sabato 18 maggio 2019

Bibione Half Marathon, nel maltempo lampo Bonaccorsi: PB! Roani 14ª assoluta!


Ennesima domenica con tempo da lupi quella che ha visto svolgersi la 4^ edizione della Bibione Half Marathon, quest'anno per la prima volta con la novità assoluta del maltempo che ha caratterizzato completamente la gara.
Temperature ampiamente invernali e pioggia battente hanno infatti accolto i circa 1500 runners (questo almeno era il numero degli iscritti, ma crediamo che qualcuno abbia dato forfait a causa del clima), oltre agli altrettanto temerari che hanno partecipato alla corsa di 10 km non competitiva.
Percorso pianeggiante ma ondulato, con molti cambi di direzione, ma soprattutto l'ultimo terzo di gara completamente su sterrato, che si è trasformato in una gara a ostacoli per via delle tante pozzanghere che si sono create sulla terra battuta, all'interno della pineta.
I vincitori in campo maschile e femminile hanno comunque stabilito il record sul percorso: tra le donne Wanjohi Mary Wangari timbra un 1h14'51" di assoluto rilievo;tra gli uomini il keniano Tiongik conclude in 1h03'40".
Di seguito il podio femminile e maschile:

P.Sex
Atleta
Tempo
1

WANJOHI MARY WANGARI (Kenya)

01:14:51
2

LAGAT IVYNE JERUTO (Kenya)

01:16:36
3

AYELE MESERET ENGIDU (Etiopia)

01:20:08



1

TIONGIK PAUL (Kenya)

01:03:40
2

KONGA RONCER KIPKORIR (Kenya)

01:04:37
3

KURGAT GIDEON KIPLAGAT (Kenya)

01:05:25

Di seguito le parole del Vincitore Tiongik, al termine della gara:
“Due settimane fa ho vinto la Sarnico Lovere Run segnando anche in quell’occasione il primato della gara, sono in un buonissimo stato di forma. Preferisco il caldo ed il sole, ma la pioggia non mi ha disturbato più di tanto, verso il 17^ chilometro sono riuscito a prendere il largo per andare a vincere. Ora voglio fare tripletta alla Cortina Dobbiaco Run del 2 giugno”.
Ma... sì perché c'è sempre un "ma"... infatti il forte professionista keniano non ha fatto i conti con l'outsider, l'atleta in grande ascesa, il tronista del podismo, il bello del running; signore e signori: Mr. Luca Bonaccorsi!
In una gara ai limiti dell'impossibile per il maltempo e le avverse condizioni del terreno, spara una gara incredibile e ferma il cronometro a 1h41'40", migliorando di oltre 3 minuti il proprio PB! Senza la pioggia battente ed il fango che ne ha rallentato l'ultima parte di gara, sarebbe certamente sceso sotto l'ora e 40 minuti! Considerato che anche Luca ha corso la Sarnico Lovere Run e la Bibione Half Marathon (proprio come il vincitore, il keniano Tiongik), ci aspettiamo i fuochi d'artificio nel terzo atto della sfida, quando entrambi si presenteranno al via della Cortina-Dobbiaco Run!
Le buone notizie arrivano anche dall'altra metà della mela di casa Bonaccorsi-Roani: infatti è una spettacolare Angela Roani che si piazza al 15° posto assoluto femminile, e seconda della propria categoria: atleta infinita e 92 minuti di applausi per il suo 1h34'58"'!
"Personal Worst" per Alessio Montanari che mette assieme una delle gare più maldestre della propria carriera, terminando a stento la gara in poco meno di due ore.
Generosissime prestazioni anche di Nicola Rizzi che conclude in 2 ore esatte, Monia Borghi e Romano Gagliardi, che si mettono al collo una bella medaglia, conquistata con fatica e sacrificio!



Ecco di seguito i commenti dei nostri atleti:
"Mezza di bibione. 1.35.01 di minuti di pioggia e freddo... Senza contare il fango e il terreno misto trail degli ultimi sei km..ma quando corro tutto passa... Risultato inaspettato e felice tanto... Dedicato ai miei bimbi ❤️💛💚💜💙💚2 DI CATEGORIA
15 ESIMA DONNA ASSOLUTA"
YA UUUUUUUU🤸🤸🤸🤸
Angela Roani

"4° Bibione Half Marathon
Che dire, gara bagnata, bella, da rifare assolutamente!
Porto a casa un fantastico Personal Best, di oltre 3' sotto il mio miglior tempo!

Non sono riuscito ad andare solo 1.40, mio obbiettivo principale, ma mi rifarò!!!
Spettacolare Angela con un fantastico secondo posto di categoria e quindicesima assoluta!
Un grande Alessio che nonostante le difficoltà ha portato a termine la gara.
Ottima prestazione anche per Nicola Rizzi e Romano che nonostante il tempo infame concludono al meglio.
Adesso penso ai 30 della Cortina Dobbiaco, ultima gara del Dream Challenge!"
Luca Bonaccorsi

"Mai medaglia fu più profetica: lo tsunami d’acqua che avvolge voluttuosamente i runners si è materializzata sotto forma di pioggia incessante per tutto il tempo della gara, ed anche dopo l’arrivo.
Io, che non correvo un chilometro da 12 giorni, ero intenzionato a fare una corsa saggia, senza strafare, visto lo scarso allenamento degli ultimi giorni: il primo ristoro e forse l’acqua piovana che ho bevuto mi ha fatto invece virare su una gara a ostacoli.

Già, perché nel giro di poche centinaia di metri ho cominciato ad avere forti dolori addominali, fino alla resa al km 7: “pit stop”
 💩 fra due cassonetti dell’immondizia... esperienza che mi mancava: fatta! ora mi manca solo “il peggior cesso di Scozia” come in Trainspotting!
Riparto in qualche modo, ma le gambe mi tremano e vado piano... al chilometro 10 bevo ancora e giù ancora con dei dolori allo stomaco: penso “oggi per la prima volta in vita mia mi ritiro da una gara” è così sarebbe stato se non fossi stato in culandia (dicesi “culandia” il punto del percorso più lontano rispetto alla partenza/arrivo) e così decido di proseguire.
Mi passano i pacer dell’1:45... mi passa il gruppetto dell’1:50... mi passano gli anziani della Casa di Riposo di Bibione coi girelli, ed anche una processione di fedeli che portano in spalla la Madonna dell’Incoroneta!
Proseguo... testa bassa e avvilito come un cane, e penso che peggio di così non potrà andare: il Dio del Podismo mi risponde “stocazzo, eccoti un imprevisto offroad di strade non asfaltate in mezzo al fango” e pozzanghere che ci puoi affogare, tanto che ho visto personalmente Mitch Buchannon (con la sua inseparabile “bravo-boa” rossa) salvare una avventata podista che si era spinga troppo al largo e rischiava l’annegamento!
I meno intrepidi come me hanno iniziato uno slalom infinito fra le pozze, cinque chilometri nella melma con l’atteggiamento degli gnu che devono guadare il fiume in piena, e da un momento all’altro si aspettano l’uscita dall’acqua del coccodrillo che li sbranerà.
In questo momento sogno di avere “Gaucho”, la Jeep a motore elettrico delle pubblicità di quando ero bambino!
Ma sto ancora correndo (se così si può dire...) quando ripeto nuovamente “peggio di così...” ma non faccio in tempo a finire la frase che il Dio del Running attacca col vento contro...
Ho capito: sto zitto!
Salto il terzo ristoro visto quanto sono stati devastanti i primi due, e in qualche modo sento che almeno gli spasmi intestinali calano di intensità; siamo ormai sulla passerella del lungomare quando devo decidere se strapparmi il pettorale di dosso per non registrare il tempo ed evitare una figura ridicola coi miei compagni di squadra oppure se rimediare a una giornata da incubo... attacco un paio di chilometri decenti, risalendo qualche posizione, con un ultimo chilometro addirittura buono...
Giungo al traguardo e fermo il cronometro a 1:56:01... neanche sta gioia (poi il mio “real time” si rivelerà essere 1:55:58): la seconda foto è scattata dai compagni di squadra Luca ed Angela subito dopo l’arrivo e la dice lunga sul mio stato fisico e morale..
La foto successiva poi, in compagnia del buon Romano, evidenzia il mio pallore ed il viso emaciato, un misto fra Robert Pattinson in Twilight e Richard Ashcroft dei Verve... belle cose! Regalo la mia birra omaggio al buon Luca che oggi ha fatto il suo PB, e mi avvio verso casa: non prima di aver cercato l’auto per 40 minuti (ovviamente sotto al diluvio), perché il navigatore del telefono non ne aveva salvato la posizione esatta!
Ritengo che questa sia stata forse la giornata più sfigata da quando corro, ma non la gara più brutta: avere la testa di mettere a posto le cose e stringere i denti anche quando tutto ti porterebbe al ritiro, non è cosa da tutti... altri si sarebbero ritirati magari; io no, porto a casa una medaglia che ricorderò per essere stata conquistata con sacrificio, e poi trovo anche il modo di riderci su.
Alla fine è solo corsa, non ce n’è mai una uguale all’altra e per citare Forrest Gump “non sai mai quello che ti capita”!
(Comunque 1:55:58 con pausa-merda incorporata è tanta roba! 😂😂😂)
Alessio Montanari


P.Gen
Atleta
P.Cat
P.Sex
O.Time
Real Time
Passo
Punti
Ranking
220

ROANI CATIA
SF40

2
15

01:35:01
01:34:58
4'30"/km
21+24
930
396

BONACCORSI LUCA
SM40

83
364

01:41:44
01:41:40
4'49"/km
21+15
911
864

MONTANARI ALESSIO
SM40

141
733

01:56:20
01:55:58
5'30"/km
21+6
870
977

RIZZI NICOLA
SM40

149
804

02:00:38
02:00:03
5'41"/km
21+4
859
1124

BORGHI MONIA
SF45

57
237

02:09:51
02:08:55
6'07"/km
21+5
833
1243

GAGLIARDI ROMANO
SM45

196
933

02:26:03
02:25:07
6'53"/km
21
787











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