martedì 4 luglio 2017

La otto del Passero: Callegari a Cà de Fabbri

Andato per correre la staffetta, ma orfano dei compagni di Molinella e non avendo trovato altri volontari (nemmeno cercati più di tanto), opto per correre la non competitiva di 8 km come scarico post maratona che come da quanto si potrà leggere nel commento sottostante è risultata essere piacevolissima e completamente lontana dai canoni cui siamo abituati nelle nostre zone.
In tarda serata invece era prevista la bella staffetta, molto competitiva ma anche molto divertente, con oltre 50 squadre al via fra le varie categorie.
Nella batteria femminile vittoria della squadra della nostra Anita Martinelli che ha corso in team con Claudia Petri (ex Corriferrara) e Lucia Del Vicario.

Commento di Alessio Guidi da Bologna corre
Si puó organizzare una bella camminata in mezzo al nulla???
Si puó trasformare un tratto di cavedagna qualunque in uno dei passaggi più "attesi" e intriganti del podismo bolognese???
Si puó avere una partenza "serale" affollata come se fosse una partenza della domenica mattina???
Si sì sì se di mezzo ci sono i Sssioni!!! Non è un caso che la camminata serale "La otto del Passero" anno dopo anno faccia registrare il record di iscrizioni (addirittura 682!!!), quando chi organizza lo fa con passione e competenza puoi essere, come detto, in mezzo al nulla di Cà de Fabbri che la gente partecipa volentieri.
Non è un caso che se come orario di partenza metti le 19:45, se per la partenza metti un arco, se fai una zona transennata, se metti un nastro di partenza, se metti su tanta musica e uno speaker che intrattiene e da il via, la gente aspetta volentieri l'orario di partenza.
Così anche ieri sera tantissimi podisti, camminatori, bambini e famiglie con passeggini sono partiti tutti insieme creando un bellissimo ed allegro serpentone di gente nei primi metri del percorso come dovrebbe sempre essere alla camminate.
Dal centro sportivo si passa quasi subito nella tipica campagna della bassa bolognese tra stradine asfaltate, cavedagne ghiaiate e passaggi sull'erba, al quarto km si entra nell'ormai famosissima Death Valley di Cà de Fabbri, con tanto di cartello che avvisa i podisti del pericolo. Dopo aver percorso il km più torrido del mondo, per chi sopravvive, ecco un altro cartello "see you next year if you survived" per quella che rimane una "chicca" del podismo bolognese.
Passato il "pericolo" c'è il meritato ristoro tra battute, risate e un altissimo rischio di gavettoni, ancora campagna per un km circa e poi al sesto km si torna sull'asfalto passando per la "Beverly Hills" Spettoleria.
Un altro km e si torna al centro sportivo per l'arrivo. Ristoro con l'immancabile colomba, pacco gara con confezione di piadine, spogliatoi e docce per tutti e per chi vuole rimanere a cena c'è anche lo stand gastronomico con musica dal vivo. Il tutto con tanta allegria e voglia di stare insieme, saró ripetitivo, ma mai come in questa occasione mi dispiace per tutti quelli che si ostinano a partire prima correndo o camminando da soli come se fossero nel parco sotto casa, perdendosi così la compagnia dei tantissimi podisti o camminatori partiti in orario. Complimenti ancora a tutta la truppa giallo fluo dei Sssian capitanata dall'istrionico Nicola Bandiera che ci hanno regalato anche quest'anno una divertentissima serata di sport e aggregazione. È questo il podismo che piace a me.




CA' DE FABBRI km 7,9 non comp
CALLEGARI PAOLO 7

  

Alcune foto staffetta

  

P.C.

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