giovedì 18 dicembre 2025

Test 3000(Il Palio dei Tre Chilometri in Piazza Ariostea)

 


Il Palio dei Tre Chilometri in Piazza Ariostea
Cronaca epica di una sfida di velocità sotto il cielo di Ferrara

Nel cuore antico di Ferrara, là dove le mura respirano versi e la terra stessa pare ricordare le ottave dell’Ariosto, Piazza Ariostea si fece arena e teatro. Non cavalli lanciati al galoppo, non gonfaloni al vento delle contrade, ma oltre cento atleti, armati soltanto di fiato, gambe e coraggio, si diedero battaglia nel Palio di velocità dei 3 chilometri, corso il 17 dicembre 2025.

Fu giorno d’inverno, eppure caldo d’animi: gli atleti di Corriferrara e della Running School risposero alla chiamata come paladini di tempi moderni. Cento cuori, cento promesse, un solo anello di terra battuta da domare con il passo e con l’ardire. Ognuno, al via, non correva contro l’altro soltanto, ma contro sé stesso, contro il dubbio che morde, contro la fatica che assedia.

E quando il silenzio si ruppe e il cronometro prese a scandire il destino, la corsa divenne poema.

Tra tutti, Pierre Casole emerse come cavaliere fulmineo: leggero nel gesto, feroce nella determinazione. Domò i tre chilometri in 10 minuti e 25 secondi, con una media di 3’28” al chilometro, lasciando sulla piazza l’eco dei suoi passi e negli occhi degli astanti la meraviglia. Fu vittoria netta, come stoccata ben assestata, degna del Palio che questa piazza consacra da secoli.

Non meno gloriosa fu l’impresa tra le donne, dove Lucrezia Berghenti corse con grazia e forza, intrecciando eleganza e tenacia. Il suo tempo, 11 minuti e 27 secondi, media 3’49” al chilometro, raccontò di una prova condotta con sapienza e cuore, esempio limpido di valore e disciplina.

Ma non solo i vincitori meritano canto. Tutti gli oltre cento  atleti furono protagonisti di questa novella moderna: chi strinse i denti nell’ultimo giro, chi trovò il ritmo quando il fiato sembrava tradire, chi tagliò il traguardo con un sorriso stanco e vero. In Piazza Ariostea, per una sera, la corsa fu poema cavalleresco, e ogni atleta ne fu verso essenziale.

Così Ferrara aggiunse una pagina alla sua storia: non scritta con inchiostro, ma con sudore; non declamata, ma corsa. E l’Ariosto, se avesse potuto, forse avrebbe sorriso, vedendo che ancora oggi, nella sua piazza, si combattono Palî  degni di memoria.



Uccellatori Lisa 15.46   5.15    868

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