mercoledì 13 marzo 2024

Allenamento Trail a Bologna: due ore di fango, cadute e divertimento!

 

È domenica mattina. Ha piovuto quasi tutta la settimana. Le previsioni indicano tempesta dalle 9 alle 12. Quindi cosa fai? Te ne stai al caldo sotto le coperte, risponderebbe una persona di buon senso. E invece no, ti alzi alle 5:30, fai colazione in piedi al buio, ti infili cose a caso dato che non sai che tempo troverai e ti metti in viaggio per arrivare puntuale alle 7 alla Certosa di Bologna per fare un allenamento trail con il gruppo “Alle 7 è tardi” come preparazione per la Ultrabericus.
Questa volta il gruppo è eterogeneo, si va dai veterani del trail a chi invece affronta questo tipo di corsa per la prima volta. Per distinguerli è sufficiente un veloce sguardo all’abbigliamento…
Alle 7 classica foto di rito di gruppo e via che si parte. Primi 6 km tranquilli, passaggio dietro la Certosa e poi su da via del Melocello. Il sentiero che sale e che ci porterà in via di Casaglia è fangoso ma corribile, con molti tratti in cui l’erba la fa da padrona limitando le zone di pantano. Dopo una discesa su asfalto arriviamo al bivio dove imbocchiamo il sentiero che ci porta al Parco della Chiusa. E’ qui che inizia il divertimento: il sentiero è in discesa, stretto e le piogge dei giorni precedenti hanno trasformato la terra in un lunghissimo scivolo di fango. Non c’è spazio per due persone, perciò si scende in fila indiana cercando di mantenere qualche metro di distanza dal proprio compagno che si ha davanti, cosa più facile da dirsi che a farsi dato che è quasi impossibile controllare la velocità a causa del terreno scivoloso. Per evitare di cadere in molti proviamo ad aggrapparci alla vegetazioni ai lati del sentiero, peccato che molti arbusti sono pieni di spine! I primi che arrivano in fondo alla discesa si posizionano a braccia aperte con l’intento di afferrare i compagni che arrivano, come un genitore che aspetta il proprio figlio piccolo in fondo ad uno scivolo. Alla fine ci contiamo e ci siamo tutti, solo con un po’ più di fango su tutto il corpo.
Da qui imbocchiamo un altro sentiero più pianeggiante che ci porta a una bellissima discesa larga e piena di erba dove ci lanciamo tutti alla bersagliera a folle velocità sperando di non inciampare e rotolare per decine di metri fino a valle. Poi 3 km di salite, fango e discese che ci portano alla base del parco Talon da dove parte una bellissima salita di circa 200 metri di dislivello con poco fango e molto corribile per chiudere l’anello e riportarci agli ultimi 6 km per tornare fino alle macchine.
Il tempo è stato clemente e la tempesta prevista non è ancora arrivata, perciò ci ritroviamo al parcheggio pieni di fango ma asciutti e soprattutto tutti sorridenti! Diciotto chilometri e 600 D+ portati a casa in compagnia.
Come ricompensa abbiamo un rituale che include un passaggio in pasticceria dove il Fungo ripieno di Nutella va per la maggiore (io e Luca ne abbiamo mangiati due a testa, ma questo è un dettaglio).
Ora siamo tutti carichi per la Ultrabericus di sabato, dove prenderemo il via in 18 fra le distanze da 65, 43 e 21 km (la 65 la farà solo Saieva, ma anche questo è un dettaglio).
Per questo giro si ringrazia come sempre Max Saieva che tiene le fila del gruppo!
Simone Celli Marchi


Arianna Zucchini: “Se mi sporco di fango durante l’allenamento, ho soluzioni?”
Risposta: “Se sarai sprovvista di indumenti di ricambio, ci sarà sicuro qualche ragazzo pronto a prestarti abbigliamento che aveva abbandonato in macchina mezzo utilizzato di dubbia taglia”

"Paolo Guidi, che ricordi hai dell’allenamento di ieri?"
"Beh, tantissimi… davvero, anche perché eravamo in tanti e ognuno a suo modo sa come allenarsi divertendosi e facendo divertire. Credo sia questa anche una sorta di ricetta perché queste uscite lascino un bel ricordo a tutti: avere l’obiettivo di migliorare, migliorarsi… e per quanto possibile farlo insieme ad altri. Che riesca bene… è naturale, come lo è la corsa."







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