
Se avete seguito le Olimpiadi avrete visto che la maratona è partita dalla piazza antistante l’Hotel de Ville nel centro di Parigi e fiancheggiando l’Opera Garnier, il Louvre e dal lato opposto della Senna la Tour Eiffel, si è diretta verso la reggia di Versailles in onore della rivolta dei negozianti e degli operai dei sobborghi popolari che si riunirono davanti all'Hôtel de Ville a Parigi per chiedere pane e armi. Il 5 e 6 ottobre del 1789, tra le 6.000 e le 7.000 donne parigine (1500 per la questura 😁), unite agli uomini, marciarono attraverso Parigi fino a Versailles per riportare il re alle Tuileries (i giardini antistanti al Louvre).

E come i rivoltosi, dopo aver raggiunto Versailles (ma senza il re) il percorso della maratona è tornato a Parigi seguendo la Senna sulla riva sinistra svoltando subito dopo alla Tour Eiffel per dirigersi verso sud e ritornare poco dopo a nord arrivando sulla spianata dell’Hotel des Invalides.
Il percorso conteneva essenzialmente tre difficoltà: una tratto in salita poco impegnativa di circa 6 km dal 15esimo al 21esimo km, la salita di 600 metri con punte del 15% di dislivello del Pavé des Gardes al 29esimo e la seguente discesa altrettanto ripida di 3km.
L’esperienza della gara è stata da sogno ad occhi aperti e non mi ha fatto sentire troppo il caldo emesso dall’asfalto del centro di Parigi che è andato via a via a calare allontanandosi dalla città e al passare delle ore.

Ho dovuto camminare a tratti anche dopo il 35esimo km per problemi al quadricipite destro induritosi dopo la discesa ripida per poi ricominciare a correre continuativamente negli ultimi km e chiudere dignitosamente la maratona in 4h07’21”.
Non è stato semplice correre fino all’1:30 di notte e nemmeno tornare a casa dopo la gara con le metro più vicine intasate, alcune stazioni chiuse per le Olimpiadi e la magnifica giornata si è conclusa alle 3:45 della notte.
Matteo Bovolenta
ARTICOLO LA NUOVA FERRARA: https://www.lanuovaferrara.it/sport/2024/08/12/news/un
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