!). A casa stappo la meritata birra, faccio il bagnetto alle bimbe poi a letto che domani suona presto. Felice di aver fatto questa esperienza con Monia.
Prima di dormire guardo i tempi: Monia 1:11:26 io 1:03:31. Totale 2:14:58 e duecentonovantaquattresimo posto. Poco conta l’ora tonda tonda dai primi, l’importante è aver messo dietro più di duecento avversari!
Ora ci prepariamo per altre prime volte: Monia parteciperà allo staff della maratona di Ferrara il diciannove marzo, Gaia correrà la Kid’s Run il giorno prima. Io correrò la mezza e spero che il ginocchio mi segua.
Grazie Monia! Grazie Gaia! Grazie Sofia! Grazie Nora! Grazie Paolo!

GIULIETTA E ROMEO HALF MARATHON
393° GARBELLINI MARCELLO 1.27'49"     4'10"   21+22
477° VENTUROLI MARCO 1.28'35"             4'12"   21+22
871° NEGRI UGO 1.32'32"                              4'23"   21+20
894° GIANANTONI MARCO 1.33'40"          4'26"   21+19
1300° LAZZARI LUCA 1.38'00"                     4'39"   21+17
1323° MASCELLANI ROBERTO 1.38'28"    4'40"   21+16
1545° POPEO VITO 1.39'45"                          4'44"    21+16
1677° FURINI SIMONE 1.39'19"                    4'42"    21+16
1717^ PENZO MADDALENA 1.41'48"          4'50"   21+20
2096° PALTRINIERI SERGIO 1.44'42"          4'58"   21+13
2327^ ALBERTIN ROSANNA 1.46'03"          5'02"   21+18
3241° BLEVE COSIMO 1.54'40"                     5'26"   21+7
3257° TEUTONICO ANTONIO 1.54'24"        5'25"   21+7
3512° PEZZOLI DANIELE 1.55'00"                5'27"   21+7
3785^ LEONARDI ANGELA 1.59'17"            5'39"   21+11
4573° MORSIANI SANDRO 2.08'59"             6'07"   21
4960^ CORLI LORIANA 2.16'15"                   6'27"   21+1
STAFFETTA: (10 PUNTI)
BRUSCHI STEFANIA, MASCIOLA LEONARDO, BOSSOLARI FABIO







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