Questo racconto parrebbe inaugurare la rubrica "dove non ho corso", ma mi permetto di dire ugualmente qualcosa perché avevo anticipato la mia partecipazione in occasione della maratona di Venezia e anche perché (secondo me) la maratona si corre soprattutto durante le settimane precedenti, un po' come se gli allenamenti fossero la preparazione della torta che si gusta il giorno della gara. Purtroppo la schiena ha iniziato a fare le bizze la settimana scorsa ed ha trascinato nel baratro anche i bicipiti femorale.
Ho tentato da subito il miracolo usando la mia terapia preferita, la bicicletta (compresa la spin bike), riuscendo con l'ausilio di esercizi e posture a ridurre drasticamente il dolore. Ma visto l'impegno richiesto dai 42 km non mi sono fidato di onorare canotta e pettorale.
Stamattina sono comunque riuscito a correre prudentemente 25 km in progressione per cui confido di recuperare velocemente e concretizzare a breve in un'altra maratona emiliana.
Daniele Franceschetto
“Gara non bellissima. Tanto vento e pioggia” Alessio Montanari
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