giovedì 4 settembre 2025

Riepilogo gare,punti e podi.

 

Le Cronache della Fine d’Annata Podistica Corriferrara

(Agosto 2024 – Agosto 2025)

E giunse infine il termine dell’Anno Podistico, quando il sole di agosto calò sull’ultima settimana di gare e i passi degli atleti risuonarono come tamburi di battaglia.

Come gli Anelli del Potere, i chilometri corsi in dodici mesi furono custoditi e contati, e ora il saggio Massimo, custode delle cronache, si appresta a forgiare la classifica definitiva.
Dalle sue mani emergeranno i vincitori e le vincitrici, che porteranno i titoli nelle grandi categorie:

Conta Km – Punti Maschile – Punti Femminile – Trail Maschile – Trail Femminile – Ranking Maschile – Ranking Femminile.


La Compagnia dei 40

Nell’ultima settimana, come una nuova Compagnia dell’Anello, 40 atleti di Corriferrara marciarono insieme, affrontando sette terre diverse, ognuna con le proprie prove, i propri ostacoli, le proprie meraviglie:

  • Soave (VR) – Enotturna – Km 9, corsa notturna tra mura antiche, come ombre silenziose in una fortezza elfica.

  • Pontelagorino (FE) – Zir dil tre frazion – Km 7,5, sfida individuale su strade di pianura, veloce e combattuta come duello al tramonto.

  • Busa Novegno (VI) – Busa trail relay – Km 10, sui sentieri che salgono come scale verso le montagne.

  • Verona – Trail delle Mura – Km 17, lungo bastioni che paiono difese di Gondor.

  • Rovolone (PD) – 4ª edizione Marco Colombara – Km 18, campi e colline che si distendono come terre di Rohan.

  • Forni di Sopra (UD) – Trail delle Dolomiti friulane – Km 21, scalate ardue, come varcare le cime di Caradhras.

Insieme percorsero 451 chilometri, domando un dislivello di 5.700 metri, come se avessero scalato i monti fino a toccare le stelle.


Le Gemme del Podio

E dalle fatiche emersero i trionfi, lucenti come gemme di mithril:

  • A Soave, nella corsa notturna, Paolo Callegari brillò con il 1° posto di categoria

  • e Patrizia Bigoniconquistò il 3° posto di categoria.

  • A Pontelagorino, nel Zir dil tre frazion, tre stelle sorsero insieme:

    Rudy Magagnoli fu 2° assoluto,

    Rosanna Albertin 3ª assoluta, e

    Paola Pantaleoni vinse il 1° posto di categoria.


L’Eredità dell’Anno

Ora il tempo è giunto: le cronache saranno scolpite e i nomi dei vincitori resteranno impressi come antiche rune sulle pietre.
L’annata podistica Corriferrara si chiude, ma i passi degli atleti non si fermeranno:
come gli Hobbit che tornarono nella Contea con cuori più grandi, così i nostri corridori portano dentro di sé la memoria di ogni salita, di ogni gara, di ogni traguardo.

L’Anno è compiuto.
Ma la via dei corridori è senza fine, e nuove avventure attendono all’orizzonte.

mercoledì 3 settembre 2025

4^ edizione Marcia Colombara Rovolon

 

4ª Marcia di Rovolon: un viaggio tra i sentieri dei Colli Euganei

Si è svolta a Rovolone (PD) la quarta edizione della Marcia di Rovolon, una gara non competitiva che ha saputo ancora una volta conquistare i partecipanti con la bellezza del suo tracciato.

Il percorso, lungo 18 km con un dislivello di 700 metri, ha offerto agli appassionati di camminata e corsa un’esperienza immersiva tra natura, panorami e borghi caratteristici dei Colli Euganei, uno dei tesori naturalistici più suggestivi del Veneto.

Attraversando boschi ombrosi, vigneti e tratti panoramici, i partecipanti hanno potuto alternare salite impegnative a momenti più dolci lungo strade sterrate e tratti asfaltati, sempre accompagnati da scorci che raccontano la storia millenaria di queste colline.

A sintetizzare lo spirito della giornata sono le parole di Agata Grazioso, una delle partecipanti:
«Bel percorso misto tra sterrato e asfalto immerso nella natura dei Colli Euganei.»

Più che una marcia, un vero e proprio viaggio alla scoperta di paesaggi unici, reso speciale dall’atmosfera di condivisione tipica delle gare non competitive.











lunedì 1 settembre 2025

Trail delle Dolomiti friulane

 

TRAIL DELLE DOLOMITI FRIULANE – FORNI DI SOPRA, 31 AGOSTO 2025

Eh cari montanari, anche quest’anno la montagna ha parlato forte e chiaro, e lo ha fatto con la voce roca e severa del Trail delle Dolomiti Friulane, che domenica 31 agosto ha richiamato a Forni di Sopra un bel branco di stambecchi da corsa. Ventun chilometri, 1700 metri di dislivello, sentieri che profumano di resina e sassi che ti sbucciano le ginocchia se non stai attento: roba che non è per i pigri, ma per chi la montagna la vuole masticare davvero, un passo dopo l’altro.

La gara ormai è diventata un punto fermo di fine estate: mentre i turisti piegano gli ombrelloni e si chiudono le villette, qui ci si mette le scarpette, si stringe la fascia in fronte e si parte all’assalto delle cime.

Tra i tanti a raccontarci com’è andata c’è Marco Gianantoniche di questa corsa ha fatto quasi un rito di chiusura ferie:

“A questa gara ormai ci sono abituato, segna la fine delle mie vacanze estive che d’altra parte passo a prepararla. Purtroppo ultimamente è frequentata quasi esclusivamente da skyrunners professionisti e semiprofessionisti che mi fanno sempre fare un bel bagno di umiltà e mi sgonfiano un po’ il petto dopo aver passato gli allenamenti a fare il figo con le famigliole che sbuffano su per i sentieri. Quest’anno, rispetto all’edizione precedente, ho abbassato il tempo di 14 minuti ma nonostante questo sono arrivato sotto la metà classifica... sfortunatamente se in salita mi difendo bene, le discese sui ghiaioni rimangono il mio tallone d’Achille. Comunque mi sono divertito nonostante la levataccia ed il ritorno dalle ferie con sonno misto crampi. State benone!”

Parole semplici, sincere, che raccontano lo spirito vero di questa corsa: non è solo competizione, è anche scuola di umiltà. La montagna non la pieghi mai, ti lascia giusto l’illusione di domarla per qualche metro, poi ti ricorda chi comanda.

Alla fine restano i sorrisi stanchi, le gambe dure come i tronchi e il cuore che batte ancora a ritmo di sentiero. E come ogni anno, il Trail delle Dolomiti Friulane ci ha insegnato che qui non si corre solo per la classifica, ma per il gusto di sentire l’aria fina, lo scricchiolio dei sassi sotto le suole e quel brivido che ti dice che, lassù, sei vivo davvero.








Verona, Trail delle Mura

                                  

Trail delle Mura 2025: Verona, un sogno di notte d’estate

Verona, 30 agosto 2025 – Quando il sole si è adagiato dietro le colline e la città ha acceso le sue luci dorate, i passi dei podisti hanno iniziato a scrivere poesia sulle strade antiche. Il Trail delle Mura non è stata solo una corsa: è stato un viaggio nel cuore segreto di Verona, lungo 17 chilometri di emozioni, con 350 metri di dislivello che hanno unito la fatica al respiro della bellezza. Il tracciato ha intrecciato le Mura possenti, custodi di secoli di storia, con i sentieri che si arrampicano dolci sulle colline circostanti. Lì, la città si mostrava in scorci inattesi: il fiume Adige scivolava silenzioso, le torri brillavano come fari nella sera, e le piazze sembravano sospese in un tempo che appartiene solo ai sognatori.

Tra tutti i passaggi, uno è rimasto nel cuore di chi ha corso: l’attraversamento notturno del Castello San Felice. Le sue mura di pietra, illuminate dalla notte, hanno accolto i podisti come custodi silenziosi. Varcarle è stato come entrare in un racconto, dove Storia e Natura danzavano insieme sotto il cielo stellato.

A descrivere la magia, le parole di Renato Finco, che ben racchiudono lo spirito della serata:

“Bella corsa su un tracciato misto che si snoda tra le Mura della città e le colline vicine, passaggi tra Storia e Natura. L’attraversamento del Castello San Felice in notturna è affascinante. Verona by night e i suoi panorami sono meravigliosi: la città di Giulietta e Romeo ti accoglie nella sua bellezza.”

Anche per Sara Previati sensazioni positive: "Il Trail delle Mura è sempre una bellissima gara, organizzata molto bene e bellissimo percorso che attraversa le Mura vecchie di Verona. Bellissima la medaglia!"

E davvero, Verona, la città di Giulietta e Romeo, ha accolto tutti con la grazia di una dama antica, offrendo ai podisti non solo una gara, ma un’emozione da custodire. Correre il Trail delle Mura è stato come innamorarsi ancora una volta, tra il battito dei cuori e i riflessi di una notte che resterà indimenticabile.














43º Zir dil tre Frazion. Magagnoli 2° assoluto, Rosanna Albertin 3^ assoluta. Corriferrara 2^ società

                                   

 Zir dil Trè Frazion: tra mito, fiaba e corsa

Pontelangorino, 30 agosto 2025.

Si narra che, nelle notti d’estate, le strade di Pontelangorino si trasformino in sentieri incantati, e che gli atleti che vi corrono diventino eroi di una fiaba. Così è accaduto alla Zir dil Trè Frazion, gara podistica di 7,5 km che ha intrecciato sudore e leggenda, trasformando un pomeriggio di fine agosto in un capitolo mitico.

La competizione, vivace e colorata, ha visto  Corriferrara imporsi come una compagnia di cavalieri e cavallerizze numerosa e compatta, conquistando il titolo di  seconda società per numero di iscritti: un manipolo di corridori che, come in un’epica marcia, ha lasciato la propria impronta sulla polvere della strada.

Tra gli eroi spiccano figure che sembrano uscite da un antico poema:

  • Rudy Magagnoli

  • secondo assoluto, come un Achille moderno lanciato nella mischia;

  • Rosanna Albertin,

    terza assoluta, una Diana che corre veloce tra i campi;

  • Paola Pantaleoni,

  •  prima di categoria, che pare una regina delle Amazzoni;

  • Caterina Maietti, settima di categoria, e Morris Fogli, nono, entrambi custodi di valore;

  • Sara Melloni, Renato Negri e Massimo Gozzo, anch’essi premiati, come compagni di viaggio che garantiscono che la leggenda non viva solo dei nomi di pochi, ma dell’impresa di tutti.

E come in ogni fiaba che si rispetti, non poteva mancare la magia. Non oro né coppe, ma la zucca, antica regina delle campagne ferraresi, è stata consegnata a ciascun partecipante. Simbolo di abbondanza e metamorfosi, ricorda la carrozza di Cenerentola e al tempo stesso la generosità della terra. Un premio semplice e genuino, capace di trasformare ogni atleta in protagonista della propria favola di corsa.

E a rendere la scena ancora più incantata ci hanno pensato Sara Melloni e Renato Negri, che hanno immortalato il momento posando con la loro zucca davanti ai cervi di legno. Sembrava quasi che i due animali, custodi silenziosi della foresta incantata, vegliassero su di loro mentre stringevano il frutto magico: un’immagine che pare uscita da un libro di fiabe, dove gli atleti si trasformano in viandanti che, con la zucca in mano, ottengono il lasciapassare per entrare in un regno segreto.

E le foto dell’intera compagnia, luminose come affreschi di un poema, hanno raccontato senza bisogno di parole la gioia di esibire i premi vinti: sorrisi larghi, sguardi orgogliosi, mani alzate a mostrare trofei e zucche come fossero scettri di un regno conquistato.

Così il Zir dil tre Frazion si è chiuso con un sorriso collettivo, con i cuori leggeri e le gambe ancora pronte a raccontare. Perché, come nelle leggende, ciò che resta non è solo il risultato, ma il cammino stesso: una fiaba corsa a piedi, sotto il cielo di Pontelangorino.