martedì 30 settembre 2025

Maratona del Mugello. Chiara Rosignoli 3^ di categoria e 4^ assoluta.

 

Maratona del Mugello: correre nella storia

Ci sono maratone che non sono solo gare. La Maratona del Mugello è una di queste. Con i suoi 390 metri di dislivello non è la più veloce, ma resta la più affascinante: la più antica d’Italia, capace ancora oggi di raccontare mezzo secolo di passione e fatica.

Si parte e si arriva a Borgo San Lorenzo, cuore del Mugello, e già questo basta a far respirare un’atmosfera speciale. Il percorso corre accanto all’Autodromo del Mugello, tempio della velocità, che per un tratto accompagna i maratoneti con la sua sagoma inconfondibile. Poi la corsa si snoda tra saliscendi, borghi e strade immerse nella natura toscana, dove ogni curva regala scorci che fanno dimenticare per un istante la durezza del percorso.

Le origini della gara sono leggenda: era il 21 settembre 1974 quando, alle 19.30, in appena 48 pionieri si presentarono al via. L’ultimo arrivò a mezzanotte inoltrata, con le strade ormai immerse nel silenzio e nel buio. Da quell’impresa romantica è nata una tradizione che oggi continua a vivere, sempre con lo stesso spirito.

Quest’anno, a scrivere una bella pagina della storia Corriferrara, ci hanno pensato due protagonisti. Gianluca Sanfilippo ha chiuso con un ottimo 20° posto assoluto, mantenendo costanza e carattere su un percorso che non fa sconti. 

Splendida anche la prova di Chiara Rosignoli, che ha conquistato il 3° posto di categoria e il 4° assoluto femminile, dimostrando forza e determinazione lungo i saliscendi mugellani.

La Maratona del Mugello non è solo una corsa: è un viaggio dentro la storia, una sfida che unisce presente e passato, e che ogni anno ricorda a chi vi partecipa cosa significhi davvero “correre per passione”.




Mezza maratona di Mantova

 

La Mezza di Mantova festeggia la 30ª edizione: un trionfo di sport e città

Mantova, 28 settembre 2025 – Nella cornice sontuosa dei laghi e dei palazzi gonzagheschi, la città ha celebrato la 30ª edizione della Mezza Maratona di Mantova, appuntamento ormai divenuto tradizione e simbolo di passione sportiva.

Un fiume di podisti, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, ha attraversato le vie rinascimentali, correndo tra le ombre delle torri e il respiro dei giardini. Lo scenario, reso ancor più suggestivo dal clima mite e luminoso, ha trasformato la prova agonistica in un incontro tra storia e movimento, tra memoria e futuro.

L’organizzazione, impeccabile come nelle passate edizioni, ha saputo rendere omaggio tanto agli atleti quanto al pubblico che ha gremito piazze e strade, regalando applausi e sostegno.

Un momento simbolico si è vissuto proprio nel tratto che costeggia il Palazzo Ducale, la maestosa residenza dei Gonzaga. Qui, tra i cortili che un tempo ospitavano banchetti e cavalcate ducali, i podisti hanno lasciato il segno del loro passaggio. La leggenda narra che i Gonzaga, per celebrare vittorie o ospiti illustri, organizzassero corse equestri nei giardini della reggia: ieri, in un filo invisibile che unisce passato e presente, il galoppo dei destrieri ha ceduto il passo al ritmo cadenzato delle scarpe da corsa.

A suggellare lo spirito della giornata, le parole di Stefano Ricci, tra i protagonisti:

«30th Edizione della Mezza di Mantova, organizzata sempre bene, giornata ideale per correre visto il bel clima… tutto molto bello!»

Una testimonianza semplice e autentica, che racchiude l’essenza di questa ricorrenza: la Mezza di Mantova non è soltanto una gara, ma un rito cittadino, una celebrazione collettiva dove la fatica si sublima in festa.

Mantova, culla di arte e di cultura, ha ancora una volta dimostrato che lo sport è parte viva del suo cuore. La 30ª edizione entra così nella memoria non solo come traguardo cronologico, ma come nuova pagina di una storia che, anno dopo anno, continua a correre.




Loch Ness Marathon e River Ness, Fardella e Brombin in Scozia


La leggenda della corsa tra i venti di Inverness

Si narra che nelle terre del Nord, là dove le colline abbracciano il cielo e il fiume Ness scorre come un canto antico, ogni anno guerrieri e viandanti si radunino per sfidare il tempo e se stessi. È la Loch Ness Marathon, una corsa che non è solo gara, ma rito: un tracciato di 42,195 chilometri che si snoda tra boschi, brughiere e il mistero di un lago che da secoli custodisce segreti e leggende.

Quest’anno, tra i prescelti, vi fu un viaggiatore italiano dal passo saldo e lo sguardo deciso: Alessandro Fardella. Il vento del Nord non lo piegò, né le salite ,317 metri di dislivello che paiono scolpiti per mettere alla prova il cuore degli uomini, riuscirono a fermarlo. Alessandro percorse ogni chilometro come fosse un canto di sfida alle antiche divinità delle Highlands. E al termine, quando le cornamuse tacquero e restò solo il rumore dei suoi passi, fermò il tempo sul segno di 3 ore, 55 minuti. Un’impresa degna d’essere incisa nelle cronache delle genti del fiume Ness.

Ma le leggende non nascono mai sole. Accanto alla grande maratona vi è una sorella più breve, eppure rapida come le acque che danno il nome al suo percorso: la River Ness 10K. Qui, tra i sentieri che sfiorano il corso del fiume e i ponti che uniscono le rive, una donna dal cuore indomito prese il via: Cosetta Brombin. Anche lei sfidò il respiro delle colline, seppur più dolci, con un dislivello di 52 metri che parvero non scalfire la sua corsa. Quando il sole illuminò le torri di Inverness, Cosetta fermò il suo viaggio in 57 minuti e 31 secondi, donando al vento un tempo che resterà custodito tra i racconti della città.

E fu lei stessa a raccontare l’essenza della sua impresa con parole semplici e luminose, come scolpite dall’acqua:
10 km sulle rive del fiume Ness, disse Cosetta, come a voler racchiudere in quella frase il respiro, la fatica e la bellezza di una corsa che appartiene ormai alla leggenda.

Così, nelle cronache non scritte delle Highlands, i loro nomi si intrecciano con le corse dei secoli passati. 




Monza Run

 

🏎️ Monza Run 2025: Corriferrara in pista al Tempio della Velocità 🏁

28 settembre 2025 – Semaforo verde, adrenalina alle stelle e piedi che volano sull’asfalto leggendario dell’Autodromo di Monza. La Monza Run 2025 ha trasformato il circuito più veloce del mondo in una vera e propria gara “stile Gran Premio”, dove i runner hanno preso il posto delle monoposto per lanciarsi in sfide contro il cronometro.

Rettifili infiniti, curve storiche come la Parabolica e l’atmosfera unica del Tempio della Velocità hanno fatto da cornice a una giornata memorabile, che ha visto protagonisti anche i portacolori di Corriferrara, schierati con quattro atleti pronti a dare spettacolo.

🚦 I risultati “da box” dei bianco-blu:

  • 🏆 Classifica Corriferrara – Monza Run 2025

    Pos.AtletaGaraTempoNote
    🥇Carlo Barbieri10 km00:35:09PB sotto i 36’, giro da pole
    🥈Laura Rinaldi21,097 km01:43:23Mezza costante e brillante
    🥉Michele Burgio10 km00:52:17Ritmo regolare fino al traguardo
    🎖️Rita Romagnoli10 km00:52:58Solo 41” dietro Burgio, perfetto tandem

Carlo Barbieri, entusiasta della sua prestazione, ha commentato così a fine gara:

“Nuovo PB sui 10 km (sotto i 36’) all’Autodromo di Monza 🏎🏁 La gara si è svolta nello storico circuito automobilistico di Monza, un percorso veloce e scorrevole che ha permesso di spingere al massimo. L’atmosfera unica, tra i rettilinei e le curve del tracciato, ha reso l’esperienza ancora più emozionante e perfetta per inseguire un nuovo record personale!”

Entusiasta anche Michele Burgio:


 "Nell'ultimo weekend raggiungo l'autodromo di Monza patria della velocità per questa corsa composta da più distanze 10 21 e 30 km competitive con 5 e 10 non competitive. Giornata ottimale per migliorare i propri PB anche perché la pista è veramente velocissima. Oltre 7000 presenze ed organizzazione impeccabile. Esperienza davvero da vivere perché correre su una pista di formula 1 con così tanti runner e con un circuito tirato a lucido per il gran premio corso poche settimane fa è stato molto emozionante. Tra i tanti runner una "collega" della Corriferrara che però andava ad un passo per me insostenibile 😄. Adesso prossima tappa alla DJrun di Milano!"

Con risultati così, la Corriferrara Team dimostra ancora una volta di avere una scuderia affiatata e pronta a spingere al massimo in ogni circuito. La Monza Run 2025 ha dimostrato ancora una volta che il Tempio della Velocità non appartiene solo ai bolidi, ma anche a chi sa correre con gambe e cuore. Qui, ogni passo è stato un sorpasso e ogni chilometro un giro lanciato verso il proprio record personale. Alla fine, la bandiera a scacchi ha premiato tutti: perché a Monza, correre significa sempre vivere una gara da protagonisti.





lunedì 29 settembre 2025

5° Memorial Bruno Lolli, Paola Pantaleoni 1^ di categoria, Paolo Callegari 2° di categoria.

                                                   

5° Trofeo Bruno Lolli – Zola Predosa, 27 settembre 2025

Una giornata di sport, passione e trionfi per Corriferrara

Nella cornice accogliente di Zola Predosa si è svolto, sabato 27 settembre 2025, il 5° Trofeo Bruno Lolli, gara omologata  FIDAL ,sulla distanza dei 5 km. Un evento che ha unito agonismo e memoria, celebrando la passione per la corsa e rendendo onore a una figura simbolo per lo sport del territorio.

La competizione, caratterizzata da un livello tecnico di assoluto prestigio, ha visto al via numerosi atleti provenienti da diverse regioni italiane, testimoniando ancora una volta come il podismo sia capace di unire comunità e generazioni sotto il segno della fatica condivisa e della gioia dell’arrivo.

Tra i protagonisti della giornata non potevano mancare i colori di Corriferrara, rappresentata da un gruppo compatto di quattro atleti che hanno onorato la manifestazione con determinazione e orgoglio.

Il momento più alto è giunto con il podio, conquistato con merito e carattere:

  • Paola Pantaleoni


    ha dominato nella propria categoria, conquistando il 1° posto con una prestazione di forza e grande eleganza sportiva.

  • Paolo Callegari,  ha saputo imporsi fino a centrare un prestigioso 2° posto di categoria, suggellando un risultato che porta lustro a tutta la squadra.

Il 5° Trofeo Bruno Lolli non è stato solo un banco di prova agonistico, ma anche un’occasione di memoria e condivisione, dove il valore della sportività ha saputo fondersi con quello umano.

Al termine della gara,


Paola Pantaleoni ha voluto condividere un pensiero che racchiude lo spirito dell’evento e la genuinità dell’esperienza sportiva:

5’ Memorial Bruno Lolli. Un bel sabato pomeriggio !! Prima volta che partecipo a questa gara: appena arrivi capisci subito che la qualità dei partecipanti è molto alta e che se non corri sotto i 3/km sei un eccetera… Bene, in qualità di eccetera mi sono comunque molto divertita: Lolli Auto organizza questa gara in modo eccellente coi 5 km (5 giri) corsi a tutta, per quanto mi riguarda fra giovani ragazze velocissime. Porto a casa un paio di scarpe (perché arrivo prima di categoria), oltre a tanti premi di partecipazione, a un ricco ristoro, deposito borse, spogliatoi… Grazie di tutto!

Con queste premesse, il cammino di Corriferrara continua a scrivere pagine importanti nel panorama podistico nazionale, custodendo il senso più autentico della corsa: sfida, comunità e memoria.









giovedì 25 settembre 2025

Corriferrara: quando la tradizione corre verso il futuro

 

Corriferrara: il coraggio di cambiare restando sé stessi

Ci sono segni che non sono solo immagini: sono ricordi, battiti, respiri. Il nostro vecchio logo è stato questo, una radice salda che ha accompagnato ogni passo, ogni sorriso, ogni traguardo. È stato compagno silenzioso di infinite corse, custode della passione che ci ha fatto incontrare e riconoscere come parte di una stessa famiglia.

Ma chi corre conosce la verità del vento: fermarsi significa non andare più avanti. Correre è scegliere l’evoluzione, è accettare il cambiamento come linfa che rinnova, come energia che spinge oltre il limite.

Ed è così che nasce il nuovo logo di Corriferrara.



Un simbolo moderno, essenziale, forte. Non rinnega ciò che siamo stati, ma lo porta con sé, trasformandolo in un segno che parla di futuro. È il nostro sguardo rivolto oltre l’orizzonte, la volontà di raccontare con un linguaggio nuovo la stessa storia di sempre: la passione che ci unisce.

Forse ci vorrà un po’ di tempo per farlo nostro, per sentirlo scorrere dentro come il battito che ci accompagna ad ogni passo. Ma quando accadrà, sarà naturale riconoscerci in esso, come ci riconosciamo l’un l’altro ogni volta che ci incontriamo su una pista, su un sentiero, lungo una strada.

Perché in Corriferrara, la tradizione non è un freno, ma la radice che ci sostiene. E il futuro non è un salto nel vuoto, ma il sentiero che illumina i nostri sogni.

E così, passo dopo passo, tradizione 

e futuro corrono insieme.

Con noi. Dentro di noi. Sempre. E noi, con loro, continuiamo a scrivere una storia che non si ferma mai.





Riepilogo settimanale


Settimana podistica: il nostro piccolo Big Bang da 207,6 km

Immaginate Sheldon con la lavagna alla mano: “Ecco i dati, signori!”

  • 18 atleti schierati (numero altamente divisibile per tre, il che porta una certa soddisfazione simmetrica).

  • 8 località visitate, dal Veneto alla Puglia: praticamente un esperimento di teletrasporto, ma a suon di scarpe da corsa.

  • 207,6 km percorsi: sì, esattamente la distanza che servirebbe a Sheldon per calcolare quante volte Flash potrebbe correre attorno all’appartamento prima che Leonard si accorga di aver finito il latte.

  • 1.600 metri di dislivello, ovvero l’equivalente di scalare un Monte Everest… in scala per bambini Lego.

📊 Le gare (alias “luoghi della nostra espansione universale”):

  • Sant'Angelo di Gatteo – Barroccia – 5 km

  • Lugo (RA) – Sulle ali di Baracca – 10 km

  • Abano Terme (PD) – Golden Race – 7,5 km

  • Rivalta sul Mincio (MN) – La 10 del Mincio – 10 km

  • Udine – 25ª Maratonina Internazionale – 21,097 km

  • Romano d’Ezzelino (VI) – Sky degli Eroi – 23 / 6,5 km

  • Francavilla Fontana (BR) – 7ª Imperial Run – 10 km

  • Malo (VI) – Mezza dei 6 comuni – 21,097 km

Praticamente una mappa dell’Italia… fatta di vesciche ai piedi.

🏆 I podi (o meglio, le nostre “stelle brillanti”):

  • Paolo Callegari: 3° di categoria alla Barroccia e 3° di categoria a Sulle ali di Baracca. Due podi in una settimana: se fosse un videogioco, avrebbe già sbloccato l’“achievement multitasking”.

  • Franca Panagin: 3^ di categoria alla 10 del Mincio. Sheldon direbbe: “Statisticamente, i terzi posti sono la costante cosmica della settimana.”


In conclusione, il gruppo ha trasformato la sua energia cinetica in pura entropia podistica, conquistando chilometri, altimetrie e podi come se fossero episodi di una sit-com.



 

mercoledì 24 settembre 2025

In sla rota ad Po

 



In sla rota ad Po: quando la corsa incontra la memoria e il respiro del fiume

Occhiobello, 21 settembre 2025 
C’è un legame speciale, fatto di rispetto e familiarità, che unisce la gente di fiume al Po. Lo si è sentito forte oggi ad “In sla rota ad Po”, la corsa non competitiva che ha animato Occhiobello con tre percorsi – 7, 12 e 18 chilometri – pensati per accogliere passo lento e falcata veloce, camminatori e podisti esperti, accomunati dallo stesso desiderio: percorrere i sentieri che accompagnano il grande fiume. C'è chi come Angelo Visentini ha approfittato della gara per affinare la preparazione della maratona. Il suo commento: "Preparazione maratona Verona, aggiunto km per fare tabella, totale svolti 26 "

La partenza, sotto un cielo tipicamente nebbioso in questo periodo, ha condotto i partecipanti lungo il Viale dei Nati, un corridoio verde che profuma di memoria e radici. Da lì, i passi hanno incontrato il Parco della Rotta, luogo di silenzi e di storia. Il momento più intenso è stato il passaggio accanto al cippo commemorativo del 1951, segno inciso nella terra e nel cuore di chi non ha mai dimenticato la piena che squarciò gli argini, sommergendo campagne e case e cambiando per sempre il volto di queste comunità. Correre lì non è stato solo sport, ma gesto di omaggio.

Il protagonista, però, resta sempre lui: il Po. Ad ogni curva, nei tratti più ampi e nei sentieri più intimi, il fiume si è mostrato con scorci affascinanti, luccicando al sole o riflettendo i primi colori autunnali. Una presenza costante, che accompagnava il respiro dei partecipanti come un vecchio compagno di viaggio.

“In sla rota ad Po” non è stata una semplice corsa: è stata una camminata dentro la storia, nella natura e nell’anima di chi vive sulle rive del fiume. Un giorno in cui la comunità ha ritrovato se stessa, tra fatica lieve, sorrisi e il senso profondo di appartenere a una terra segnata dall’acqua, forte abbastanza da trasformare anche il ricordo del dolore in nuova vita.



                                            Angelo Visentini              Km 17

martedì 23 settembre 2025

Sulle ali di Baracca

 

                                                             Foto di Edmondo Parmiani

“Sulle ali di Baracca” 2025: 10 km tra memoria, fatica e orgoglio

Domenica 21 settembre 2025 Lugo si è svegliata all’alba con un fermento particolare: alle 9.30 ha preso il via la 44ª Corsa Podistica “Sulle Ali di Baracca”, 4° Memorial Andrea Menegon Tasselli, gara competitiva di 10 km con partenza dallo Stadio Comunale Ermes Muccinelli.


Un’aquila in pista: Baracca come ispirazione

Chi era Francesco Baracca? Nato a Lugo, eroe dell’aviazione italiana nella Prima Guerra Mondiale, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, asso dei cieli. Intitolare la corsa alle sue “ali” non è solo metafora: ogni passo è un omaggio al suo coraggio, al suo desiderio di superare il limite, come ogni pilota che sa affrontare vento, nubi, tempeste, eppure vola.

Un aneddoto: Baracca, il cavallo e la memoria che anima

Una storia poco nota: prima che volasse vero con gli aeroplani, Francesco Baracca era un bravo cavaliere. Si dice che fin da giovanissimo vincesse concorsi ippici. Quando passò all’aviazione, portò con sé quella disciplina: nel cielo, come nel maneggio, contava il controllo, il coraggio, la fiducia nei propri mezzi. E così, come Baracca domava il volo, oggi i podisti domano la distanza, la fatica, il respiro.

Corriferrara alla prova

Tra le società presenti, Corriferrara ha schierato tre atleti al via. In evidenza Paolo Callegari, che ha conquistato il 3° posto di categoria, portando la canotta bianco-azzurra sul podio in una gara combattuta e ricca di significato.

Momenti salienti e atmosfera

Il via è stato dato con la città ancora fresca, l’aria umida del mattino e i cuori carichi dell’aspettativa. Fra le strade cittadine, passando davanti al monumento a Francesco Baracca, attraversando piazze storiche e quartieri intrisi di memoria, i podisti hanno corso con uno sguardo verso l’orizzonte ma anche verso le proprie radici.

Significato e senso dell’evento

La corsa più che una semplice competizione è un rito civico per Lugo: un modo per unire sport, storia, identità. Baracca non è simbolo astratto ma presenza concreta nella vita della città. E Corriferrara  con la sua partecipazione, rinnova quel patto fra cammino/passo/presenza e memoria, fra affermazione personale e legame con le proprie radici.



lunedì 22 settembre 2025

Sky degli eroi

 

Sky degli Eroi 2025: emozioni di corsa tra memoria e montagna

Romano d’Ezzelino (VI), 21 settembre 2025 – Non è una gara qualsiasi la Sky degli Eroi. È una corsa che unisce sport e memoria, fatica e rispetto, sudore e storia. Quest’anno la partenza è stata da Romano d’Ezzelino, ai piedi del Monte Grappa, teatro della Grande Guerra e oggi luogo di silenzio e riflessione, meta di chi ama la montagna ma anche di chi non dimentica.

La prova competitiva si è snodata lungo 23 km con 1600 metri di dislivello positivo. Un tracciato che mette alla prova le gambe ma soprattutto il cuore, perché conduce i runner in alto, tra boschi e creste, fino al Sacrario di Cima Grappa, dove riposano migliaia di soldati caduti. Qui la corsa rallenta, il respiro cambia, non per la quota ma per il rispetto: non si corre, si osserva, si ascolta. Un silenzio che racconta più di mille parole, mentre lo sguardo si perde tra valli e orizzonti.

Tra i protagonisti di questa edizione anche Michele Tuffanelli, che al traguardo racconta così la sua esperienza:

«Bella è sempre bella ed emozionante. Quest’anno si parte da Romano d’Ezzelino, poi si sale per 12 km fino al Sacrario di Cima Grappa e lì, dove non si può correre giustamente per il rispetto di chi ha fatto l’Italia, ti devi solo guardare attorno per goderti il panorama. Poi una volta attraversato il sacrario giù per gli altri 12 km, in parte boschivo e in parte tecnico su ghiaioni. Ma il bello arriva a 2 km dall’arrivo, alla fine di un single track dove pensi di aver sbagliato: ti ritrovi ai piedi di un burrone e in realtà la traccia ti fa scendere da un canalone pieno di sassi, wild, estremo, ma che spettacolo! Terzo tempo e festa perfetti. Il mio risultato? Super contento, visto i 20 minuti in meno rispetto al 2024 👍⛰️🏃 Con me anche Letizia che si gode la giornata nella non scontata non competitiva di 6,5 km»

Ma la Sky degli Eroi non è solo fatica agonistica: accanto alla gara regina si è svolta anche la Family degli Eroi, la versione non competitiva di 6,5 km, pensata per chi desidera vivere la giornata in un clima più disteso, godendo dei paesaggi senza l’assillo del cronometro. A percorrerla con entusiasmo c’era anche Maria Letizia Milani, che ha scelto la via della condivisione e della festa.

Così, tra chi ha corso con il cuore e chi con il sorriso, la giornata si è trasformata in un abbraccio collettivo al Monte Grappa, unendo sportivi, famiglie e appassionati. Perché la Sky degli Eroi non è soltanto una competizione: è un rito che ogni anno ricorda quanto sia speciale correre su un terreno che è storia, memoria e natura allo stesso tempo.








Rivalta sul Mincio, Panagin Franca, 3^ di categoria

 


La “10 del Mincio” colora Rivalta di sport e tradizione

Domenica 21 settembre 2025 Rivalta sul Mincio, pittoresca frazione di Rodigo incastonata nel cuore del Parco del Mincio, ha accolto centinaia di podisti per la nuova edizione della “10 del Mincio”, gara podistica di 10 km ormai divenuta appuntamento fisso di fine estate.

Il percorso, veloce e suggestivo, si è snodato tra gli argini e le vie del borgo, regalando ai partecipanti scorci unici sulle acque del fiume e sulle Valli del Mincio, area naturalistica celebre per la ricca fauna e per i tramonti che tingono di rosso i canneti.

Rivalta sul Mincio: storia e suggestioni

Il borgo di Rivalta non è solo natura: qui le tradizioni popolari si intrecciano con leggende locali. Si racconta che nei meandri del fiume trovasse rifugio il drago Tarantasio, creatura mitologica che secondo i cronisti medievali infestava le paludi mantovane, alimentando timori e fantasie di intere generazioni. Oggi, al posto delle paure, il fiume regala solo silenzi e bellezza, rendendo la gara un’occasione anche per immergersi nella storia e nella cultura del territorio.

La gara

L’edizione 2025 ha visto un’ottima partecipazione di atleti provenienti da tutta la regione. Presenti anche i colori di Corriferrara, che hanno schierato quattro portacolori. Ottima prova per Franca Panagin


che si è distinta conquistando il 3° posto di categoria, confermando ancora una volta costanza e solidità nelle gare su strada.

A sottolineare la riuscita dell’evento sono le parole di Ottorino Malfattoche ha commentato:

«Come si dice, buona la prima. Domenica si è svolta a Rivalta sul Mincio la prima edizione de La 10 del Mincio, corsa competitiva su strada di 10 km. Partenza e arrivo lungo le Rive del Mincio. Il percorso si snoda interamente su ciclabile e strade chiuse al traffico con il giro di boa al paese di Grazie, nel piazzale antistante la famosa e bellissima cattedrale delle Grazie. Borghi della provincia di Mantova molto particolari, solo la location valeva la partecipazione. Buona partecipazione di runner, circa 400, provenienti soprattutto dalla Lombardia. Quale modo migliore per salutare l’arrivo dell’autunno con una bella corsa in compagnia di amici».

Conclusioni

La “10 del Mincio” si conferma una manifestazione che va oltre lo sport: una corsa che unisce atleti e appassionati, avvolti dalla cornice suggestiva del Parco del Mincio e dalle storie che da secoli abitano queste terre.