Mi piacerebbe prima o poi raccontare una corsa banale, dove semplicemente impegnarsi ad arrivare in fondo, e tutto qui... invece no: ultimamente, anche complice il meteo, ogni corsa diventa prima di tutto un'avventura, e quindi "vai con il momento Buffa Racconta".
Bella giornata in un clima surreale a Borghetto di Valeggio
sul Mincio (VR) per la prima edizione di “Donne in Marcia” manifestazione
podistica ludico motoria.
Conoscevo già la piccola località della provincia
veronese come una delle perle del territorio scaligero (la consiglio a tutti la visita per una cenetta romantica!), ma il clima degli ultimi giorni e l’intensa
pioggia mi fanno dubitare che la manifestazione si terrà; in effetti uno degli organizzatori mi conferma che hanno annullato i percorsi più lunghi, ma che la manifestazione si terrà ugualmente, con qualsiasi condizione climatica, su un percorso di 6 km.
Parto da casa che piove intensamente: mia moglie vorrebbe farmi desistere ma dopo una settimana con l'influenza e specialmente dopo aver dovuto dare forfait la sera prima al Firenze Urban Trail notturno, nulla può fermarmi. Mi metto in strada per raggiungere la località della corsa, e poco dopo Verona comincia a nevicare, sempre più intensamente, tanto che arrivo a Valeggio sotto una vera bufera e con la neve che già attacca sull'asfalto... vabbè, ho con me solo un berretto di lana imbarazzante, ma meglio che niente!
Cerco il ritrovo della manifestazione ed incappo in una coppia di runners che come me stanno cercando la zona di partenza/arrivo, e tutti assieme finiamo per trovarci nella sede dei seggi elettorali; giriamo il piccolo borgo su e giù varie volte, fino ad arrivare alla conclusione che la piazza dove c'è un maggior numero di volantini dovesse essere la zona designata per la partenza... organizzatori non pervenuti!
Ci guardiamo in faccia e vista la situazione decidiamo comunque di metterci a correre, e che già che siamo arrivati in un posto così bello non ha senso sprecare una giornata così particolare per correre!
Almeno il percorso è ben segnato con il classico nastro di plastica bianco e rosso, attaccato di tanto in tanto ai rami degli alberi sull'argine del Mincio. Si scherza sul fatto che la ragazza del gruppo è automaticamente "vincitrice assoluta" fra le donne e per lunghi tratti di corsa restiamo invece in un silenzio religioso, ascoltando solo lo scricchiolio delle nostre scarpe sulla neve fresca, interrotto di tanto in tanto dal rumore ben più fragoroso dei piedi che entravano nelle pozzanghere gelate. Tanti animali selvatici ci osservano immobili in lontananza, dalle campagne e sul pelo dell'acqua del fiume.
I 6 chilometri vanno via in un clima felice, estremamente rilassato con la neve che continua a cadere intensamente su di noi, e nessun altro corridore all'orizzonte: speriamo nel prossimo anno, in un clima migliore che permetta all'organizzazione di poter mettere in mostra tutte le potenzialità della corsa nel loro meraviglioso territorio.
Correre è ogni volta un'esperienza meravigliosa, sempre diversa e mai noiosa.
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