MaRun 3 Croci Trail: quando la fatica diventa condivisione
Il 28 settembre 2025, tra i sentieri e le colline di Marano sul Panaro, si è corso il MaRun 3 Croci Trail, un appuntamento che ha messo alla prova gambe, cuore e testa degli atleti presenti. Due i percorsi: 15 km con 600 metri di dislivello e 11,5 km con 350 metri di dislivello, tracciati che hanno regalato scorci spettacolari e al tempo stesso passaggi tecnici capaci di ricordare a tutti quanto il trail running sia una disciplina in cui resistenza e umiltà vanno di pari passo.
A rappresentare i colori di Corriferrara c’erano Michele Tuffanelli, Gianantoni Marco e Maria Letizia Milani, tre atleti uniti dalla stessa passione per i sentieri, ma ciascuno con la propria storia di fatica e soddisfazione.
Michele racconta così la sua esperienza:
“Il nome della gara MaRun trail può fare pensare a una gara noiosa, invece è stata tutt’altro: tecnica, corribile e pure divertente. Specialmente per me nel pezzo di Vertical, che era anche cronometrato. Con piacere incontro Giana e decidiamo di farla assieme: come altre volte io tiro la salita e lui la discesa. Questo è il Trail: condivisione, aiuto reciproco, ed è venuto fuori pure un bel tempo.”
Un passaggio che dice molto del senso del trail running: non solo una sfida personale contro il cronometro e i dislivelli, ma anche un cammino fatto insieme, dove ci si sostiene a vicenda, unendo le proprie forze e trasformando la fatica in energia condivisa.
E poi c’è la determinazione con la quale Maria Letizia Milani, ha affrontato il percorso. Per lei è stata una prova di carattere e tenacia e, come afferma Michele: “Stringendo i denti e a muso corto, come si dice in gergo, la porta a casa con tanto orgoglio”, un gesto che racconta la bellezza di andare oltre i propri limiti, di non mollare, di correre con la testa e con il cuore.
Il MaRun 3 Croci Trail non è stato soltanto una gara. È stato un momento in cui il sudore, il silenzio dei boschi, i tratti in salita e le discese veloci hanno costruito storie di amicizia e forza interiore. Perché il trail, alla fine, non è mai solo sport: è una lezione di vita che insegna a farsi piccoli di fronte alla natura, ma grandi nell’affrontare le proprie sfide.

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