lunedì 2 febbraio 2015

NAPOLI MO HM: ok Garbellini-Ghandour, Fardella centra il "personal worst"


Il 1° febbraio si è corsa a Napoli la seconda edizione della “Mostra d’Oltremare Half Marathon” sulla canonica distanza di km 21,097, gara podistica agonistica su strada inserita nel calendario internazionale FIDAL ed organizzata dall’ASD RuNaples in collaborazione con Mostra d’Oltremare Spa e con il patrocinio del Comune. La gara era valida anche quale “Trofeo delle Professioni sanitarie”.
Il ritrovo per gli atleti era fissato alle ore 7.30 all’interno del polo fieristico della Mostra d’Oltremare (località Fuorigrotta, nei pressi dello Stadio San Paolo), adiacente a viale J.F. Kennedy dove era collocato l’arco della partenza, prevista alle ore 8.30.
Il percorso (certificato IAAF e AIMS), di assoluta bellezza artistico-paesaggistica piuttosto che di suolo, ha toccato alcuni dei luoghi più belli di Napoli, come la zona dei Decumani, dichiarata patrimonio universale UNESCO.
Dopo aver attraversato il tunnel (galleria Posillipo) che collega Fuorigrotta a Mergellina (a 2 km dallo start), gli atleti hanno corso sul Lungomare “Francesco Caracciolo” per poi risalire verso la maestosa Piazza del Plebiscito ed arrivare poi nel Centro Storico dove, una volta raggiunto Corso Umberto I e via Duomo, ritornavano indietro passando per Piazza Museo Nazionale e Piazza Dante raggiungendo la storica via Toledo (adiacente ai Quartieri Spagnoli) e ripassando in Piazza del Plebiscito.
Punto di arrivo nuovamente la Mostra d’Oltremare, ma al proprio interno, con passaggio prima per l’Arena Flegrea (un continuo zigzagare per 2km) e poi attorno all’incantevole fontana dell’Esedra (meraviglioso monumento inaugurato nel lontano 1940 i cui getti e giochi d’acqua sono sincronizzati alla musica classica), che sono il preludio al rettilineo di arrivo di fronte al Teatro Mediterraneo.
Un arrivo spettacolare che di sicuro fa mettere il turbo anche agli atleti più stravolti.
Ed a proposito di atleti, questa seconda edizione ha registrato 2200 iscritti (2000 finisher), dato ben al di sopra delle aspettative degli organizzatori, considerando che nel 2014 gli iscritti furono 1500.
Di sicuro la speranza, o la certezza, degli atleti è quella di poter correre a Napoli con il sole…ma non è stato affatto così, purtroppo o per fortuna.
Il lungo cordone di atleti ai blocchi di partenza in viale Kennedy era coperto inizialmente da un cielo limpido e soleggiato, il che faceva ben sperare date le incessanti piogge abbattutesi sulla città negli ultimi giorni a causa di una perturbazione atlantica.
Poco dopo l’Inno di Mameli, a pochi secondi dal via, il cielo ha iniziato ad ingrigirsi lasciando cadere qualche goccia di pioggia, nonostante gli 8/9 gradi per nulla umidi e, atleticamente parlando, perfetti.
Dopo aver percorso i primi 2 km, si è scatenata sulla città e sui poveri atleti una violenta grandinata di almeno una decina di minuti: piccole e fitte palline di ghiaccio che hanno colpito i podisti per tutto il tratto del Lungomare e, a complicare la situazione, anche il forte vento proveniente dal Golfo.
Situazione più da “survival” che da corsa podistica…tutto il Lungomare in pochi minuti è diventato una distesa bianca di ghiaccio (scioltosi in fretta per fortuna) e numerosi sono stati gli atleti in difficoltà per via dell’incessante “dolore” causato dalla grandine su testa, braccia e gambe.
Ma guardando il bicchiere mezzo pieno (d’acqua), resta il ricordo suggestivo e paradossale in ciascun atleta (anche partenopeo) del Lungomare “ghiacciato” mentre le forti onde si infrangevano sugli scogli e i pescatori imperterriti continuavano nella loro passione, come i 2000 podisti.
Al termine della grandinata il maltempo non ha dato tregua e la pioggia incessante, seppur "fina", ha accompagnato i temerari e valorosi corridori per tutti i 21 km di gara.
Ciò ha sicuramente compromesso le prestazioni di molti, anche perché gran parte del percorso, di per sé caratterizzato da continui e lunghi saliscendi “spezzagambe”, vedeva un suolo irregolare fatto di sampietrini, buche e lastroni di marmo (nel centro città) che non aiutavano affatto l’attrito e la stabilità.
Dei 21 km sicuramente i più tosti sono stati quelli dal 13° al 15° di ritorno sul Lungomare: una violenta mareggiata con raffiche di vento (contro ovviamente) si è abbattuta nuovamente sugli atleti, visibilmente provati e congelati (“i 2 km più lunghi della mia vita” – cit. Marcello), ma imperterriti e desiderosi di tagliare il traguardo e di mettere al collo una delle medaglie “più faticose e meritate” del loro palmares.
In termini di classifica, la vittoria è andata al noto crossista azzurro delle Fiamme Gialle Andrea Lalli che ha chiuso un’ottima prestazione in 1h 04’ 39”, seguito dalla coppia marocchina Samir-Youness che ha chiuso a oltre 2’30” di distacco in 1h 07”. Quarto classificato Giovanni Grano dell’Atletica Isernia, veterano della competizione e già medaglia d’argento nel 2014, in 1h 09’ 04”.
Portacolori dell’Atletica Corriferrara è stato il terzetto composto da Marcello Garbellini, Yasser Ghandour e Alessandro Fardella.
Nonostante l’avventura, perché più che una gara podistica è stata una lotta di sopravvivenza, i nostri atleti hanno comunque dato il meglio di sé in base anche allo stato di forma del momento.
Primo del terzetto Marcello Garbellini in 1h33’55”, risultato che gli è valsa la 418a posizione assoluta su 2000 arrivati e la 72a posizione di categoria.
A seguire un buon Yasser Ghandour in 1h35’48” (490° assoluto e 79° di cat.) che sta tornando pian piano sui ritmi di un tempo.
Infine il giramondo Alessandro Fardella che, complici la recente mezza di Las Palmas alle Isole Canarie e l’ottima compagnia di Valentina (ASD Podisti Pontelungo Bologna), ha fatto registrare il “personal worst” (peggior tempo della sua carriera) chiudendo, divertendosi e gustandosi il percorso, in 2h27’59” (1983° assoluto).
Che dire, a giochi fatti è stata una bella esperienza in una città che, per quanto se ne parli male, è incantevole, suggestiva e ospitale. Un'esperienza che i nostri atleti di sicuro ricorderanno per molto tempo, nel bene e nel male.
Marcello Garbellini


NAPOLI OLTREMARE km 21,097
 418°
 GARBELLINI MARCELLO
 1h33'55''  4'27"/km  21+15
 490°
 GHANDOUR YASSER
 1h35'48''  4'32"/km  21+14
 1983°
 FARDELLA ALESSANDRO
 2h27'59''  7'00/km  21








Paolo Callegari